Mercoledì 24 Aprile 2024

Ex ministro Trenta, sull'appartamento indaga la procura militare

La pentastellata ribatte: "E' tutto regolare. Ormai la casa è stata assegnata a mio marito. Per quale motivo dovrebbe lasciarla?"

Elisabetta Trenta, ex ministro della Difesa (Ansa)

Elisabetta Trenta, ex ministro della Difesa (Ansa)

Roma, 18 novembre 2019 - Indaga la procura militare della Capitale sull'appartamento di servizio assegnato a Elisabetta Trenta, ex ministro pentastellato della Difesa del governo gialloverde, e che ha mantenuto anche al termine del suo incarico dopo la riassegnazione dell'alloggio al marito militare. La procura militare ha aperto un fascicolo a modello 45, senza indagati nè ipotesi di reato, dopo le notizie uscite sui media. Secondo quanto si apprende, si tratta di un'indagine meramente conoscitiva per compiere i dovuti accertamenti sul caso.

"In particolare - si legge nel documento firmato dal Segretario Generale Luca Marco Comellini - gli aspetti da chiarire e che potrebbero presentare profili di rilievo penale risultano inerenti alla domanda di assegnazione dell'alloggio Asi di prima fascia, con particolare riferimento alla veridicità delle informazioni rilasciate circa la titolarità di immobili nella stessa circoscrizione alloggiativa", ai criteri seguiti per la stessa assegnazione ed eventuali forzature nell'applicazione della norma vigente. Il sindacato chiede quindi ai magistrati romani di eseguire accertamenti al fine di individuare eventuali profili penali.

TRENTA: "NON ME NE VADO" - "E' tutto regolare" ribatte l'ex ministro. "Ormai la casa è stata assegnata a mio marito e in maniera regolare. Per quale motivo dovrebbe lasciarla?". Spiega che aveva tre mesi per lasciare l'alloggio, ma nel frattempo suo marito ne ha fatto richiesta e gli è stato assegnato. Dice che quando è diventata ministra, suo "marito è stato demansionato. Ora ha di nuovo i requisiti. "E comunque noi prima facevamo una vita completamente diversa" e "anche adesso continuo ad avere una vita diversa, è una vita di relazioni, di incontri. Non credo proprio che si tratti di un privilegio perché io l'appartamento lo pago e lo pago pure abbastanza". L'ex ministra aggiunge, infine, di aver sentito Di Maio, che le ha chiesto di lasciare la casa: "Gli ho spiegato che tutto è stato fatto correttamente. Quando l'incarico di mio marito sarà terminato lasceremo la casa come dicono le regole". Resterà nel M5S? "Ho chiesto di essere una dei 12 facilitatori. Ci rimarrò di sicuro", conclude. 

M5S: "LASCI LA CASA" - "Le spiegazioni di Elisabetta Trenta, a proposito dell'assegnazione dell'appartamento al marito, non sono sufficienti. I nostri valori sono incompatibili con l'intenzione di mantenere l'appartamento. Ci sono soldati e militari che hanno davvero bisogno di un alloggio e non è il caso di Elisabetta Trenta e del marito. Questa situazione è inaccettabile", tuona il Blog delle Stelle, attraverso una nota ufficiale che invita l'ex ministra grillina a sgomberare l'abitazione.