Mercoledì 24 Aprile 2024

Elezioni 2018, Juncker sull'Italia: "Prepariamoci a governo non operativo". Borsa giù

L'allarme del presidente della Commissione Ue: "Rischio forte reazione dei mercati finanziari". Replica di Gentiloni: "I governi governano". Brunetta (Fi): "Centrodestra operativo in un mese". M5S e Leu: "Ingerenza, si occupi dei disastri della Ue"

Jean-Claude Juncker (Ansa)

Jean-Claude Juncker (Ansa)

Bruxelles, 22 febbraio 2018 - "Dobbiamo prepararci allo scenario peggiore, cioè un governo non operativo in Italia". Jean Claude Juncker 'entra' nelle elezioni del prossimo 4 marzo, e lancia l'allarme. I risultati delle elezioni in Italia, insieme a altri elementi di incertezza, potrebbero provocare "una forte reazione dei mercati finanziari", ha aggiunto. "C'è un inizio di marzo molto importante per l'Ue. C'è il referendum Spd in Germania e le elezioni italiane, e sono più preoccupato per l'esito delle elezioni italiane che per il risultato del referendum dell'Spd", ha detto il presidente della Commissione Ue. Juncker ha parlato delle prospettive sulle prossime settimane dell'Europa ad un evento organizzato dal think tank Ceps, rispondendo a una domanda dell'ex commissario alla concorrenza Joaquin Almunia. Almunia gli chiedeva quanto fosse ottimista sulle riforme dell'Ue in vista del 4 marzo, appuntamento con le elezioni italiane e con il referendum Spd. "Quando si tratta di Europa mi impedisco di avere illusioni - ha detto Juncker - perché tutte le volte che ce le ho le perdo subito, quindi non c'è da essere troppo ottimisti", ha detto il presidente. Juncker ha poi sottolineato come l'inizio di marzo sarà molto importante per l'Ue, e ha citato tra i fattori di instabilità anche il Governo di minoranza in Spagna, con i socialisti "sempre più deboli".

CONTRACCOLPO A PIAZZA AFFARI - La Borsa di Milano maglia nera in Europa, con il Ftse Mib che fin dall'inizio delle contrattazioni è stato in territorio negativo e poi ha ampliato le perdite fino a cedere lo 0,84% in chiusura (dopo il picco negativo con un -1,5%) a seguito delle parole di Juncker. Un allarme che ha fatto subito risalire lo spread sopra 136 punti base.

LA REPLICA DI GENTILONI - "Tranquilizzerò" il presidente della Commissione europea, ha detto il premier Paolo Gentiloni. "I governi sono tutti operativi, non ce n'è uno più operativo e uno meno. I governi governano", ha detto durante la registrazione di Porta a Porta. E ancora: "Non bisogna vedere le elezioni come un salto nel buio, ma è importante che i più affidabili abbiano un ruolo fondamentale, penso al centrosinistra. Non ho una paura del baratro, penso che gli italiani siano consapevoli che bisogna proseguire negli sforzi fatti".

JUNCKER FRENA (SU TWITTER) - "Le elezioni sono un momento di democrazia. Il 4 marzo gli italiani andranno alle urne. Qualunque sia il risultato, sono fiducioso che avremo un governo che si assicura che l'Italia rimanga un attore centrale in Europa e nel plasmare il suo futuro", scrive infine Juncker su Twitter, in tarda serata.

M5S - "A Juncker diciamo che non si deve mai avere paura del voto dei cittadini. La sovranità appartiene al popolo, come recita la nostra Costituzione. Visto il ruolo che ricopre, consigliamo al presidente della Commissione di evitare dichiarazioni che appaiano come vere e proprie ingerenze nella vita politica di uno dei Paesi fondatori dell'Unioni europea. Meritiamo rispetto. La politica dei moniti e dei diktat di Bruxelles è morta e sepolta", ha replicato l'europarlamentare del M5s Fabio Massimo Castaldo. 

FRATOIANNI (LEU) - "Puntuale come un orologio suona l'allarme: c'è un pericolo all'orizzonte che si chiama ingovernabilità. Da Juncker arriva la sentenza sulle elezioni italiane. Invece di parlare a ruota libera sarebbe bene che il presidente della Commissione Ue si occupasse dei disastri combinati anche sotto il suo mandato", dice Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali.

BRUNETTA (FI) - "Strane e paradossali dichiarazioni da parte del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, evidentemente molto confuso e non attento in questa particolare fase politica europea", dice il capogruppo di Fi alla Camera Renato Brunetta. "Juncker non affronta in alcun modo lo stallo politico tedesco - ricordiamo che la Germania è praticamente senza un governo da fine settembre -, trattando di straforo ciò che sarà il risultato del referendum dell'Spd. Non nomina la Merkel e la sua debolezza, ma pontifica di buon grado, e in maniera disinformata in merito alle prossime elezioni politiche in Italia". E sostiene: "Secondo tutti i sondaggi il centrodestra è nettamente in vantaggio rispetto alle altre forze politiche in campo ed è accreditato, secondo le ultime proiezioni, della maggioranza assoluta tanto alla Camera quanto al Senato. Lo scenario che abbiamo davanti è di un governo assolutamente operativo entro un mese dalla data delle elezioni. Juncker stia tranquillo, si metta l'anima in pace e non faccia terrorismo psicologico in Europa. E comunque, anche tra le elezioni e la formazione del nuovo governo ci sarà, come c'è attualmente, un esecutivo in carica, così come previsto dalla nostra Costituzione. Quanto alla 'reazione dei mercati', abbiamo imparato la lezione. Nel 2011 riuscirono a far fuori un governo legittimamente in carica, quello Berlusconi, con una speculazione finanziaria e con l'imbroglio dello spread: un vero e proprio colpo di Stato. Questa volta non ci caschiamo, caro Juncker".