Berlusconi, Meloni e Salvini in una foto d'archivio (Newpress). In alto il logo di FI
Roma, 7 gennaio 2018 - Hanno rotto gli indugi. Berlusconi, Salvini e Meloni si sono visti oggi ad Arcore, con un incontro durato oltre 4 ore. Menù del giorno il programma, ma anche la divisione dei collegi e i candidati, nonché la questione della leadership in vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Che però, per il Cav, sembra cosa già decisa.
Il leader di Forza Italia ha anticipato oggi su Twitter il nuovo simbolo del partito, dove, dentro un cerchio blu, campeggia 'Berlusconi presidente'. Tecnicamente lui è incandidabile, a meno che Strasburgo non accolga il suo ricorso contro la legge Severino (ma la decisione non è attesa a breve). Ma il messaggio politico è chiaro.
Oggi vi auguro #BuonaDomenica mostrandovi in anteprima il nostro simbolo per le #elezioni del 4 marzo. Anche con questa nuova legge elettorale votare è molto facile: basta barrare il logo di Forza Italia! pic.twitter.com/B1CYJLu2eX
— Silvio Berlusconi (@berlusconi) 7 gennaio 2018
Tanta la carne al fuoco al summit e il tempo stringe: prima della fine del mese deve essere tutto definito per il voto, ragion per cui hanno deciso di accelerare e di vedersi addirittura di domenica. Il segretario della Lega interrompe le vacanze per sedersi al desco del Cavaliere. "Sarà il primo di una serie di vertici – scandiscono da via Bellerio – il prossimo si farà a casa nostra". Insiste perché in cima alla lista degli argomenti da discutere ci sia l’abolizione della Fornero: di contro, la leader di Fd’I fa sapere che porterà al tavolo la "voce dei patrioti": "Le nostre priorità sono il sostegno alla natalità, difesa del made in Italy e chiare idee contro l’immigrazione".
A prima vista si direbbe che non sarà facile tirare le fila, ma il vento a favore (dagli ultimi sondaggi emerge che il centrodestra è vicino al 40%) faciliterà le mediazioni. "Abbiamo un grande vantaggio che non possiamo disperdere", ammonisce Maurizio Gasparri. Il senatore azzurro sa bene che la guerra per accaparrarsi posti nelle liste lascia sempre morti e feriti sul campo: grande, peraltro, la tensione dentro FI dove si teme di dover fare spazio anche ai centristi della ‘quarta’ gamba, lasciati fuori dalla riunione odierna ma che rivendicano uno spazio adeguato. Molto probabile che si parlerà anche di questo: del ruolo di Fitto & co. nella coalizione.
