Venerdì 19 Aprile 2024

Elezioni Sardegna 2019, chi sono i 7 candidati in lizza

A giocarsela sono centrodestra, centrosinistra e 5 Stelle. Faro sui grillini dopo il flop in Abruzzo

Da sinistra in alto Murgia, Solinas, Desogus, Zedda, Pili, Maminchedda, Lecis (Ansa)

Da sinistra in alto Murgia, Solinas, Desogus, Zedda, Pili, Maminchedda, Lecis (Ansa)

Cagliari, 22 febbraio 2019 - I riflettori sono puntati sulle elezioni regionali in Sardegna. Dopo il boom della Lega in Abruzzo a discapito dei 5 Stelle arrivati solo terzi, domenica 24 febbraio si terrà una nuova sfida che avrà comunque eco sul governo giallo-verde. E se Matteo Salvini si sta giocando il tutto per tutto per vincere anche sull'isola, battendo palmo a palmo le città sarde assaggiando pecorino e parlando con i pastori, i big 5 Stelle si sono tenuti alla larga sebbene Luigi Di Maio arriverà a sorpresa nell'isola venerdì. Sullo sfondo dei seggi - aperti dalle 6,30 alle 22 - l'effetto pastori con la trattativa sul prezzo del latte che sta tenendo banco da giorni. I candidati in lizza sono sette, ma la vera sfida sarà a tre tra gli esponenti di centrodestra, centrosinistra e 5 Stelle.  

CENTRODESTRA. Il centrodestra si presenta unito anche in Sardegna con i maggiori partiti (Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia) a sostenere il candidato Christian Solinas. In terra sarda, a sostegno di Solinas, anche Energie per l'Italia (la creatura di Stefano Parisi, il candidato a sindaco di Milano sconfitto da Giuseppe Sala), il partito sardo d'azione, l'Unione di centro e altre liste civiche. in tutto undici sigle. Solinas, classe 1976, già segretario del partito sardo d'azione, gioventù nell'Udeur, è stato eletto senatore con la Lega alle ultime elezioni Politiche, e oggi viene considerato l'uomo che può bissare il risultato dell'Abruzzo. Segni particolari: un curriculum non proprio chiaro (il risvegliodellasardegna ha segnalato che nei giorni scorsi ha pubblicato tre curricula diversi a distanza di poche ore uno dall'altro) e il grande feeling con Salvini, tant'è che accanto alla scritta 'Solinas presidente' compare sempre il viso del leader leghista. Della serie: chi vota Solinas, è come se votasse Salvini.

CENTROSINISTRA.  Il candidato del centrosinistra è Massimo Zedda, sindaco di Cagliari al secondo mandato, che è riuscito a mettere insieme otto sigle che vanno dal Pd a Leu, fino a Italia in comune dell'ex grillino Federico Pizzarotti e progetto comunista per la Sardegna. Zedda, figlio di Paolo Zedda, ex dirigente del Pci, ha 43 anni come Solinas, e ha un passato nel Pds, nei Ds e in Sel. Segni particolari: non ha mai aderito al partito democratico. Quando venne fondato il Pd, infatti, Zedda si schierò con gli scissionisti di Sinistra democratica per poi passare a Sel con Vendola. Nel periodo dei 'sindaci arancioni' (vi ricordate Pisapia?), Zedda era stato eletto a Cagliari dopo aver sconfitto a sorpresa alle primarie il dem Antonello Cabras, sostenuto dall'establishment del partito.  

MOVIMENTO 5 STELLE. Francesco Desogus, candidato 5 Stelle uscito dalle Regionarie, è un bibliotecario di Cagliari. Classe 1959, dipendente pubblico, tanti incarichi amministrativi e una laurea in Agraria (110 e lode con encomio), viene considerato - per sua stessa definizione - l'antidivo. Matteo Salvini negli ultimi comizi l'ha praticamente ignorato, dando per scontato che la sfida si giocherà seguendo i vecchi schemi destra-sinistra e i big 5 Stelle, bruciati dal crollo in Abruzzo, si sono fatti vedere molto poco sull'isola. E dire che alle Politiche i 5 Stelle avevano dominato con un 42,6%, ma già nelle suppletive per sostituire il velista Andrea Mura avevano ceduto il passo al candidato di centrosinistra. Segni particolari: il  voto online l'ha incoronato candidato dei 5 Stelle con 450 consensi (contro i 422 dello sfidante). La sua candidatura è arrivata dopo il ritiro di Mario Puddu che, a ottobre,  ha dovuto rinunciare alla corsa alle Regionali per una condanna in primo grado a un anno per abuso d’ufficio. 

ALTRI - Per l'ultra sinistra corre il giornalista e scrittore sassarese Vindice Mario Lecis, 57 anni, sostenuto da Rifondazione-comunisti italiani-sinistra sarda, mentre gli altri candidati autonomisti sono Paolo Giovanni Maninchedda, 57 anni, filologo del partito dei sardi; Mauro Pili, 56 anni, già presidente della Regione, sostenuto dai 'Sardi liberi' e Andrea Murgia, economista classe 1971, è funzionario della direzione generale delle Politiche regionali urbane della Commissione europea: è il candidato di 'Autodeterminazione'.