Elly Schlein si candida alla segreteria del Pd: "Costruiamo insieme un nuovo partito"

L'annuncio durante l'iniziativa "Parte da noi" al Monk di Roma: "Nessuna nuova corrente o resa dei conti, ma non possiamo rinunciare a un'identità chiara". La platea intona Bella Ciao

Bologna 4 dicembre 2022 - "Se lo facciamo insieme io ci sono, non mi tiro indietro, costruiamo insieme questa candidatura per dimostrare che io posso diventare la segretaria del nuovo Pd. Insieme a voi voglio diventare la segretaria del nuovo Pd. Lo ha detto oggi la deputata del Pd Elly Schlein, all'iniziativa "Parte da noi".al Monk di Roma, dove ha annunciato la propria candidatura alla segreteria del Partito Democratico. "Non siamo qui per fare una nuova corrente o per tenerci quelle di adesso, ma per superarle con un'onda di partecipazione. Non ci saranno mai gli 'schleiniani'". Dopo l'annuncio della giovane deputata, la platea ha intonato Bella Ciao.

Elly Schlein, il sostegno delle Sardine: "Chi tiene al futuro prenda la tessera Pd"

Elly Schlein (foto Ansa)
Elly Schlein (foto Ansa)

"Da oggi ci mischiamo e ci organizziamo - è il seguito del discorso -. Chi arriva da oggi arriva alla pari. Nessuno venga con l'idea di condizionare, venite liberi o non venite affatto, una scommessa sull'autonomia delle persone. Il partito non ha bisogno di essere immobilizzato, ma mobilitato, serve un rinnovamento forte del gruppo dirigente per scardinare le logiche di cooptazione correntizia. Questo Paese fa fatica a pensare che una donna possa farsi strada senza essere strumento di altro, dimostreremo il contrario. Ai candidati uomini non si va a vedere chi ci sta dietro. Non ho mai accettato e non accetterei adesso la cooptazione".

"Costruiamo un nuovo Pd con una identità chiara"

"Vogliamo far partire un percorso collettivo plurale che porti un contributo alla costruzione di un nuovo Pd - ha continuato Schlein, sotto protezione dopo l'attentato alla sorella Susanna, diplomatica all'ambasciata italiana in Grecia -. Non siamo qui per far partire una resa dei conti identitaria, ma per far partire un nuovo partito e salvaguardare il suo pluralismo".

E sempre in merito al prossimo congresso del Pd Schlein ha ribadito che "sono disponibile ad accettare ogni esito del congresso e a lavorare dal giorno dopo per l'unità. Un applauso agli altri candidati". La deputata ha annunciato anche che "prenderò la tessera del Pd per rispetto di questa comunità, per entrare in ascolto e in punta di piedi".

"Questo processo costituente è un'occasione - ha sottolineato -. Portiamo le nostre proposte. Non siamo qua per fare una partita da resa dei conti identitaria, ma per fare il nuovo Pd, tenere insieme la comunità e salvaguardare il suo pluralismo, le sue diversità, ma senza rinunciare a una identità chiara, comprensibile e coerente. Non è una sfida da leggere nella divisione fra riformismo e radicalità, c'è un campo comune: come cambiare il modello di sviluppo neoliberista che si è rivelato insostenibile".

"Un abbraccio a Bonaccini"

"Un abbraccio e un saluto a Bonaccini" con cui per le Regionali "facemmo una bella campagna, trovando una sintesi sulle differenze, componendo le nostre diversità, ma senza far mancare la compattezza quando è stato necessario governare in mezzo alla pandemia, dice Schlein sul suo rivale per la segreteria, che aveva già annunciato la sua candidatura giorni fa e che ieri ha reso noto il ticket col sindaco di Firenze Dario Nardella

"Renzi mi spinse fuori dal Pd e lo ridusse in macerie"

"A Renzi, che dice di averci portato in Parlamento, dico di non dimenticare che per quanto mi riguarda a portami in Parlamento furono 50 mila preferenze. Renzi ha il merito di aver spinto me e tanti altri fuori dal Pd con una gestione arrogante. Ha ridotto il Pd in macerie e poi se n'è andato", ha attaccato Schlein.

Schlein su Meloni: "Premier donna che non aiuta le donne"

"Parte da noi una storia nuova che possa costruire l'alternativa che merita questo Paese. Il governo Meloni ha già dimostrato il suo volto", ha rimarcato Schlein, criticando anche la manovra, che "è contro i poveri".

E proprio sulla premier, la prima donna alla guida dell'Italia la deputata Pd sottolinea che "non tutte le leadership femminili sono femministe, non ce ne facciamo niente di una premier donna che non aiuta le altre donne, che non ne difende i diritti. Nella manovra si restringe opzione donna e si differenziano le donne sulla base dei figli". "Mi auguro - aggiunge - che Meloni voglia ritirare la querela a Saviano, non si possono colpire gli scrittori e le scrittrici".

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