Elezioni europee, Salvini: "Lealtà a Conte, ma ora il mandato è fare: Tav e flat tax"

Il leader della Lega: "In Europa ridiscuteremo i parametri". Zingaretti: "E' la ripartenza, dopo la Lega siamo quelli che crescono di più". La leader FdI: "Un'altra maggioranza è possibile"

Matteo Salvini in conferenza stampa dopo le europee (Ansa)

Matteo Salvini in conferenza stampa dopo le europee (Ansa)

Milano, 27 maggio 2019 - A scrutini ultimati, la mappa dell'Italia post elezioni europee è chiara: vola la Lega di Salvini e crollano i 5 stelle dell'alleato Di Maio, sorpassati anche dal Pd che dimostra la sua esistenza in vita. Bene anche il FdI di Giorgia Meloni, regge Forza Italia mentre +Europa ed Europa verde non superano lo sbarramento del 4% e, infine, la sinistra si polverizza e scompare dall'Europarlamento insieme all'Udc. In tutto ciò, il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas puntualizza: "I populisti non hanno vinto le elezioni, ma le hanno vinte le forze pro-Ue di tutto lo spettro politico".

In Italia è tempo di reazioni. 

I risultati in tempo reale - LA MAPPA

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MATTEO SALVINI - Il giorno dopo l'abbuffata di voti alle europee, un Matteo Salvini galvanizzato dal 34% e dalla medaglia di primo partito italiano guarda al domani con grande ottimismo, torna ad assicurare la sua lealtà al premier Conte e agli acciaccati alleati a 5 stelle e annuncia: "Adesso vinciamo la battaglia nella Ue".

E se nella notte ha baciato il crocifisso, incurante delle passate polemiche (ma, specifica: "Ringrazio Dio per la salute, non per il risultato elettorale"), stamattina si toglie qualche sassolino dalla scarpa sui migranti, suo cavallo di battaglia da sempre. In conferenza stampa nella sede della Lega scandisce: "I due comuni che la sinistra ha scelto come simbolo dell'antisalvini, Riace (Lega al 30,75%, ndr) e Lampedusa (Lega al 45,85%, ndr), vedono la Lega primo partito". La spiega così: "Evidentemente la richiesta di una migrazione regolare, qualificata, positiva è volontà degli italiani, non solo un capriccio di Salvini". E va oltre: "Quella sui migranti sarà la prima battaglia in Europa".  La spiega così: "Evidentemente la richiesta di una migrazione regolare, qualificata, positiva è volontà degli italiani, non solo un capriccio di Salvini".

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L'Europa ora dovrà ascoltarlo, è convinto Salvini, che sottolinea: "È cambiata la geografia in Europa" e specifica: "È in arrivo una lettera della commissione Europea sull'economia del nostro Paese e penso che gli italiani diano mandato a me e al governo di ridiscutere in maniera pacata parametri vecchi e superati".

Quanto all'equilibrio interno, il leader del Carroccio non lo mette in discussione, e assicura: "Ho sentito il presidente del Consiglio. Ribadisco che la lealtà della Lega al contratto e al governo non è mai stata in discussione".  La battaglia dunque continua. Sul tema fiscale, innanzitutto: "una riduzione della pressione fiscale è un dovere, è prevista nel contratto di governo. Lavoro per una manovra che abbia uno choc fiscale positivo". E rivendica la sua posizione sulla giustizia: la vittoria è "la dimostrazione che gli italiani sono un popolo di gente per bene, innocente fino a prova contraria. Processi sulla pubblica piazza non appassionano".

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Sul cosa fare, Salvini assicura: "abbiamo già il cronoprogramma". E cita "l'autonomia, che ha un testo base pronto e che è un tema che unisce" e le "grandi opere". "Questo voto italiano e francese permetterà all'Europa di investire ancora più soldi sui grandi opere, come la Tav e altre infrastrutture stradali, portuali e aeroportuali. È un mandato chiaro: andate e fate". "Ho sentito e scambiato prospettive con alcuni leader europei, da Le Pen a Orban, da Farage ad altri anche nuovi". 

LA CONFERENZA STAMPA BIS - Nel tardo pomeriggio, conferenza stampa bis di Salvini al Viminale. "Il gruppo parlamentare a cui la Lega darà anima e corpo punta ad avere tra i 100 e i 150 membri. Ci sono già dei cambiamenti in atto rispetto a precedenti collocazioni e categorie. Contiamo di essere in tanti, determinati e determinanti. Comunque il voto di ieri ha sancito la fine della vecchia Europa. L'Europa dei tagli e della disoccupazione è fallita".  Ed esulta: "Comunque vada sarà un successo, noi contiamo di far parte di questo successo".

Poi Salvini si dice orgoglioso del voto ottenuto a Roma e punzecchia i 5 stelle ("I cittadini dal loro sindaco si aspettano di più") e rivendica: "Se mi aspettavo un risultato così al Sud? No, ma non se lo aspettava nessuno". E manda a dire a chi di dovere: "A chi parla di onda nera chiedo rispetto per il voto del 34% degli italiani". Poi torna sulla Tav: "Se la democrazia ha un senso direi che i piemontesi si sono espressi. Se il voto del Piemonte non è un referendum poco ci manca". E all'alleato: "Di Maio vuole un vertice di governo? Certo, sono qua. Non ho impegni".

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NICOLA ZINGARETTI - Conferenza stampa anche al Nazareno, dove Nicola Zingaretti cede all'ottimismo. Perché - è il ragionamento - il Pd, grazie a una crescita del 3,9% "omogenea" in tutta Italia, "è dopo la Lega il partito che cresce di più". "La sfida delle europee ha rimesso in gioco l'alternativa", spiega il segretario dem, e il risultato del Pd è "il primo passo per la costruzione dell'alternativa, è la ripartenza". Insomma, gongola Zingaretti: "eravamo dati per spacciati, ai margini del gioco politico italiano. Gli italiani ci hanno aiutato a voltare pagina".  Poi risponde a distanza alle parole del leader leghista: "Salvini chiede di votare il commissario proposto dall'Italia? Noi salvaguardiamo e mettiamo al primo posto gli interessi dell'Italia. L'iter di formazione della Commissione Ue è un iter delicato. Faccio io un appello a Salvini, affinché l'Italia sia rappresentata al massimo livello, con rappresentanti che dimostrino la forza del nostro Paese e non ci facciano fare brutte figure".

Sempre sul fronte europeo, Zingaretti sottolinea: "In Europa l'attacco dei sovranisti è fallito. Ci sono le condizioni per una grande alleanza che guardi al futuro dell'Europa". La delegazione del Pd sarà la seconda per peso dentro il gruppo del Pse, mentre "Lega e M5s saranno marginali". "Noi saremo protagonisti di una alleanza che governerà le istituzioni europee e difenderemo l'Italia".

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GIORGIA MELONI - Conferenza stampa in mattinata anche per la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, che col suo 6% ha ha superato ampiamente la soglia di sbarramento per l'Europa. "Confermo l'entusiasmo e la felicità di Fdi per questo risultato straordinario, unico, che non era previsto, siamo la sorpresa di queste elezioni - esulta Giorgia Meloni - Siamo cresciuti anche in termini di numeri assoluti, un dato ottimo".

Tornando in Italia, Meloni lancia un appello a Salvini: "Il messaggio è che gli italiani hanno votato per consegnare un'altra maggioranza rispetto a quella di oggi - dice - C'è un'altra maggioranza possibile, formata da Lega e Fdi. Gli italiani hanno detto che non vogliono il M5S al governo, siamo pronti ad assumerci la nostra responsabilità". Insomma, "non servono accordi di palazzo, l'unica alternativa sono le elezioni". Oltretutto "gli stracci che abbiamo visto volare in campagna elettorale... ma magari quella di Salvini è una scelta tattica".

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