Elezioni 2018, Di Maio sui vaccini: "No all'obbligo"

Il candidato premier del M5s come Salvini: "Cambieremo la legge Lorenzin, ok alla raccomandazione"

Luigi di Maio (Ansa)

Luigi di Maio (Ansa)

Roma, 15 gennaio 2018 - La campagna elettorale dei candidati premier alle elezioni del 4 marzo prossimo non poteva non giocarsi sul terreno dei vaccini. Dopo Salvini, anche il leader del M5s Luigi di Maio promette di cambiare la legge Lorenzin sulle vaccinazioni obbligatorie. Di Maio ha ripetuto la linea del Movimento 5 Stelle a 'Un giorno da pecora' su Rai Radio Uno. "Noi faremo una legge sulla raccomandazione dei vaccini, noi siamo a favore della raccomandazione. Obbligo? Noi lo intendiamo come era prima del decreto Lorenzin".

Salvini: "Riaprire le case chiuse"

REPLICA A BERLUSCONI - Il candidato 5 stelle ha anche replicato a Berlusconi, che ha definito il Movimento una setta. "Noi una setta? - ha detto Di Maio - Ma noi non veneriamo nessuno, solo la democrazia. E non siamo neppure una meteorina, semmai siamo una meteora che estinguerà i dinosauri che sono loro". 

IL CASO-FONTANA - Ed è intervenuto anche sul 'caso-Fontana'. "Berlusconi dice che siamo peggio dei post comunisti, che loro sono moderati e noi estremisti.. ma dopo la frase di Fontana sulla razza bianca siamo sicuri che sono loro i moderati? Se loro sono moderati allora io sono Gandhi", ha detto Di Maio, che ha chiesto: "Vogliamo sapere se Fontana resta il loro candidato alla presidenza" della Lombardia.