Dl aiuti, arriva la fiducia dalla Camera: 410 voti favorevoli, 49 i no. Cosa prevede

Il sì anche dai 5Stelle, nonostante i 28 assenti. Lunedì il voto al Senato. Giuseppe Conte: "Ok la fiducia alla Camera, al Senato vedremo"

Dl aiuti, votata la fiducia alla Camera (Ansa)

Dl aiuti, votata la fiducia alla Camera (Ansa)

Roma, 7 luglio 2022 - Il decreto Aiuti ha incassato oggi la fiducia da parte della Camera. Sono stati 410 i voti a favore, 49 i contrari e un solo astenuto. Il decreto legge reca misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina. Lunedì ci sarà il voto finale al Senato.

Sono stati 28 i deputati M5S a non aver votato sulla fiducia al dl Aiuti nell'Aula della Camera perché assenti (13 risultavano in missione e 15 assenti). Emerge dai tabulati della votazione che i M5S erano comunque al 72,8% della presenza (75 deputati su 103). Il gruppo più presente è quello del Pd con l'83%. La Lega era al 75%

Poco prima del voto, il leader dei 5Stelle Giuseppe Conte aveva dichiarato: "Ok la fiducia al Governo, vogliamo collaborare: Voteremo la fiducia alla Camera, al Senato vedremo".

Dl Aiuti: cosa prevede

Tra le novità introdotte dalle commissioni Finanze e Bilancio figurano margini più alti per poter accedere alla rateizzazione delle cartelle fiscali e un nuovo 'allentamento' nel meccanismo di cessione dei crediti d'imposta derivanti da superbonus e bonus edilizi. Un passaggio della norma considerato, tuttavia, di portata insufficiente da M5S e che pertanto potrebbe far registrare successivi interventi correttivi in sede di conversione del Dl semplificazioni. Non sono però mancate tensioni all'interno della maggioranza, fino alla vigilia dell'apposizione della questione di fiducia, soprattutto a causa della contrarietà del Movimento alla 'stretta' sul reddito di cittadinanza introdotta da emendamenti Lega e Fi, e alla conferma delle norme che favoriscono la realizzazione del termovalorizzatore a Roma. A proposito di questo, è stato tra l'altro respinto l'ordine del giorno del M5S contro la sua realizzazione, su cui tra l'altro il governo aveva reso parere contrario.

Energia

Con riferimento all'energia, il provvedimento interviene in primo luogo sul contenimento dei prezzi per i consumatori finali, chiarendo che l'elevazione da 8.265 a 12.000 euro del valore soglia dell'Isee entro il quale è ammesso l'accesso ai bonus opera fino a fine anno. Attraverso la confluenza nel testo dell'ultimo 'Dl bollette' si riducono, inoltre, gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, per il terzo trimestre 2022. Per incrementare la sicurezza degli approvvigionamenti del Paese, i rigassificatori sono definiti "interventi di pubblica utilità indifferibili e urgenti" mentre aumenta la spinta verso la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle aree idonee, intervenendo anche sui procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del decreto legge.

Sostegno alle imprese

Per sostenere le imprese a corto di liquidità viene, in particolare, autorizzata Sace (ma dopo il relativo via libera Ue) a concedere garanzie fino a fine anno in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma in favore delle imprese. L'impresa deve dimostrare che il conflitto in Ucraina comporta dirette ripercussioni economiche negative sulla sua attività. Il corposo intervento sulla gestione dei bonus edilizi prevede, tra l'altro, la proroga di tre mesi del termine previsto per realizzare il 30% dei lavori effettuati sulle unità immobiliari dalle persone fisiche (è la soglia necessaria per avvalersi nel 2022 del superbonus 110%). La norma precisa che il conteggio del 30% va riferito all'intervento nel suo complesso, comprensivo anche dei lavori non agevolati dal bonus. Il Dl interviene sul meccanismo della cessione del credito, stabilendo, inoltre, che alle banche, ovvero alle società appartenenti ad un gruppo bancario iscritto all'albo tenuto dalla Banca d'Italia, è sempre consentita la cessione a favore dei clienti diversi dai consumatori, anche prima che sia esaurito il numero di cessioni possibile, precisando che tale possibilità riguarda anche le cessioni effettuate precedentemente l'entrata in vigore della legge. Nel passaggio nelle Commissioni è entrato l'innalzamento a 120mila euro (da 60mila) della soglia utile a ottenere la rateizzazione con modalità semplificata, per ogni singola cartella, del pagamento delle somme iscritte a ruolo. La norma prevede inoltre che chi non paga otto rate (in luogo di cinque) decada dal beneficio e che il carico non possa essere nuovamente rateizzato. E' stata inoltre estesa ai crediti derivanti da prestazioni professionali la possibilità di valersi della compensazione con le somme iscritte a ruolo. 

Indennità 200 euro 

Scatta, infine, da questo mese la corresponsione di un'indennità 'una tantum' da 200 euro, a dipendenti, alcune categorie di collaboratori e pensionati (rientrano nell'erogazione, ma con una somma che verrà erogata nel corso dell'anno, anche i lavoratori autonomi).