Martedì 16 Aprile 2024

Umbria in mano agli indecisi. Alle elezioni è in gioco l’alleanza Pd-M5s

Se domenica prevale il centrodestra, il patto giallorosso subirà uno stop anche nelle altre regioni. Sfilata dei leader. Salvini ottimista: "Vinciamo". Conte minimizza: "Non è un test nazionale"

Donatella Tesei (candidata del centrodestra) e Vincenzo Bianconi (Pd-M5S)

Donatella Tesei (candidata del centrodestra) e Vincenzo Bianconi (Pd-M5S)

Perugia, 22 ottobre 2019 - Umbria 'caput mundi'. La partita della politica italiana si gioca tutta qui. Ci siamo, ecco le tanto attese elezioni regionali del 27 ottobre: un duello all’ultimo voto tra centrodestra ricompattato (Lega, Fd’I e Forza Italia) e l’inedita alleanza locale Pd-M5s (anche se i candidati in campo sono otto). Il centrodestra sostiene Donatella Tesei, punta alla spallata al potere del centrosinistra umbro e a mandare un ’siluro’ al governo Conte-bis tanto che il leader leghista Salvini ribadisce: "Cadrà". Il premier Giuseppe Conte replica: "No. L’esito del voto dell’Umbria non può essere determinante per le sorti del governo" pur ammettendo che "c’è molta attenzione. Questo è un esperimento politico importante. Io stesso ci credo molto". Non è peraltro un mistero che dall’esito delle elezioni umbre dipenderanno gli assetti delle alleanze negli altri test regionali, Emilia-Romagna e Calabria in primis.

Sotto i riflettori c’è il primo test per il patto civico giallo-rosso. Restano ancora una manciata di giorni per la campagna elettorale più accesa che questa piccola regione abbia mai vissuto. A testimoniarlo, la costante e continua presenza dei big della politica nazionale. Del resto la scelta che domenica prossima circa 700mila umbri saranno chiamati a fare con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura per effetto dell’inchiesta sui concorsi truccati nella sanità, avrà un peso che va ben oltre i suoi confini. Per due ragioni fondamentali, semplici e chiare: è la prima regione al voto dopo la caduta del governo Conte a trazione giallo-verde (M5s-Lega) e l’avvento del Conte-bis di stampo giallo-rosso (M5s-Pd). E poi perché nel cuore verde d’Italia, fortino della sinistra da 50 anni, dem e pentastellati (da questi ultimi tra l’altro in Umbria è partito l’esposto da cui è scaturita l’indagine che ha squassato la Regione), hanno dato vita a quel patto civico che ha portato, dopo un travagliatissimo percorso a individuare in Vincenzo Bianconi, albergatore di Norcia, quale ideale candidato.

Salvini ci crede. È per questo che non solo ha battuto in lungo e in largo l’Umbria, ma ha addirittura promesso agli elettori che comprerà casa in Umbria se la Tesei vincerà le elezioni. Obiettivo per il quale, insieme agli alleati del ’nuovo’ centrodestra: Giorgia Meloni di Fd’I e Silvio Berlusconi di Forza Italia, si è presentato a Perugia alla vigilia della giornata di protesta in piazza San Giovanni a Roma. I tre leader che da qui non hanno risparmiato bordate alla manovra fiscale del governo, scommettono sulla vittoria e insistono: "Chiederemo subito il voto per un nuovo Governo nazionale".

Sul fronte opposto Zingaretti e Di Maio, anche loro molto presenti e attivi in questa campagna elettorale, puntando convinti sul civico Vincenzo Bianconi "se gli umbri sceglieranno con la testa e non con la pancia". Sullo sfondo si stima un alto numero di indecisi che potrebbe risultare, per chi riuscisse a intercettarli, determinante.