Palermo, 29 aprile 2019 - Ballottaggio in cinque Comuni, compreso il capoluogo Caltanissetta. Vittoria al primo turno a Bagheria (Palermo) e Aci Castello (Catania). Sono questi i principali risultati delle elezioni amministrative in Sicilia, che ha visto coinvolti complessivamente 34 centri. In calo l'affluenza, che si è attestata al 58,42%. I dati indicano una battuta d'arresto del M5s nei Comuni dove il Movimento aveva vinto le ultime amministrative (Bagheria e Gela), un buon risultato della Lega anche se non sfonda rispetto alle piazze strapiene che avevano accolto Matteo Salvini e la buona affermazione dei candidati frutto delle "strane alleanze" fra centrodestra e centrosinistra.
CALTANISSETTA, VOLA IL CENTRODESTRA - Nell'unico Comune capoluogo, Caltanissetta, al ballottaggio del 12 maggio andranno il candidato del centrodestra Michele Giarratana con il 37,39% (in Sicilia il quorum per l'elezione al primo turno è del 40%, ndr) e Roberto Gambino del Movimento 5 Stelle (19,92%). Il candidato del centrosinistra, Salvatore Messana, vicino al Pd, si ferma al 17,77%. Fuori anche il candidato della Lega, Oscar Aiello, con il 12,13%. Salvatore Licata di Orgoglio nisseno prende il 9,72%.
GLI ALTRI CENTRI - A Monreale, in provincia di Palermo, il ballottaggio sarà fra Alberto Arcidiacono (liste civiche di centrodestra, 24,12%) e il sindaco uscente Pietro Cauto (13,92%). A Gela sarà sfida Cristoforo Greco con una lista con dentro Pd e Forza Italia e alcune civiche, che ha intorno al 36%, e Giuseppe Spata (Lega, Udc e Fratelli d'Italia) quasi al 30%. Fuori Simone Morgana dei 5 Stelle, che nell'ultima tornata aveva fatto eleggere il suo sindaco, ma che questa volta è al 15%, fanalino di coda, dietro anche il candidato di alcune liste civiche, Maurizio Malfa con il 17%.
A Bagheria ce la fa al primo turno di Filippo Tripoli, sostenuto dal centrosinistra, con il 45% dei consensi; Intorno al 31% Giacinto Di Stefano di Forza Italia e Lega; la 5 Stelle Romina Aiello solo al 9%. Eletto al primo turno anche il sindaco di Aci Castello: si tratta di Carmelo Scadurra, sostenuto da Pd e da alcune liste civiche. Con il 53,74% ha avuto la meglio sul candidato del centrodestra Ignazia Carbone, fermatasi al 30,88%, e del pentastellato Antonio Bonaccorso, con il 15,38%.
A Castelvetrano, Comune sciolto per mafia e patria del boss latitante Matteo Messina Denaro, il ballottaggio sarà tra il candidato di due liste civiche Calogero Martire, che ha ottenuto il 30,3%, ed Enzo Alfano del Movimento 5 stelle, con il 28,49%. Valori molto vicini, per cui saranno fondamentali saranno le convergenze con altre forze e in questo senso la disponibilità dei pentastellati a superare un vero e proprio 'tabù'. Pasquale Calamia, del Pd, si è fermato al 16,33%. Antonino Giaramita della Lega si deve accontentare del 7,3%. Infine Vita Alba Pellerito, che guidava una lista civica, ha ottenuto il 9,29%.
A Mazara del Vallo al secondo turno si sfideranno il candidato appoggiato dalle liste civiche Salvatore Quinci (31,37%) e Giorgio Randazzo (Lega e liste civiche) che ha il 24,33%. Nicolò La Grutta (M5s) si ferma al 18,35%, mentre intorno all'11% si posiziona la candidata Benedetta Corrao (Forza Italia, Udc e lista civica). L'altra candidata dell'alveo del centrodestra Mariella Martinciglio ha ottenuto invece il 10,59% di preferenze. Solo al 4,20% il candidato del centrosinista Pasquale Safina.
AFFLUENZA - La provincia di Messina ha la media migliore in termini di affluenza con il 68,34%. Ultima quella di Agrigento con il 44,43%. Il comune più virtuoso Brolo, nel Messinese, con il 78,12%. Fanalino di coda Santa Elisabetta, nell'Agrigentino, con il 34,12%. A Caltanissetta ha votato il 56,70%, le precedenti elezioni il dato era stato del 64,86. A Gela ha votato il 58,40% (68,60%) degli aventi diritto. A Castelvetrano, nel Trapanese, ha votato il 55,28% (75,29%). A Mazara del Vallo il 65,02% (72,74%). A Bagheria, nel Palermitano, il 58,47% (63,85%); a Monreale il 59,16% (68,59%).