Dilemma Draghi: Colle o governo. Gli italiani lo vogliono come premier

L’apprezzamento del presidente del Consiglio è alto, i cittadini non desiderano che si sposti da Palazzo Chigi

Sondaggio su Mario Draghi

Sondaggio su Mario Draghi

Dopo le parole del presidente della Repubblica Mattarella che ha dichiarato esplicitamente di non avere intenzione di prolungare il suo mandato oltre la scadenza del settennato, si è aperto il ’toto presidente’. Le insidie sono tante e il principale protagonista è l’attuale premier Mario Draghi. Infatti se l’inquilino di Palazzo Chigi dovesse decidere di traslocare al palazzo quirinalizio si aprirebbe immediatamente un’altra partita di carattere politico. Cioè a febbraio, dopo l’elezione del nuovo presidente della Repubblica saremo a un anno dalla fine di questa legislatura, quindi dopo Mario Draghi si riuscirà a trovare un altro premier che possa essere collante nel Paese oppure con l’eventuale ingresso di Draghi al Quirinale si dovrebbero indire elezioni anticipate? Gli italiani preferirebbero che l’attuale premier venga promosso a Capo dello Stato o deve continuare il suo attuale mandato fino al 2023?

Prima di tutto bisogna notare che il livello di soddisfazione verso l’operato di Mario Draghi è abbastanza alto. Il 55% degli elettori esprime fiducia sul suo ruolo di presidente del Consiglio. Inoltre circa la metà degli italiani (45%) pensa che si stia comportando secondo le proprie aspettative, cioè stia mettendo in atto ciò che aveva promesso, a questi si aggiunge un ulteriore 10% che addirittura dichiara che l’operato è maggiore di quanto ci si aspettasse. Quindi per più della metà della popolazione l’ex capo della Bce e della Banca d’Italia sta facendo bene i suoi compiti. È interessante notare come sia l’elettorato del Pd quello maggiormente attratto dall’attuale premier: per il 65% si sta comportando secondo le previsioni, per un altro 16% meglio delle aspettative. Questa affezione nei confronti di SuperMario determina il fatto che quasi un cittadino su due (46%) vorrebbe che Draghi continuasse il suo mandato da presidente del Consiglio fino al 2023, data naturale di termine di questa legislatura. Insomma gli italiani che credono in Draghi non pensano che in poco tempo possa mettere a posto le cose che non vanno e quindi gli chiedono maggiore disponibilità per far ripartire l’Italia dal posto di comando. Anche in questo caso è importante evidenziare che chi chiede che Draghi rimanga ancora seduto sulla poltrona di primo ministro fino al 2023 è soprattutto parte degli elettori del Pd e di FI, rispettivamente il 66 ed il 65%. I leghisti invece per il 44% lo vorrebbero al Quirinale. D’altronde al contempo il 54% è a favore di una riconferma di Mattarella.

Ma se invece Draghi non dovesse seguire le indicazioni degli italiani e punterebbe a essere il successore dell’attuale Capo dello Stato quali potrebbero essere i suoi competitor? Diciamo che concorrenti in grado di sbarrargli la strada non ce ne sono. Draghi è preferito dal 27%, mentre la seconda che è la ministra della Giustizia Marta Cartabia viene indicata solo dal 13% dei cittadini, quindi la metà di quelli che vorrebbero Mario.

È da sottolineare che ai primi due posti ci sono esponenti che non provengono dal mondo politico. Terzo classificato invece Romano Prodi che già aspirava a diventare Capo dello Stato nelle precedenti elezioni, seguito da Berlusconi, poi gli ex presidenti del Senato Schifani e Grasso. Insomma il problema è comprendere se è più utile per l’Italia che ’l’Uomo Forte’ rimanga a Palazzo Chigi o si trasferisca al Quirinale.

* Direttore di Noto sondaggi