Elezioni comunali 2021: dove, quando e come si vota. Orari, schede, preferenza di genere

Alle urne il 3 e il 4 ottobre per le amministrative. La guida al voto che coinvolgerà gli elettori di oltre mille comuni. In Calabria si sceglie il governatore LIVE / Comunali 2021: i risultati in diretta

Roma, preparazione dei seggi per le elezioni (foto Imagoeconomica)

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Roma, 2 ottobre 2021 - ​L’Italia torna al voto. Domenica 3 e lunedì 4 ottobre si svolgeranno le elezioni comunali 2021. Gli elettori di 1.342 comuni sono chiamati alle urne per eleggere i propri sindaci e il consiglio comunale. In Calabria si voterà anche per l’elezione del presidente e del consiglio regionale a causa della scomparsa prematura della presidente Jole Santelli.

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Sommario

Quando si vota

I seggi saranno aperti domenica 3 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 4 ottobre dalle 7 alle 15. Come prevede la legge, l’eventuale ballottaggio si terrà a due settimane di distanza, il 17 e 18 ottobre agli stessi orari. Eccezioni per la provincia autonoma di Trento e le regioni a statuto speciale Sardegna e Sicilia, che voteranno rispettivamente domenica 10 ottobre (Trento) e i giorni domenica 10 e lunedì 11 ottobre (le due isole).

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Dove si vota

Complessivamente nelle giornate del 3 e 4 ottobre si andrà al voto in 1.192 comuni (1.154 nelle 15 regioni a statuto ordinario e 38 nella regione a statuto speciale del Friuli Venezia Giulia). Sono 19 i capoluoghi di provincia alle urne: Benevento, Bologna, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Milano, Napoli, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Savona, Torino, Trieste e Varese. Tra questi, sei città sono anche capoluogo di regione (Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste). È Morterone (Lecco) il comune più piccolo che sceglierà il suo primo cittadino: sono solo 27 gli elettori. La tornata elettorale coinvolgerà più di 12 milioni degli aventi diritto.

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Chi può votare

Votano gli elettori che abbiano compiuto i 18 anni di età. Per farlo sarà necessario recarsi ai seggi muniti di carta di identità o altro documento (patente, passaporto, libretto di pensione,porto d’armi) e di tessera elettorale. Altri documenti d'identità sono ammessi, possono essere le tessere rilasciate dall'Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia o da un ordine professionale. Non sarà invece richiesto il Green pass, ma sarà obbligatorio rispettare le regole per il contenimento del Covid-19: mascherina, distanziamento, sanificazione delle mani, una temperatura corporea che non superi i 37,5 gradi centigradi.

Come si vota

A un elettore verrà consegnata una scheda e una matita per ogni singola consultazione. Le modalità di voto cambiano in funzione alla popolazione dei comuni.

Nei centri fino a 15 mila abitanti si può tracciare una croce sul candidato sindaco o sulla lista consiliare collegata al candidato, oppure in entrambe le caselle. In tutti questi casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco sia alla lista di candidati consiglieri collegata.

Nei comuni con più di 15 mila abitanti è possibile tracciare una croce sul candidato sindaco affinché il voto venga attribuito soltanto a quest'ultimo. Si può inoltre esprimere la propria preferenza per una lista dei candidati, oppure tracciare una croce sia sul candidato sindaco sia su una delle liste collegate. In questi casi il voto è attribuito sia al candidato sindaco sia alla lista dei consiglieri.

Voto disgiunto

Sempre nei comuni con più di 15 mila abitanti, è possibile fare il voto disgiunto. Si può eleggere sia un candidato sindaco sia una lista non collegata a quest’ultimo. Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi della scheda il cognome dei candidati consiglieri della lista votata, oppure il nome e il cognome in caso di omonimia.

Preferenza di genere

Nei comuni che hanno una popolazione superiore ai 5 mila abitanti è possibile esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale. Queste devono riguardare una candidata di genere femminile e un candidato di genere maschile o viceversa. Basterà scrivere il cognome dei due candidati sulla lista. Nei comuni con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti si può esprimere una sola preferenza.

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La legge elettorale

Nei comuni con popolazione fino a 15mila abitanti l'elezione dei consiglieri comunali è contestuale all'elezione del sindaco e avviene con sistema maggioritario. Ogni candidato alla carica di sindaco è collegato a una sola lista e viene eletto il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi. Si procederà al ballottaggio solo in caso di parità e non è prevista alcuna soglia di sbarramento. Anche nei comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti l'elezione dei consiglieri è contestuale all'elezione del sindaco, che è eletto a suffragio universale e diretto. Tuttavia, viene eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi, ovvero il 50% delle preferenze più un voto. Se nessuno raggiungerà questo risultato si andrà al ballottaggio il 17 e il 18 ottobre, quando si sfideranno soltanto i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti al primo turno. In questi comuni, per l'attribuzione dei seggi in consiglio viene assegnato il premio di maggioranza alla lista o alla coalizione che appoggia il candidato sindaco vincente. E' prevista la soglia di sbarramento del 3%, ovvero le liste che prendono meno del 3% dei voti validi vengono escluse e non entrano in consiglio comunale.

Cosa fare se si perde la tessera elettorale

Si può chiedere un duplicato della tessera elettorale all’ufficio elettorale del proprio comune di residenza, che resterà aperto nei due giorni precedenti alle elezioni dalle 9 alle 18 e durante le operazioni di voto, quindi dalle 7 alle 23 domenica 3 ottobre e dalle 7 alle 15 lunedì 4 ottobre.

Come fare per il rinnovo della tessera

Vale lo stesso procedimento dello smarrimento. Bisogna recarsi nel proprio ufficio elettorale, che sarà aperto nei giorni del voto negli stessi orari dell’apertura dei seggi. È necessario presentarsi con un documento di identità in corso di validità.

Il voto per gli elettori con disabilità

Possono essere accompagnati alla cabina elettorale gli elettori che hanno una disabilità fisica che impedisca a loro di esprimere autonomamente il voto. Il diritto al voto assistito può essere dimostrato con un certificato medico rilasciato dall'azienda sanitaria locale. Sono ammessi al voto con l'assistenza di un'altra persona coloro che, presentando una certificazione sanitaria, abbiano ottenuto sulla propria tessera elettorale il timbro che attesti il codice Avd. Sono esclusi dall'assistenza gli elettori che hanno una disabilità di tipo motoria o un handicap di tipo psichico.

Misure per il voto ai non deambulanti

Gli elettori non deambulanti possono votare in qualsiasi altra sezione elettorale. Al seggio è necessario presentarsi con un documento che attesti l'impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulazione, oltre alla carta d'identità e alla tessera elettorale. La certificazione dev'essere rilasciata dall'azienda sanitaria locale, oppure può essere una copia della patente di guida speciale. 

Il voto dei ricoverati e dei positivi al Covid

È possibile solo se la struttura (ospedale o casa di cura) è nello stesso comune in cui il ricoverato è iscritto come elettore. Per votare, l'elettore deve compilare una dichiarazione delle proprie intenzioni di voto e presentare un'attestazione sottoscritta dal direttore della struttura che comprovi il ricovero. Possono votare per le amministrative 2021 anche i pazienti ricoverati nei reparti Covid, purché la struttura sia nel comune in cui si è iscritti come elettori e che contenga almeno 100 posti letto. Se invece la struttura ha meno di 100 posti, il voto viene raccolto da appositi seggi speciali. I positivi sottoposti a cure domiciliari, in quarantena o in isolamento devono consegnare entro 5 giorni dalle elezioni una dichiarazione attestante le proprie intenzioni di voto e un certificato che attesti la positività, rilasciato dall'Asl, compilato entro le due settimane antecedenti il voto.