Elezioni, Berlusconi: "Se mi candido? Vedremo. Flat tax nei primi 100 giorni di governo"

Il leade di FI: "Calenda? Ha scoperto oggi che il Pd è di sinistra". Salvini: "Se Meloni prende un voto in più sarà premier". Tajani: "FI ha obiettivo del 20%"

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

Roma, 9 agosto 2022 - Candidatura e (ancora) flat tax sono i temi toccati oggi da Silvio Berlusconi in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. "Sul mio futuro, vedremo. Oggi parliamo del futuro del Paese che amiamo", dice il Cavaliere a Radio24 a proposito della sua candidatura.

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Il leader FI spiega anche che "mi hanno assalito quelli del mio partito e anche degli altri partiti dicendomi 'è importante che lei si candidi', è importante di qui, è importante di là e quindi ho detto va bene, lasciatemi pensare un poco e poi decidiamo". 

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Berlusconi poi ricorda che quella misura fu oggetto di uno studio approfondito con Antonio Martino, all'epoca della 'discesa in campo', e quanto all'oggi il leader di Forza Italia torna a dire che "la flat tax ha fatto aumentare anche del 30% le entrate per lo Stato". "Non vogliamo creare ulteriore deficit", assicura Berlusconi, dicendosi sicuro che "con la crescita che produrremo, avremo l'abbassamento delle tasse anche sotto il 20%". La flat tax invece "sarà nel programma dei cento giorni", anticipa il leader FI, perché "è il punto più importante del programma". 

Invitato a commentare lo strappo di Calenda, Berlusconi risponde: "Non penso sia importante seguire i continui cambiamenti del signor Calenda, lui è un parlamentare europeo eletto con il Pd e che oggi ha scoperto che il Pd è di sinistra, non mi pare che questo sia un tema così importante. Io preferisco parlare di fisco, burocrazia, imprese e lavoro, noi parliamo il linguaggio delle imprese e questo significa essere dalla parte di quelli che lavorano, il resto è solo un teatrino della politica", ha aggiunto. 

Salvini: se Meloni prende voto in più sarà premier

Salvini intanto ribadisce la regola del centrodestra: più voti uguale premiership. "Se prende un voto in più Giorgia Meloni, il premier lo fa Giorgia Meloni. Se prende un voto in più Matteo Salvini, lo fa Matteo Salvini. Più chiaro, bello e lineare di così non si può", dice il leader della Lega. "Questa è la democrazia - aggiunge - dall'altra parte invece c'è il gratta e vinci tra Letta, Renzi, Calenda, Di Maio, Bonino, Speranza, Conte, Fratoianni e chi più ne ha più ne metta".

Tajani: FI ha obiettivo del 20%

"Sarebbe giusto e utile che lui guidasse le nostre liste e che sarebbe un giusto risarcimento vederlo tornare in Senato. Il nostro obiettivo, con Berlusconi in campo, è arrivare al 20%. Siamo convinti che in Italia ci sia grande spazio per una forza cristiana, liberale, garantista ed europeista come la nostra", sono le parole di Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia.