Martedì 16 Aprile 2024

L'ideona del voto in mascherina e costume

Operazioni di voto

Operazioni di voto

Appena messo piede fuori di casa dopo due mesi di lockdown, a che cosa avete pensato? Ovvio, a votare. Armarsi di mascherina e guanti per firmare le liste, dotarsi di auricolari e partecipare via skype alla campagna elettorale. Virtuale, visto che ancora per un po’ sarà impossibile radunarsi. Ecco in sostanza la bella pensata che è venuta a diversi esponenti della nostra classe politica, tornati a riproporre la data del 12 luglio come quella possibile per il turno regionale-amministrativo inizialmente previsto per fine maggio, e spostato a ottobre causa virus (in tutto 20-22 milioni di italiani coinvolti). Come se il Paese ancora sotto schiaffo per la pandemia sentisse come unico bisogno non quello di riconquistare una faticosa normalità, e magari far riprendere le attività economiche appiedate, ma scegliere in piena estate i nuovi governatori e i consigli regionali. Votare a inizio luglio vorrebbe dire presentare le liste ai primi di giugno, raccogliere le firme adesso, svolgere la campagna elettorale sempre in regime di semi-lockdown. E certamente mettere in conto un’affluenza alle urne bassissima. Se non fosse vero ci sarebbe da ridere, anche perché è evidente lo scopo di chi è tornato ad avanzare simile proposta. Si tratta guarda caso dei governatori attualmente «in sella», che anticipando il voto pensano di poter sfruttare in qualche modo l’«effetto traino» dell’emergenza coronavirus, quella che premia sempre chi è al comando. E magari mettersi al riparo, in autunno, da un pericoloso effetto-rimbalzo originato chissà, speriamo di no, da una qualche crisi di ritorno, e in ogni caso dall’onda lunga di una congiuntura economica che non si annuncia facile. Obiettivi personali che poco hanno a che fare con un oggettivo interesse generale a portare la gente al voto in maniera ordinata, con lo svolgimento di una campagna elettorale informata, partecipata e senza mascherina. E magari semza alcun influsso emotivo, in un senso o nell’altro. Per un voto responsabile occorre che la polvere del coronavirus si depositi. Aspettare ottobre non cambierà il mondo.