Draghi dà le dimissioni, ecco perché. Il comunicato integrale

Il premier annuncia la sua scelta e va al Quirinale. "Non ci sono più le condizioni per realizzare il programma". Mattarella rinvia alle Camere: la seduta mercoledì. Si lavora a un Draghi-bis

Roma, 14 luglio 2022 - Mario Draghi rassegna le dimissioni. Dopo il voto di fiducia del pomeriggio al Senato con l'assenza del M5s e un successivo colloquio di quasi un'ora con il presidente Mattarella, il premier Draghi ha diffuso una lettera per comunicare di aver deciso di lasciare il governo. Una comunicazione data al termine di un Consiglio dei ministri che è durato circa un quarto d'ora. Subito dopo Draghi si è recato al Quirinale per presentare formalmente le sue dimissioni al Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella le ha respinte e ha rinviato Draghi alle Camere.

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"Il Presidente della Repubblica non ha accolto le dimissioni e ha invitato il Presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica". Lo si legge in una nota del Quirinale.

Mario Draghi (Ansa)
Mario Draghi (Ansa)

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Intanto già si lavora a un Draghi-bis. Secondo quanto si apprende, durante la riunione del Consiglio dei ministri Draghi avrebbe detto ai colleghi di governo che mercoledì riferirà alle Camere. Fonti del Pd hanno fatto sapere che "ora siamo solo al lavoro perché mercoledì alle Camere si ricrei la maggioranza e il governo Draghi possa ripartire. Il Paese piomba in una crisi gravissima che non può permettersi". Il ministro Andrea Orlando in Consiglio dei ministri avrebbe detto: "La scelta delle dimissioni apre ad una situazione molto difficile per il Paese con molti dossier aperti. La nostra richiesta è di valutare, previa la debita chiarezza con le forze politiche, se ci sono le condizioni per un ripensamento". É poi arrivato il tweet del segretario del Pd Enrico Letta: "Ora ci sono cinque giorni per lavorare affinché il Parlamento confermi la fiducia al governo Draghi e l'Italia esca il più rapidamente possibile dal drammatico avvitamento nel quale sta entrando in queste ore".

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La comunicazione di Draghi

Buonasera a tutti, voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più.. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani.

Le prime reazioni

"Trovo stridente l'idea che nelle prossime ore e nei prossimi giorni l'Italia perda iul governo Draghi". Lo ha detto Enrico Letta partecipando a un convegno. Il segretario del Pd ha poi aggiunto: "Credo che sia un interesse di tutti che il governo prosegua. Un interesse che sta maturando anche con fortissime spinte che provengono da ovunque, anche dalle parti sociali, dal mondo del lavoro, dall'Unione europea. Penso che si debba andare verificare se la maggioranza vuole andare avanti oppure no e questo può avvenire solo in Parlamento. Noi porteremo la nostra proposta. Diremo che il governo Draghi sta facendo bene e deve continuare".

"Draghi ha fatto bene, rispettando le Istituzioni: non si fa finta di nulla dopo il voto di oggi. I grillini hanno fatto male al Paese anche stavolta. Noi lavoriamo per un Draghi-Bis da qui ai prossimi mesi per finire il lavoro su Pnrr, legge di bilancio e situazione ucraina". così Matteo Renzi su Twitter.

"Non accettiamo scherzi. Questa legislatura per Fratelli d'Italia è finita - ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni dopo l'annuncio di Draghi - Ora bisogna dare la libertà ai cittadini di scegliere". Meloni ha aggiunto: "Bisogna chiedere al presidente della Repubblica che questo Parlamento venga sciolto. E speriamo che questa sia anche la priorità degli altri partiti del centrodestra".

"La Lega è stata leale, costruttiva e generosa per un anno e mezzo - si legge in una nota del partito di Matteo Salvini -, ma da settimane il presidente Draghi e l'Italia erano vittime dei troppi No del Movimento 5 Stelle e delle forzature ideologiche del Partito Democratico. La Lega, unita e compatta anche dopo le numerose riunioni di oggi, condivide la preoccupazione per le sorti del Paese: è impensabile che l'Italia debba subire settimane di paralisi in un momento drammatico come questo, nessuno deve aver paura di restituire la parola agli italiani".

"Quello che è accaduto in Parlamento per le contorsioni di un movimento politico irresponsabile è stato grave e ha prodotto degli effetti. Il rischio fondamentale da scongiurare adesso è che le conseguenze ricadano sulle italiane e sugli italiani". Così Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.

"In parole semplici abbiamo bruciato la migliore (e forse ultima) riserva della Repubblica nel momento in cui il paese ne aveva più bisogno. La follia italiana è tutta qui". Così il segretario di Azione, Carlo Calenda.

"La Commissione non commenta mai gli sviluppi politici nei Paesi membri. La presidente Ursula von der Leyen ha ripetutamente enfatizzato la stretta e costruttiva cooperazione con il presidente Mario Draghi. Von der Leyen attende di proseguire nella cooperazione con le autorità italiane sulle priorità e sulle politiche europee". È quanto spiega Eric Mamer, portavoce della Commissione Ue, interpellato sulla crisi di governo in Italia.