Firenze, 5 settembre 2023 – Sindaco Nardella, c’è un problema sicurezza?
"C’è qui come in tutte le grandi città italiane. Non esiste un caso Firenze ma il problema sicurezza va affrontato con determinazione in tutto il Paese perché tocca da vicino la serenità di tutti i cittadini, in particolare delle categorie più deboli. Non è un tema di destra, né di sinistra: lo dico al mio partito come agli altri".
Ha chiesto 200 agenti in più, anche il sindaco Manfredi ha sollecitato il Viminale a intervenire. Ha avuto risposte?
"Il ministro ha convocato per giovedì una riunione coi sindaci delle città Metropolitane. Ribadirò la mia richiesta: 200 agenti in più in pianta organica perché Firenze gestisce oltre ai suoi residenti una mole importante di turisti ed eventi. Non basta sostituire chi va in pensione. Il governo ha utilizzato come slogan: città sicure e porti chiusi, ma ora ci abbandona".

Altre richieste?
"Che sia ripristinata l’operazione ‘Strade sicure’ dell’esercito. Non ho mai avallato la rivalità con Pisa ma non vorrei ci fossero discriminazioni politiche".
Spaccio e criminalità aumentano…
"Problemi comuni da tempo a tante città. Sul nostro parco delle Cascine è da due anni che chiedo uno sforzo in più alle forze dell’ordine: un salto di qualità nell’azione coordinata contro lo spaccio, ma non si sta facendo abbastanza. In altre piazze di spaccio, anche a Firenze, in passato si agì con indagini complesse che smantellarono reti di spacciatori. A Piantedosi chiederò di rivedere, col ministro della Giustizia, la legislazione in materia. L’ultima è frammentata e vecchia, servono strumenti più efficaci".
Dopo la scomparsa di Kata il Viminale ha avviato la stagione degli sgomberi.
"Kata è una ferita ancora aperta, resta il rammarico per la mancata decisione dello sgombero immediato, come avevamo chiesto. Per il resto niente di nuovo: ho fatto 56 sgomberi da quando sono sindaco. Ma non puoi farli e poi non dare le risorse alla polizia perché gli sgomberati restano in città. Il governo manda sempre più immigrati senza strutture e toglie agenti. Un cocktail esplosivo".
Emergenza immigrazione. Lei si è detto contrario all’utilizzo delle palestre...
"Sospetto siano penalizzate soprattutto le regioni e le città governate dal centrosinistra e, in ogni caso, non si può affrontare il tema in maniera caotica con telefonate da Roma per comunicare il numero dei migranti ai prefetti che, a loro volta, senza risorse, chiamano i sindaci".
La ricetta per il governo?
"Prendere atto del fallimento di questo modello di gestione e ripristinare gli Sprar basati su un’accoglienza diffusa con il supporto di terzo settore e risorse. L’euro che pensano di risparmiare oggi tagliando sull’accoglienza, ce lo fanno poi ripagare il triplo in illegalità".
Piantedosi annuncia una stretta anche sui rimpatri.
"Sono aumentati gli sbarchi e gli immigrati irregolari che delinquono. E i rimpatri non vanno. A Firenze e in Toscana ci sono numeri da prefisso telefonico. Serve un programma di finanziamento della cooperazione allo sviluppo dei paesi africani che invece il governo Meloni ha tagliato di 50 milioni e un piano di rimpatri di chi delinque".
Cpr, la Toscana è contraria…
"Prendo atto che qui non si vuol fare ma va trovato un sistema per spezzare la catena immigrazione-criminalità. Sediamoci attorno a un tavolo con governo".
Allarme baby-gang e minori non accompagnati.
"Il fenomeno dei minori stranieri si somma al disagio giovanile. A Firenze non si sono verificate violenze sessuali di gruppo ma l’allarme è alto. La soluzione non è allargare i carceri minorili, ma mobilitare parrocchie, sport, terzo settore, scuola e famiglie".
Ennesimo episodio di vandalismo dell’arte ieri. Che si fa?
"Inasprire le pene pecuniarie".