Elezioni 2018, i programmi dei partiti sulla famiglia. Il fact checking

Analizziamo le principali promesse delle forze in campo e la loro reale fattibilità Testi a cura di CLAUDIA MARIN I programmi dei partiti sul lavoro. Il fact checking

Famiglia, genitori e figli: foto generica (Istock)

Famiglia, genitori e figli: foto generica (Istock)

Roma, 3 febbraio 2018 - In vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018, analizziamo i programmi elettorali delle forze in campo, abbinando alle promesse il fact checking sulla loro fattibilità. Dopo il tema del lavoro e quello dell'immigrazione, è la volta di analizzare le politiche pensate per la famiglia

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I PROGRAMMI ELETTORALI. FAMIGLIA / Il fact checking

Testi a cura di CLAUDIA MARIN

 

Pd, il simbolo elettorale (Frascatore)
Pd, il simbolo elettorale (Frascatore)

PD - Il Pd vuole rafforzare il sostegno fiscale alle famiglie applicando una misura fiscale unica (per raggiungere anche gli incapienti sotto forma di assegno) che preveda 240 euro di detrazione Irpef mensile per i figli a carico fino a 18 anni e 80 euro per i figli fino a 26 anni. • La misura si dovrebbe applicare a tutte le famiglie fino a 100mila euro di reddito, con un sistema di riduzione dei benefici progressivo verso il top dei redditi. Secondo il Pd tutti riceveranno di più di oggi, con un beneficio netto per molti superiore a 80 euro mensili.

FACT CHECKING - La spesa per la misura pro famiglie è di circa 9-10 miliardi, lo stesso costo delle 80 euro. In realtà la misura potrebbe incentivare, se funzionasse, la natalità aumentando la platea dei beneficiari. Non è spiegata nei dettagli la progressività di uscita dalla misura (dove scattano le riduzioni dei benefici prima dell’azzeramento a 100mila euro di reddito). Reddito disponibile o reddito Isee? Inoltre va chiarito quale sarà il reddito dei figli in base al quale questi siano da considerare a carico della famiglia

Forza Italia, il simbolo elettorale (Dire)
Forza Italia, il simbolo elettorale (Dire)

FORZA ITALIA -  Uno dei cavalli di battaglia di Forza Italia, come degli altri partiti della coalizione di centrodestra, è il quoziente familiare. L’applicazione delle aliquote Irpef a seconda del numero di figli dei nuclei, con vantaggi per quelli numerosi. 

Fratelli d'Italia
Fratelli d'Italia

• Il centrodestra ha recepito la volontà di Fratelli d’Italia di introdurre un piano di sostegno alla natalità con il Reddito d’Infanzia: 400 euro mensili per ogni figlio fino ai 6 anni di età per le coppie con redditi sotto gli 80mila euro l’anno.

FACT CHECKING  - La previsione del quoziente familiare come criterio di tassazione del reddito familiare è, al momento, ampiamente indeterminata sia nell’articolazione sia nei dettagli. Questo aspetto si riverbera nella determinazione dei costi della misura e delle relative coperture. Più concreto e dettagliato il piano di sostegno della natalità, come proposto da Fratelli d’Italia. In questo caso anche i costi dell’operazione appaiono sostenibili senza dover ricorrere a risorse significative. 

Lega, il simbolo elettorale (Dire)
Lega, il simbolo elettorale (Dire)

LEGA - Il programma per la famiglia della Lega è parte integrante del programma dell’intero centrodestra. Nella declinazione in chiave leghista, si punta maggiormente, però, sulla previsione di misure specifiche di sostegno alla natalità delle giovani coppie.

• Le coppie vanno «agevolate nel loro percorso di vita e costruzione di una famiglia». Si ipotizza un piano straordinario per la natalità, fatto di asili nido gratuiti e assegni familiari più consistenti in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare. 

FACT CHECKING - Come nel caso del più generale programma del centrodestra per la famiglia e i figli, sarebbe utile poter disporre di una dettagliata articolazione delle misure proposte. Il che si ripercuote anche nella individuazione delle coperture finanziarie degli interventi. Il piano straordinario per la natalità, nello specifico, rimane un dato più politico, caratterizzante dell’identità leghista che un vero progetto di azione economico-sociale. 

M5S, il simbolo elettorale (Imagoeconomica)
M5S, il simbolo elettorale (Imagoeconomica)

MOVIMENTO 5 STELLE -  Anche nel programma dei 5 Stelle il tema famiglia e figli si intreccia con quello fiscale. Tanto che c’è, anche in questo caso, un esplicito riferimento all’applicazione del modello francese del quoziente familiare. Sono previsti anche: rimborsi per asili nido, pannolini e baby sitter.  • In ballo nel programma stellato anche l’introduzione dell’Iva agevolata per prodotti neonatali, per l’infanzia e per la terza età. Si parla anche dell’innalzamento dell’importo delle detrazioni per l’assunzione di colf e badanti. 

FACT CHECKING - Come per i programmi delle altre forze politiche, anche per il Movimento 5 Stelle gli elementi critici delle misure ipotizzate riguardano i costi e l’elevata genericità delle soluzioni proposte. Vengono ipotizzati 17 miliardi aggiuntivi da destinare al capitolo famiglia e figli, ma non si indicano le relative coperture. La nota più incerta è quella che tocca il quoziente familiare, una misura che, in base a come viene articolata, può avere costi altamente oscillanti.  

Liberi e uguali, il simbolo elettorale (Dire)
Liberi e uguali, il simbolo elettorale (Dire)

LIBERI E UGUALI -  • Il movimento guidato da Pietro Grasso punta sull’unificazione delle detrazioni per carichi familiari con gli assegni familiari in uno strumento unico di sostegno alle famiglie. La misura si dovrebbe estendere anche ai lavoratori autonomi. • L’obiettivo è superare il problema di quei contribuenti che non possono beneficiare di detrazioni fiscali perché già hanno un’imposta pari a zero. Il matrimonio deve essere un istituto unico, accessibile a tutte e tutti con il pieno riconoscimento dei legami, comprese le coppie Lgbt. 

FACT CHECKING - Vale, infine, anche per Liberi e Uguali la considerazione svolta per le altre forze politiche a proposito del programma per le famiglie: la genericità delle proposte impedisce di dare una valutazione sulla loro fattibilità economica. Nal caso del programma del movimento guidato da Grasso compaiono anche indicazioni che ipotizzano lo sviluppo ulteriore di diritti civili per le coppie Lgbt. Il che andrebbe valutato anche per l’impatto economico sugli istituti di welfare.