Elezioni regionali 2020, la guida. Candidati, data e dove si vota

Un turno ricco di possibili sorprese, quello che aspetta gli italiani il prossimo 20-21 settembre: si rinnovano i governi delle roccaforti rosse Marche e Toscana, ma anche di Campania, Veneto, Liguria e Puglia. Al voto anche la Valle d'Aosta

Schede elettorali, foto generica

Schede elettorali, foto generica

Roma, 17 settembre 2020 -  Sette le Regioni chiamate a rinnovare il proprio governo e i vari ‘parlamentini’ territoriali nelle elezioni regionali 2020. Oltre 18 milioni e mezzo di italiani coinvolti, una fetta non certo trascurabile del corpo elettorale italiano. L’election day del 20 e 21 settembre prossimi si preannuncia uno snodo importante anche per il governo nazionale.

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Dopo quelle che si sono tenute in Calabria ed Emilia-Romagna il 26 gennaio 2020, queste elezioni si sarebbero dovute svolgere da marzo a giugno scorsi, ma l’epidemia di Coronavirus ha imposto un rinvio. Così si è deciso di accorpare le sette consultazioni regionali (insieme ad amministrative in 1.178 Comuni, referendum costituzionale e suplettive in due collegi di Veneto e Sardegna) tutto in un giorno e mezzo: domenica si vota dalle 7 alle 23, mentre lunedì solo dalle 7 alle 15.

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Veneto

Nove candidati quelli in corsa per la poltrona di presidente del Veneto, ma scalzare il governatore leghista uscente, Luca Zaia, pare un’impresa davvero dura.

- Luca Zaia, 52 anni, negli ultimi mesi ha avuto una ribalta nazionale per la sua gestione della crisi Covid-19 ed è sostenuto dal centrodestra unito – Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia – oltre che dalle due liste civiche Zaia Presidente e Lista Veneto Autonomia; - Arturo Lorenzoni, 54 anni, ingegnere e già vicesindaco di Padova, è il candidato scelto da Pd, Europa Verde, +Veneto in Europa – Volt, Il Veneto che vogliamo (lista di sinistra che riunisce Articolo Uno, Sinistra Italiana e Possibile) e dagli autonomisti di Sanca Veneta; - Enrico Cappelletti, 52 anni, viene sostenuto dal Movimento 5 Stelle: ha già ricoperto il ruolo di senatore nella scorsa legislatura; - Daniela Sbrollini, 48 anni, senatrice renziana, è appoggiata dalla lista Daniela Sbrollini Presidente, che comprende al suo interno Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Partito Repubblicano Italiano e Civica per il Veneto; - Antonio Guadagnini, consigliere regionale uscente del Partito dei Veneti, tenta il bis puntando sulle rivendicazioni indipendentiste di questo territorio; - Simonetta Rubinato, 56 anni, ex deputata fuoriuscita dal Pd nel 2019, si candida a governatrice regionale con la lista Veneto – Simonetta Rubinato per le Autonomie; - Paolo Benvegnù, 68 anni, già militante di Potere Operaio, corre sostenuto dalla lista Solidarietà Ambiente Lavoro, che riunisce il Partito Comunista Italiano e Rifondazione Comunista; - Patrizia Bartelle, consigliera regionale della provincia di Rovigo fuoriuscita dai 5 Stelle nel 2018, si candida per Italia in Comune, che si presenta in questa regione col nome di Territori in Comune – Veneto Ecologia Solidarietà; - Paolo Girotto, medico veterinario, è il candidato di Movimento 3V – Libertà di Scelta che, tra l’altro, punta ad abolire l’obbligo di vaccinazione e chiede approfondimenti sul 5G.

Toscana

Sono sette (il Tar ha bocciato la candidatura di Roberto Salvini, 72 anni e della sua lista Patto per la Toscana) gli aspiranti governatori della Regione Toscana, feudo ‘rosso’ per eccellenza. La giunta regionale uscente è guidata dal presidente Enrico Rossi, sostenuto dal centrosinistra, già arrivato in fondo ai due mandati. Va ricordato che la Toscana va al voto con la formula del doppio turno: se nessuno dei candidati raggiunge il 40%, dopo due settimane gli elettori sono chiamati al ballottaggio. - Eugenio Giani, 61 anni, è stato presidente del consiglio regionale per gli ultimi 5 anni. La sua candidatura è sostenuta da Pd, Italia Viva, +Europa, Europa Verde, Sinistra Civica Ecologista, Orgoglio Toscana, Svolta; - Susanna Ceccardi, 33 anni, europarlamentare leghista, è riuscita a convincere tutto il centrodestra a sostenerla: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Toscana Civica, oltre naturalmente alla Lega; - Irene Galletti, 43 anni, consigliera regionale ed esponente pisana del Movimento 5 Stelle, è stata scelta come candidata dal voto di Rousseau; - Tommaso Fattori, 49 anni, già consigliere regionale, corre per Sì Toscana a Sinistra, lista che riunisce varie realtà fra cui Rifondazione Comunista, Potere al popolo più altri movimenti locali; - Marco Barzanti, 51 anni, è il candidato del Partito Comunista Italiano, ricostituito ufficialmente tre anni fa e di cui l’aspirante governatore è il leader regionale; - Salvatore Catello, 40 anni, è alla guida della lista del Partito Comunista, il cui segretario generale è Marco Rizzo; - Tiziana Vigni, 61 anni, corre per il Movimento 3V – Vaccini Vogliamo Verità: ha partecipato a battaglie ambientaliste e contro l’elettrosmog.

Marche

Otto gli sfidanti per la poltrona più alta della Regione Marche, tradizionalmente governata dal centrosinistra. Ma il presidente uscente, Luca Ceriscioli, non si è ricandidato per una seconda volta. - Maurizio Mangialardi, 55 anni, insegnante e sindaco uscente di Senigallia, correrà per il centrosinistra. A suo sostegno un lungo elenco di liste e soggetti politici: Partito Democratico, Italia Viva, Psi, Demos, Civici Marche, Rinasci Marche, Le Nostre Marche & il Centro, Lista Mangialardi Presidente e Marche Coraggiose. - Francesco Acquaroli, 45 anni, deputato di Fratelli d’Italia, è il nome su cui Giorgia Meloni ha puntato per cercare il ribaltone nella regione ‘rossa’, ottenendo l’appoggio del centrodestra. È sostenuto da Lega, Fd’I, Forza Italia, Unione di Centro, Movimento per le Marche e Civici con Acquaroli; - Gian Mario Mercorelli, 47 anni, è stato scelto come candidato del Movimento 5 Stelle sulla piattaforma Rousseau. Nonostante il pressing a livello nazionale per un patto con il Pd, non ha ceduto all’ipotesi di convergere sul dem Mangialardi; - Sabrina Banzato, 56 anni, è la candidata di Vox Italia Marche, formazione il cui ideologo è il filosofo Diego Fusaro; - Alessandra Contigiani, 38 anni, maceratese, correrà per la lista Riconquistare l’Italia – Fronte sovranista italiano; - Roberto Mancini, ordinario di filosofia, è l’aspirante governatore per la lista Dipende da Noi, che si definisce di sinistra etica; - Fabio Pasquinelli, 39 anni, avvocato di Osimo, si presenta con la Lista comunista per le Marche, sostenuto dal Partito Comunista del segretario generale Marco Rizzo; - Anna Rita Iannetti, 67 anni, candidata dal Movimento 3V – Vaccini Vogliamo Verità ed esperta di neuroscienze.  

Puglia

Il prossimo 20 e 21 settembre si vota anche in Puglia, dove in campo ci sono otto aspiranti governatori di Regione. Il presidente uscente è Michele Emiliano (centrosinistra), che si ripresenta per il secondo mandato. - Michele Emiliano, 61 anni, amministratore di lungo corso, ha vinto nettamente le primarie di centrosinistra e ora cerca il bis alla guida della Regione. Lo sostiene un lungo elenco di partiti e liste (ben 14), che non comprende, però, Italia Viva: Partito Democratico, Italia in Comune, Emiliano Sindaco di Puglia, Senso Civico, Con Emiliano, Popolari con Emiliano, Puglia Verde e Solidale, Davvero-Ecologia e Diritti-PAI, Pensionati e Invalidi, Partito del Sud, Indipendenti del Sud, Democrazia Cristiana, Liberali, Sinistra Alternativa; - Raffaele Fitto, 51 anni, è già stato governatore della Puglia dal 2000 al 2005 nonché ministro degli Affari Regionali con il governo Berlusconi IV. A vent’anni di distanza, riprova a salire sulla poltrona più alta della Regione Puglia. Dietro di lui, tutto il centrodestra - Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, con in più Unione di Centro-Nuovo PSI - e la lista La Puglia Domani; - Antonella Laricchia, 34 anni, architetto, è la candidata del Movimento 5 Stelle, scelta al ballottaggio nelle ‘regionarie’ dei grillini. È sostenuta anche dalla sua lista civica Puglia Futura; - Ivan Scalfarotto, 55 anni, sottosegretario del governo Conte e da sempre impegnato sulle politiche Lgbt, è il candidato renziano e corre da solo. Viene sostenuto da tre liste: Italia Viva, Scalfarotto Presidente-+Europa, Futuro Verde; - Pierfranco Bruni, 65 anni, intellettuale pugliese candidato al Nobel per la Letteratura nel 2016, correrà per la Fiamma Tricolore, che non ha raggiunto l’intesa col centrodestra; - Nicola Cesaria, 61 anni, brindisino e professore di educazione fisica, è sostenuto dalla lista di sinistra Lavoro Ambiente Costituzione, coi simboli di Pci, Rifondazione e Risorgimento socialista; - Mario Conca, 49 anni, ex consigliere regionale del M5S, scende in campo con la sua lista Cittadini Pugliesi-Conca Presidente, dopo essere stato escluso dalla candidatura a governatore dagli stessi grillini; - Andrea D’Agosto è infine il candidato del Fronte Sovranista Italiano, con la lista Riconquistare l’Italia.

Liguria

Dieci candidati in corsa per le elezioni regionali in Liguria. La giunta uscente è di centrodestra e non sarà facile scalzare il presidente Giovanni Toti. - Giovanni Toti, 51 anni, durante il suo mandato ha affrontato la sfida della ricostruzione lampo del Ponte Morandi, salendo alla ribalta nazionale. Cerca la conferma del suo governo sostenuto da tutto il centrodestra - Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Unione di Centro -, oltre che dalla lista Toti Presidente; - Ferruccio Sansa, 51 anni, giornalista e scrittore, è l’unico candidato in questa tornata elettorale su cui si sono messi d’accordo Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, inaugurando il patto siglato nelle scorse settimane. Oltre che da dem e grillini, è sostenuto anche dalle liste Europa Verde, Demos e Centro Democratico, Sansa Presidente, Linea Condivisa; - Aristide Massardo, 66 anni, è il candidato di Italia Viva, +Europa, PSI e Partito valore umano (Pvu): corre da solo perché non allineato col patto M5S-Pd che, in Liguria, ha portato a un nome condiviso; - Alice Salvatore, 38 anni, ex capogruppo dei 5 Stelle in Regione, si è sfilata dall’asse M5S-centrosinistra, che ha portato all’indicazione di Sansa, e ha deciso di correre da sola con una sua lista, chiamata Il Buonsenso; - Carlo Carpi, 37 anni, imprenditore in carcere per stalking e calunnia, si candida con la propria Lista Carpi, appoggiato dal Gruppo radicale Adele Faccio (Graf) di Imperia; - Marika Cassimatis, 54 anni, fu scelta nel 2017 come candidata a sindaco di Genova per il Movimento 5 Stelle. Poi, Grillo la sconfessò. Ora si presenta come aspirante governatrice della Liguria sostenuta dalla lista Base Costituzionale; - Giacomo Chiappori, 67 anni, sindaco di Diano Marina ed ex parlamentare della Lega Nord, dopo la rottura col Carroccio corre con la sua lista Grande Liguria, espressione del partito Grande Nord; - Gaetano Russo, 79 anni, riporta sulla scheda il simbolo dello Scudo crociato, correndo per Il Popolo della Famiglia-Democrazia Cristiana; - Riccardo Benetti, 52 anni, è sostenuto dalla lista ambientalista 'Ora rispetto per tutti gli animali'; - Davide Visigalli, 40 anni, si è candidato per il Fronte Sovranista Italiano con la lista Riconquistare l’Italia.

Campania

Dopo il ritiro dell’ottavo concorrente (Gabriele Nappi per la lista Naturalismo), sono rimasti in sette gli sfidanti per la poltrona più alta della Regione Campania, attualmente governata dal centrosinistra, con De Luca che cerca la conferma. - Vincenzo De Luca, 71 anni, è il governatore uscente. In queste settimane, durante e dopo l’emergenza Covid-19, De Luca è ritornato alla ribalta nazionale e ora prova il bis alla guida della Regione sostenuto dal centrosinistra. Le liste che lo sostengono sono: Partito Democratico, Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Centro Democratico, +Campania in Europa, Europa Verde-Demos, De Luca Presidente, Campania Libera, Fare Democratico-Popolari, Democratici e Progressisti, Davvero Sostenibilità e Diritti-Partito Animalista, Lega per l’Italia-PRI, Liberaldemocratici e Moderati, Noi Campani, Per le Persone e la Comunità; - Stefano Caldoro, 59 anni, ha guidato la Campania dal 2010 al 2015, perdendo proprio contro De Luca 5 anni fa. Adesso vuole la rivincita e, per raggiungerla, ha ottenuto l’appoggio di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, oltre alle liste Caldoro Presidente-Udc, Alleanza di Centro e Identità Meridionale-Macroregione Sud; - Valeria Ciarambino, 47 anni, è la candidata del Movimento 5 Stelle che, anche in Campania, non ha trovato l’accordo col centrosinistra. Dirigente di Equitalia, la Ciarambino è capogruppo del M5S in Consiglio regionale; - Sergio Angrisano, giornalista, corre per il Terzo Polo, formazione politica che aggrega sotto un unico simbolo alcuni movimenti di ispirazione meridionalista e ambientalista; - Giuliano Granato, 34 anni, sindacalista Usb, è il nome scelto da Potere al Popolo, formazione di sinistra radicale; - Giuseppe Cirillo, 57 anni, psicologo e sessuologo noto come il Doctor Seduction, si è già candidato l’anno scorso come presidente in Umbria. Stavolta ci riprova in Campania, sempre sostenuto dal Partito delle Buone Maniere; - Luca Saltalamacchia, 47 anni, avvocato, ha lanciato la lista ambientalista Terra, che ha deciso di schierarsi apertamente contro il governatore uscente De Luca.

Valle d’Aosta

Sarà un voto anticipato, quello della Regione Valle d’Aosta, a statuto speciale, che presenta un sistema elettorale proporzionale e, soprattutto, non contempla l’elezione diretta del presidente della giunta regionale (che sarà poi votato dal consiglio regionale). In questo caso, dunque, ci si concentra sulle formazioni politiche, non sui nomi dei candidati. Si tratta di 12 liste (in cui corrono ben 5 ex governatori regionali del passato), che puntano ad ottenere più consiglieri possibili. Eccole: - Union Valdôtaine, di cui fa parte il presidente della Regione uscente, Renzo Testolin; - Centro destra Valle d’Aosta, che riunisce Forza Italia e Fratelli d’Italia; - Lega Salvini Vallée d’Aoste, con il Carroccio che ha deciso di correre da solo; - Progetto Civico Progressista, che comprende Pd, Rete civica, Europa verde, Area democratica e i civatiani di Possibile; - Movimento 5 Stelle; - Vallée d’Aoste Unie, cartello che vede alleati il partito Mouv’ e Vallée d'Aoste Ensemble; - Alleanza Valdostana-Stella Alpina-Italia Viva, che riunisce le tre forze (tra cui i renziani sono l’unica nazionale) in un’unica compagine; - Pour l’Autonomie, nuovo partito il cui leader è l’ex presidente della Regione, Augusto Rollandin; - Rinascimento Valle d’Aosta, progetto concepito e guidato da Vittorio Sgarbi; - Pays d’Aoste souverain, movimento con candidature civiche; - Valle d’Aosta Futura, altra formazione costituita nei mesi scorsi, tra gli altri, dall’imprenditore di Morgex, Edoardo Artari; - VdALibra – Partito animalista, che porta avanti le istanze sulla protezione degli animali.

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