Martedì 23 Aprile 2024

Di Maio confermato capo del M5s. "Record di voti su Rousseau"

L'80% degli iscritti è con il vicepremier. "Ma non mi monto la testa"

Il vicepremier Luigi Di Maio durante una conferenza stampa (Ansa)

Il vicepremier Luigi Di Maio durante una conferenza stampa (Ansa)

Roma, 30 giugno 2019 - Di Maio confermato capo politico del Movimento 5 Stelle malgrado il flop dei grillini alle elezioni europee 2019. E' questo l'esito del voto su Rousseau, che si è chiuso alle 20 di oggi, con l'80% dei consensi per il vicepremier (44.849 sì e 11.278 no su 56.127 votanti).  "Oggi si è scritta una delle pagine più belle della storia di democrazia diretta del MoVimento  - si legge sul Blog delle Stelle - E non per il risultato ma per la partecipazione record a una votazione online per il Movimento che è anche il record mondiale per una votazione online in un singolo giorno per una forza politica". 

Di Maio - che ha avuto l'endorsement ufficiale di Beppe Grillo e di altri big pentastellati- ha incassato quattordicimila voti in più rispetto all'elezione che il 23 settembre 2017 gli assegnò la leadership.  Di Maio ringrazia ma "non mi monto la testa, questo è il momento dell'umiltà", scrive su Facebook, pronto a rimettere la prima marcia dopo lo stop elettorale. "Sono sicuro che insieme ripartiremo più forti di prima. Per il Movimento 5 Stelle e per il Governo italiano che sosteniamo". 

Il prossimo passo è una "una profonda organizzazione del Movimento 5 Stelle - annuncia -. Tra qualche settimana conoscerete la nuova struttura organizzativa che per me deve prevedere compiti ben precisi in capo a persone individuate dal Movimento, penso a deleghe sull'economia, i territori, le liste civiche, le imprese, il lavoro, l'ambiente, la sanità, la tanto discussa comunicazione, tutte questioni che sono sempre state in capo a me, vista l'assenza di una struttura interna". 

Già domani, promette il pentastellato, ci saranno novità sul rinnovo di alcuni ruoli e procedure interne: "Non perderò tempo". 

Al voto su Rousseau era voluto ricorrere lo stesso Di Maio dopo le bordate ricevute in seguito ai risultati delle elezioni. "Ho chiesto la fiducia agli iscritti perché anche io ho una dignità e negli ultimi due giorni mi sono sentito dire di tutto - scriveva ieri in una nota del Movimento - A me non me ne frega nulla della poltrona. Non sto attaccato al ruolo di capo politico, ci ho sempre messo la faccia e continuerò a mettercela. Molti pensano sia bello stare in prima linea, ma il punto è che quando vatutto bene e vinciamo il merito è di tutti, giustamente, il problema è che se si perde prendo schiaffi solo io".