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Roma, 23 giugno 2022 - Presidente Toti, cambia il gioco al centro con l’ingresso di Di Maio? "Sappiamo bene come la pensa Di Maio sulla guerra, ma prima di definirlo leader di un soggetto centrista aspetterei di capire qual è la sua posizione su tutto il resto", risponde il governatore ligure, leader di Italia al centro. È prematuro definirlo un interlocutore? "Mettiamola così: nel ruolo di ministro per me lo è stato e lo è. Gli ho fatto ’in bocca al lupo’ per la nuova avventura. Riconosco la sua trasformazione, ma ci vorrà un po’ di tempo per capire la sua collocazione visto che in 5 anni è passato dall’elogio dell’abolizione della povertà sul balcone di Palazzo Chigi a una real-politik quasi kissingeriana" Anche al netto di Ipf, il centro è sovraffollato. "L’area moderata è sovraffollata di personalità politiche, ma ha anche dimostrato in questa tornata amministrativa di avere un buon appeal elettorale, molti sindaci hanno vinto al centro. Detto questo, come si trasforma il modello Liguria, dove il centrodestra è passato dal 30% al 55% nel giro di 5 anni, in un modello nazionale è una domanda a cui nessuno ha una risposta. Io ho il mio percorso". Vale a dire? "Stabiliamo qual è l’agenda di un centro che vuole governare. Costruito il campo e le regole del gioco, vediamo quali sono i gruppi che si riconoscono in questo programma, quanto pesano e che classe dirigente hanno. Si può fare attraverso tanti metodi, a partire dalle primarie, Ma di sicuro non si può mettere insieme un centro politico che erediti la cosiddetta agenda Draghi e faccia propria la cultura di governo di questo ultimo scorcio di legislatura partendo da leader più o meno popolari". Lei non è tra quelli che ritiene obiettivo del centro mantenere Draghi a Palazzo ...
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