Elezioni, ballottaggio amministrative 2018. Risultati città per città

Cadono le roccaforti 'rosse': Siena, Massa, Pisa, Terni al centrodestra. Imola e Avellino a M5s. Crollo affluenza I risultati: Pisa, Ancona, Massa, Siena, Avellino, Sondrio, Teramo, Terni, Viterbo, Brindisi, Imperia, Imola Ballottaggi amministrative 2018, affluenza in forte calo SPECIALE BALLOTTAGGI: RISULTATI CITTA' PER CITTA'

Persiani con la maglietta "Massa libera"

Persiani con la maglietta "Massa libera"

Roma, 25 giugno 2018 - Debacle centrosinistra, avanzata del centrodestra a trazione leghista, M5s che conquista Avellino e Imola. Questi in sostanza i risultati dei ballottaggi delle amministrative 2018. Lo spoglio concluso (qui i dati risultati città per città) fa emergere una sonora sconfitta per il Pd che perde le storiche roccaforti rosse: Pisa, Siena e Massa passano in blocco al centrodestra. Riesce però a confermarsi ad Ancona e riconquista Siracusa e Brindisi, guidata da un commissario straordinario. I Cinque Stelle riescono a far eleggere il loro candidato, Vincenzo Ciampi, ad Avellino, dove travolge l'aspirante sindaco del Pd. I grillini si prendono anche Imola, con una storica sconfitta del centrosinistra, ma perdono il comune di Ragusa, amministrato negli ultimi cinque anni. In netto calo l'affluenza: quella definitiva (esclusa la Sicilia) è stata del 47,61% contro il 60,42% del primo turno. Il calo è stato del 12,81%. 

Nei 75 comuni (più il III Municipio di Roma) con più di 15mila abitati chiamati al voto dopo il primo turno la sfida di oggi è stata tra i due candidati che hanno ottenuto più preferenze nella scorsa tornata elettorale di elezioni comunali ma che non sono riusciti a raccogliere il 50 per cento più uno dei voti totali (in Sicilia invece la soglia era del 40 per cento). Il 10 giugno erano 761 i comuni al voto e 6,7 milioni i cittadini interessati, oggi circa 2,8 milioni. L'attenzione si è concentrata soprattutto sui 14 capoluoghi di provincia: Sondrio, Imperia, Massa, Siena, Pisa, Terni, Viterbo, BrindisiAvellino, Teramo, Siracusa, Ragusa e Messina - con Ancona l'unico di regione. Ma anche su Imola, dove il Movimento 5 Stelle ha strappato la città al centrosinistra.

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SPECIALE BALLOTTAGGI: RISULTATI CITTA' PER CITTA'

Elezioni amministrative 2018, i ballottaggi città per città. La guida

"Storiche vittorie della Lega in Comuni amministrati dalla sinistra da decenni: grazie!!! Più la sinistra insulta, più i cittadini ci premiano. Prima gli italiani, io non mi fermo", scrive con un tweet il leader della Lega e ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

"Imola e Avellino sono 5 stelle! Sono risultati straordinari in due città dove da 70 anni dominavano i partiti e gli uomini della Prima Repubblica: a Imola il PCI e poi i partiti del centrosinistra, ad Avellino la Dc". Così il ministro Luigi Di Maio, leader di M5s su Fb. "Due risultati che sono arrivati questa sera devono renderci molto orgogliosi: Imola e Avellino da oggi hanno due sindaci 5 Stelle: Manuela Sangiorgi e Vincenzo Ciampi!".

"Ballottaggi 2018: le roccaforti rosse non esistono più - scrive su Twitter il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni -. Il centrodestra conquista Pisa, Massa, Siena e Terni. Dove FdI è il secondo partito del centrodestra si vince ovunque. A Ragusa il candidato di FdI sconfigge il M5S. L'alternativa a Renzi e Grillo c'è e si chiama Fratelli d'Italia".

I RISULTATI - Questi i risultati definitivi città per città:

Siena - Il candidato del centrodestra Luigi De Mossi (sostenuto da Lega-FdI-FI) strappa Siena al centrosinistra, vincendo con il 50,8% dei voti. Bruno Valentini, candidato del centrosinistra e sindaco uscente totalizza il 49,20%.

Imola - Il Movimento 5 Stelle espugna Imola: Manuela Sangiorgi ha vinto il ballottaggio con il 55,44% delle preferenze. Il Pd, che candidava Carmen Cappello (ferma al 44,56), ha perso una delle sue roccaforti più solide e simboliche dell'Emilia-Romagna, basti pensare che era la prima volta che si andava al ballottaggio per la scelta del sindaco. Fin qui, il centrosinistra ce l'aveva sempre fatta al primo turno.

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Terni - Leonardo Latini, esponente della Lega, ottiene il 63,31% delle preferenze e diventa il nuovo sindaco. Al 36,69% Thomas De Luca del Movimento 5 Stelle. Latini era sostenuto oltre che dalla Lega, da FI, Fratelli d'Italia, il Popolo della famiglia e dalla lista Terni civica.

Massa - Il centrodestra strappa il sindaco al centrosinistra. Francesco Persiani, sostenuto da Lega-FdI-FI, ha vinto al ballottaggio con il 56,62%, contro il 43,38% di Alessandro Volpi appoggiato da Pd, Leu e altre 5 liste civiche. Un risultato storico per il centrodestra, che non si presentava unito da 24 anni e che a Massa non ha mai amministrato.

Avellino - Il Movimento 5 Stelle stravolge il risultato del primo turno e conquista la città togliendola al centrosinistra: Vincenzo Ciampi diventa sindaco con il 59,54%, contro lo sfidante Pd Nello Pizza che si ferma al 40,46%.

Pisa - Andrea Serfogli (centrosinistra) ha ammesso la sconfitta e Michele Conti (centrodestra), con il 52,29% delle preferenze, è il nuovo sindaco di Pisa. Serfogli (Pd) era sostenuto anche da sei liste civiche, tre delle quali hanno deciso di sostenerlo al secondo turno con l'apparentamento. Il candidato di centrodestra era invece sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, ma ha incassato apertamente per il secondo turno, anche senza apparentamento formale, il sostegno di una lista civica che al primo turno aveva raccolto il 6,6% dei voti. Prima del turno di ballottaggio i due candidati erano separati da una manciata di voti: 13.795 (ovvero il 33,36%) per Conti in vantaggio rispetto a Serfogli che il 10 giugno aveva raccolto 13.338 (il 32,26%). "Paghiamo il vento nazionale - ha detto Serofigli - ma rendo merito a Conti e possiamo considerarlo il nuovo sindaco di Pisa". 

Ancona - Il centrosinistra ha confermato al ballottaggio Valeria Mancinelli: il sindaco uscente ha ottenuto il 62,78%, superando il rivale del centrodestra Stefano Tombolini che si è fermato al 37,22%.

Brindisi - Il candidato del Pd Riccardo Rossi con il 56,61% prende la città al centrodestra. L'avversario Roberto Cavalera si ferma al 43,39%.

Imperia - L'ex ministro Claudio Scajola, rappresentante di quattro liste civiche, vince con il 52,5% sul candidato del centrodestra unito Luca Lanteri (47,95%), suo ex delfino e ora uomo sostenuto dal governatore Giovanni Toti.

Sondrio - Il centrodestra strappa il sindaco al centrosinistra. Marco Scaramellini conquista il 60,37% dei voti contro il 39,63% di Nicola Giugni.

Viterbo - Anche qui il centrodestra ha strappato il sindaco di Viterbo al centrosinistra. Al ballottaggio ha vinto con il 51,09% Giovanni Arena sostenuto da FI-FdI-Lega contro un candidato di liste civiche, Chiara Frontini, che si ferma al 48,91%.

Ragusa - Il M5s perde il comune che ha amministrato negli ultimi cinque anni. Giuseppe Cassì sostenuto da liste civiche e FdI vince con il 53,07% su Antonio Tringali, fermo al 46,93%.

Messina - Cateno De Luca, sostenuto da liste civiche ottiene il 65,19% dei voti, contro Placido Bramanti fermo al 34,81% (sostenuto da liste civiche e centrodestra). A Messina, nelle precedenti elezioni comunali, aveva vinto il centrosinistra.

Siracusa - Francesco Italia (Cs) vince con il 53,13%, contro Paolo Ezechia Reale, appoggiato dal centrodestra, che si ferma al 46,87%.

AFFLUENZA - Alla chiusura definitiva dei seggi nei 67 comuni "monitorati" dal Viminale, ha votato il 47.61%; era stata del 60,42% l'affluenza il 10 giugno scorso. Dunque il calo è stato di circa 13 punti percentuali, con un vero e proprio crollo in alcune zone. Le uniche a superare il 50% dei votanti, nei capoluoghi, sono le affluenze a Pisa, Massa e Siena. Ad Avellino si supera, di misura, il 50% dei votanti: è andato alle urne il 50,32 ma al primo turno aveva votato il 71,20 ovvero oggi si registrano 20 punti percentuali in meno. Il tonfo è stato fortissimo a Brindisi, dove è andato alle urne solo il 40,67% contro il 60,73% del primo turno, con oltre -20 punti percentuali. Male anche Terni, dove ha votato il 47,49% contro il 59,44 % del primo turno e Imperia, dove è andato a votare il 48,31 contro il 62,79% del primo turno.

PRIMO TURNO - Dopo il turno del 10 giugno, il centrodestra era in vantaggio in 29 città, il centrosinistra in 20, mentre il M5S, dopo un risultato deludente (11,0%), era rimasto in gara solo in sette città: Terni, Avellino, Ragusa, Assemini (Cagliari), Acireale (Catania), Pomezia e Imola. Nei 14 capoluoghi di provincia, il centrodestra era avanti in nove casi (Sondrio, Teramo, Terni, Pisa, Viterbo, Brindisi, Messina, Imperia, Siracusa), il centrosinistra in quattro (Ancona, Massa, Siena, Avellino). A Ragusa erano davanti i grillini. In totale, su 43 delle 76 sfide (contando anche il III municipio di Roma), il ballottaggio è stato fra centrodestra e centrosinistra, con M5S ago della bilancia con elettori in libera uscita.

Dei 20 capoluoghi andati alle urne solo sei hanno superato il 10 giugno senza bisogno del secondo turno: Brescia e Trapani sono andate al centrosinistra con la vittoria rispettivamente di Emilio Del Bono (confermato con il 53,9% delle preferenze) e Giacomo Tranchida (eletto con il 70,7%). Sono andate invece al centrodestra Vicenza, Treviso, Catania e Barletta: nelle prime due si sono imposti i candidati della Lega Francesco Rucco a Vicenza e Mario Conte a Treviso. A Barletta ha vinto Mino Cannito (53,11%) a capo di una coalizione di liste civiche, mentre a Catania Salvo Pogliese ha avuto la meglio sul Enzo Bianco.

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