Elezioni a Palermo, caos ai seggi. Denunciati i presidenti 'disertori'

Insediati tutti i seggi solo verso le 15. La Procura apre un fascicolo, ma si rischia che possano essere sollevati dubbi sulla regolarità del voto

Palermo, 12 giugno 2022 - Elezioni comunali del 12 giugno e caos ai seggi a Palermo. Molti seggi infatti non sono stati aperti questa mattina perché mancavano presidenti e scrutatori. Solo verso le 15 la Prefettura del capoluogo siciliano ha annunciato che tutte le 600 sezioni si erano insediate. La svolta è giunta dopo sette ore che hanno visto gli elettori respinti in decine di sezioni sparse per la città. E l'ondata di diserzioni rischia di sollevare dubbi di regolarità sul voto, come sottolinea anche il presidente dell'Ordine degli avvocati, Antonello Armetta. "Quanto accaduto è di una gravità estrema, tale da falsare queste elezioni - ha spiegato -. Se a un solo cittadino è stato precluso il diritto di votare le elezioni sono annullabili. Ma non è accettabile l'attacco politico, perché la competenza alla gestione dei presidenti di seggio non è dei Comuni. Intervenga immediatamente il ministro dell'Interno, queste elezioni vanno fermate qui". 

Il presidente Sergio Mattarella al seggio elettorale (Ansa)
Il presidente Sergio Mattarella al seggio elettorale (Ansa)

Intanto i 'disertori' sono stati denunciati e il Comune ha inviato le carte alla Procura, che ha aperto un fascicolo e "valuterà gli eventuali profili di responsabilità", sottolinea il ministro Luciana Lamorgese stigmatizzando quanto accaduto come "gravissimo". Il Viminale ha comunicato che chi sarà presente all'interno del seggio anche dopo le 23 potrà votare, mentre non intende concedere una proroga perché si voti pure al lunedì come chiesto, tra gli altri, dal governatore Nello Musumeci. "Una misura straordinaria a seguito dell'altrettanto straordinaria situazione che si è venuta a creare in città", ha detto il presidente della Regione Siciliana. Sulla stessa linea anche la Lega, con Matteo Salvini che parla di "furto di democrazia" e chiede l'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che peraltro oggi ha votato proprio a Palermo nell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII Piazzi di via Rutelli

I playoff per serie C dietro il caos

Ma perché i presidenti non si sono presentati ai seggi? A fare luce sulle possibili motivazioni è l'assessore Giusto Catania, candidato di Sinistra Civica Ecologista in Comune. “Sarebbe bastato un briciolo di conoscenza della città per impedire il caos - attacca -. Dieci giorni fa avevo sollecitato un intervento del prefetto per valutare la possibilità di chiedere l’anticipo della partita di calcio tra Palermo e Padova (finale di playoff di serie C, ndr), proprio al fine di evitare sovrapposizioni con le elezioni amministrative. È a rischio la tenuta democratica della città. Il ministero dell’Interno si assuma la responsabilità di questo errore. Bisogna immediatamente porre rimedio alla situazione. Occorre indire una sessione elettorale suppletiva per i seggi che alle 10 non si sono ancora costituiti, costringendo centinaia di elettori a tornare a casa senza avere espresso il voto. Solo per i seggi non costituiti si voti domenica prossima”.