Martedì 23 Aprile 2024

Elezioni Sardegna 2019, gli exit poll. Oggi proiezioni e risultati

Secondo i sondaggi centrodestra avanti di 12 punti, ma tra Solinas e Zedda è testa a testa. Crollo M5S. Affluenza in crescita: alle 22 ha votato il 53,75%, contro il 52,28% del 2014

Elezioni in Sardegna, i candidati (Ansa)

Elezioni in Sardegna, i candidati (Ansa)

Cagliari, 25 febbraio 2019 - Per i risultati ufficiali delle elezioni regionali in Sardegna si dovra attendere lunedì. Lo spoglio è cominciato infatti alle 7 e potrebbe durare l'intera giornata. Ci saranno comunque le proiezioni. Intanto, questa sera, si dovrà fare affidamento sugli exit poll.

Elezioni Sardegna, segui qui i risultati in diretta

TESTA A TESTA SOLINAS-ZEDDA - E proprio secondo gli exit poll del Consorzio Opinio Italia diffusi dalla Rai (campione coperto per il 100%), il centrodestra è avanti con una forbice tra il 43 e il 47%. Segue il centrosinistra (27-31%). Il Movimento 5 Stelle è dato tra il 13,5 e il 17,5%. Il divario si riduce nella sfida tra candidati governatori: Solinas (36,5-40,5%) guida sui rivali ma con un vantaggio risicato su Zedda (35-39%): si profila dunque un testa a testa per la presidenza. Più staccato il candidato grillino Desogus (13,5-17,5%). La distanza tra i dati sulle coalizioni e quelli su i candidati governatore si spiega con il voto disgiunto. Stando ai sondaggi, sarebbero molti gli elettori che potrebbero aver preferito il centrodestra, scegliendo però Zedda come presidente.  

Le percentuali dei partitiPd 12,5-16,5%, M5s 14,5-18,5%, Lega 12-16%, Forza Italia 6-10%, Fratelli d'Italia 2-5%. 

L'AFFLUENZA ALLE 19 - E' del 53,75% l'affluenza alle 22, secondo quanto riporta il sito della Regione Sardegna. Il dato è superiore a quella delle precedenti consultazioni regionali del 2014, quando, sempre alle chiusira dei seggi, aveva votato il 52,28% degli aventi diritto. La circoscrizione di Cagliari ha fatto registrate la maggiore affluenza col 55,47%. Seguono quelle di Sassari (54,65%), Ogliastra (54,26%), Nuoro (53,17%), Olbia-Tempio (52,71%), Carbonia-Iglesias (51,32%), Oristano (51,26%), Medio Campidano (50,85%).

CHI SONO I SETTE CANDIDATI - Il centrodestra si è ricompattato dietro il nome di Christian Solinas, segretario del Partito sardo d'azione, che è sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Il candidato del centrosinistra, Massimo Zedda, è il sindaco di Cagliari. A supportare l'amministratore Pd, Liberi e uguali, +Europa e molte liste civiche. Il Movimento 5 Stelle punta invece su Francesco Desogus, dipendente pubblico, il più votato nelle 'regionarie' dei grillini. Gli altri candidati: Paolo Maninchedda è fondatore e segretario del Partito dei Sardi, inizialmente anche in giunta con il presidente della Regione uscente, Francesco Pigliaru (centrosinistra). Mauro Pili è fondatore del movimento Unidos, si è presentato con la lista Sardi liberi, sostenuto tra gli altri da alcuni esponenti fuoriusciti dal Partito sardo d'azione. Andrea Murgia è funzionario della Commissione europea a Bruxelles, si è presentato con la coalizione indipendentista 'Autodeterminazione'. Vindice Lecis, giornalista sassarese, è il candidato di Sinistra sarda, sostenuto da Rifondazione e Comunisti italiani.

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LE REGOLE - Non ci sarà il ballottaggio. La legge elettorale regionale, infatti, prevede che venga eletto presidente il candidato che ottiene la maggioranza dei voti. La sua coalizione, però, ottiene un premio diverso a seconda dei voti ottenuti. Il premio di maggioranza viene attribuito con un meccanismo che prevede il 60% dei seggi del Consiglio regionale (36 su 60) se il presidente eletto ha ottenuto più del 40% dei voti; il 55% dei seggi (33 su 60) se il presidente ha ottenuto tra il 25 e il 40%. Non è previsto alcun premio di maggioranza se il presidente eletto ha ottenuto meno del 25%. La soglia di sbarramento è fissata al 10% per le liste che si presentano in coalizione e al 5% per le liste non coalizzate.

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