Elezioni comunali in Sardegna, il centrodestra riconquista Cagliari e Alghero

Ghirra (centrosinistra nel capoluogo): "Chiederemo il riconteggio". Sassari al ballottaggio, in testa il centrosinistra. Male i 5 stelle. Affluenza in calo: 55,33%. Ballottaggi il 30 giugno

Paolo Truzzu, neosindaco di Cagliari (Dire)

Paolo Truzzu, neosindaco di Cagliari (Dire)

Cagliari, 17 giugno 2019 - Dopo un lungo e travagliato spoglio, arrivano i verdetti delle elezioni comunali in Sardegna: a Cagliari vince di un soffio il centrodestra  dopo 8 anni di governo di centrosinistra. Che non si dà per vinto e chiede il riconteggio delle schede lamentando anomalie e sottolineando: "Ci sono 80 voti per il ballottaggio". A Sassari è avanti  il centrosinistra (ma si andrà al ballottaggio, il 30 giugno). Anche Alghero è già in mano al centrodestra, che strappa la poltrona al centrosinistra. La Lega festeggia il suo primo sindaco, nel paese di Illorai. Male invece i 5 stelle. E su tutto pesa la bassissima affluenza alle urne: ben 8 punti in meno rispetto alle precedenti amministrative.

CAGLIARI - Paolo Truzzu è il nuovo sindaco di Cagliari. L'esponente di Fratelli d'Italia, dopo un avvincente testa a testa all'ultimo voto con la candidata del centrosinistra, Francesca Ghirra, è riuscito a vincere al primo turno, raggiungendo - a fatica - il quorum. Lo scarto è di soli 1.700 voti. Truzzu ha superato di poco la soglia fatidica del 50% (50,4%). Ghirra, assessora comunale uscente, si è fermata al 47,5%. Staccatissimo l'altro candidato, l'ambientalista Angelo Cremone, appena sopra il 2%. Dopo l'esperienza di Massimo Zedda, alla guida della città dal 2011, Cagliari torna dunque dopo otto anni al centrodestra. 

Il primo partito in città, secondo i dati del Comune, è il Pd, con il 16,27%, secondo Fratelli d'Italia con l'11,67% e terzo il Partito Sardo d'Azione con il 9,63%. Seguono i Riformatori con il 7,98%, Campo Progressista con il 7,26%. La Lega ha preso il 5,46% superando Forza Italia al 5,30%. 

Curiosità a margine: si fa attendere in sala stampa il neosindaco di Cagliari Paolo Truzzu, che è dovuto andare in questura (per un appuntamento fissato da tempo, magari non nel giorno più adatto) per i passaporti delle figlie. Quando Truzzi si palesa, intorno alle 10, è accolto dall'esplosione di gioia dei suoi sostenitori avvolti dalle bandiere. Le prime parole del neosindaco: "La città ha voluto cambiare - ha dichiarato l'esponente di FdI - I nostri avversari hanno parlato poco di Cagliari e molto di altre cose". Ma poi lancia bordare al veleno contro Zedda: "Ha premiato aver condotto una campagna elettorale sui temi, senza trascendere mai. Spiace che queste siano invece arrivate dalla controparte e arrivata in maniera poco nobile proprio dall'ex sindaco Massimo Zedda che si è comportato come un Cetto La Qualunque". E alla sua diretta avversaria: "Voglio, invece, fare i complimenti a Francesca Ghirra per la sua correttezza".

GHIRRA. RICONTEGGIO DELLE SCHEDE - La candidata sconfitta, Francesca Ghirra, lo dice chiaro e tondo: "Ci sono ottanta voti per il ballottaggio. Serve prudenza per valutare cosa succederà nei prossimi giorni: ci sono milletrecento schede nulle e oltre venti contestate". E aggiunge: "Ci siamo confrontati con i nostri legali, non escludiamo di controllare la situazione in sede amministrativa. Inviterei il nostro avversario alla prudenza. Chiederemo la verifica dei verbali", ha spiegato.

E aggiunge: "Il clima non era l'ideale. Un vento di centrodestra sta soffiando non solo in Sardegna. Ma in questa campagna elettorale ci sono state delle anomalie: la notte prima delle elezioni si sono verificati tre roghi di spazzatura. Mai successa prima una cosa del genere. Sarebbe opportuno fare delle verifiche. Si è parlato molto di rifiuti e poco di altro". Possibile una coda: "Speriamo di arrivare a un secondo step - ha detto - il numero delle nulle è alto. Bisogna capire quale è stata l'intenzione degli elettori". Ma prima sarà necessario il responso ufficiale della commissione elettorale. "Poi - ha detto - se la situazione dovessero rimanere immutata valuteremo l'eventuale ricorso al Tar sulle schede nulle". Ghirra ha ringraziato candidati e attivisti e ha rivolto uno sguardo al passato: "Sono stati otto anni di buon governo".

SASSARI - Sassari, la seconda città sarda, andrà al ballottaggio il 30 giugno: il candidato del centrosinistra a Sassari Mariano Brianda è in vantaggio con il 34,04%. Al secondo posto con i 30% c'è Nanni Campus, sostenuto da liste civiche (ma ma ex An ed ex Fi). Il candidato del centrodestra Mariolino Andria, infine, è al terzo posto con il 16,24%. Quarto il candidato dei 5Stelle, Maurilio Murru, al 14,45%.

Alghero al centrodestra, il nuovo sindaco  Mario Conoci (Dire)
Alghero al centrodestra, il nuovo sindaco Mario Conoci (Dire)

ALGHERO - Il centrodestra esulta ad Alghero, dove Mario Conoci è il nuovo sindaco. Conoci, sostenuto dalle liste di Forza Italia, Fdi, Psd'Az, Lega, Noi Alghero, Udc Noi Sardinia, Partito dei Sardi, è stato eletto con il 53,10%, contro il sindaco uscente Mario Bruno (Pd, Alghero per Bruno, Sinistra in Comune). Flop M5S che con Roberto Ferrara ha preso il 14,97% (un dato in crescita rispetto al 10% registrato alle regionali ad Alghero). Già prima della fine dello spoglio il candidato di centrosinistra Bruno si era congratulato con Conoci. 

Altri due i centri sopra i 15mila abitanti: Sinnai e Monserrato: nel primo vince Tarcisio Anedda del centrosinistra, Pd. A Monserrato il sindaco è Tomaso Locci (tre civiche in testa con oltre il 40 per cento dei voti). 

L'AFFLUENZA - Continua il trend negativo dell'affluenza: la media sui 28 comuni è al per cento: in calo di otto punti rispetto alle precedenti amministrative, di poco superiore a quella per le regionali ferma al 53 per cento. A Cagliari, in particolare, è flop. Il dato per la quarta chiamata alle urne dell'anno è inferiore alla media: è andato a votare poco più di un elettore su due: 52,3 per cento (contro il 60,22 nel 2016 e 71,44 nel 2011). Una disaffezione crescente accompagnata - forse - anche dalle incertezze degli attivisti del M5stelle rimasti senza candidato al rush finale per via delle polemiche su alcune frasi antiabortiste e contro i diritti civili.

Il calo è evidenziato anche alle rilevazioni delle 19 (37,74%) e delle 12 (appena il 17,82%). A Cagliari ha votato il 51,7% (60,2% nel 2016) degli aventi diritto, a Sassari il 54,7% (63,8%), mentre ad Alghero il 58,6% (63,9% cinque anni fa). 

(Il pezzo continua dopo la mappa)

Lo spoglio città per città

 

 

Titino Sebastiano Cau, la Lega ha il suo primo sindaco in Sardegna (Dire)
Titino Sebastiano Cau, la Lega ha il suo primo sindaco in Sardegna (Dire)

PRIMO SINDACO LEGHISTA - Subito eletti i sindaci di nove amministrazioni nelle quali era presente una sola lista e un solo aspirante primo cittadino: si tratta di piccoli centri nei quali, già prima della rilevazione dell'affluenza alle 23, si era raggiunto il quorum del 50% utile per eleggere l'unico candidato. Hanno quindi già un nuovo sindaco i comuni di Ortueri (Francesco Carta), Onani (Clara Michelangeli) e Sarule (Paolo Ledda) nel Nuorese; Sorradile (Pietro Arca) e Magomadas (Emanuele Cauli) nell'Oristanese; Illorai (Titino Sebastiano Cau) e Putifigari (Giacomo Contini) nel Sassarese; Esterzili (Renato Melis) e Genoni (Gianluca Serra) nel Sud Sardegna. Da segnalare che Cau è il primo sindaco leghista di sempre della Sardegna. "E'na grande soddisfazione per il nostro movimento", esulta il segretario regionale del Carroccio e deputato, Eugenio Zoffili.

ZINGARETTI -  "Quelli che arrivano dalla Sardegna sono risultati purtroppo non incoraggianti su cui dobbiamo riflettere", è la reazione del segretario del Pd, Nicola Zingaretti. E continua: "Domattina ci sarà una Direzione del Pd: io tenterò di ricostruire, farò uno sforzo per ricostruire in ogni modo uno spirito unitario perché sento su di me tutto il peso di questa responsabilità". "In Italia governa Salvini con politiche economiche sociali e culturali drammatiche - ha aggiunto Zingaretti - e noi non possiamo non vedere che questa deve essere la priorità assoluta. Farò uno sforzo con questo spirito per riaprire un dialogo e verificare le condizioni di un passo avanti insieme, almeno sul terreno della politica e dell'iniziativa politica. E' ovvio che in quanto segretario del Pd sento su di me in primo luogo questa responsabilità".