Parigi, 8 febbraio 2019 - Nuova gaffe per il vicepresidente del Consiglio e ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Nella lettera inviata a Le Monde e pubblicata sul sito del quotidiano francese, il vicepremier spiega perché ha deciso di incontrare i gilet gialli, nel tentativo di calmare le acque tra Roma e Parigi all'indomani del ritiro dell'ambasciatore francese a Roma. Tuttavia, Di Maio incappa in una gaffe "storica": "La Francia ha una tradizione democratica millenaria", scrive Di Maio nella lettera al noto quotidiano francese. Ma in verità la democrazia a Parigi è arrivata con la Rivoluzione francese che nel 1789 liberò il Paese da secoli di monarchia assoluta. 1789, quindi 230 anni fa, non mille. Ecco la lettera tradotta e pubblicata dallo stesso Di Maio su Facebook:
Scatenata la reazione sul web. Moltissimi i commenti al post del vicepremier e tutti - o quasi - rivolti a quella parola, "millenaria". "Vercingetorige, Carlo Martello, Filippo il Bello, Luigi XIV... tutti stimati Presidenti della millenaria Repubblica francese", ironizza Orazio. "La storia non è un'opinione. La tradizione democratica francese non è affatto millenaria", commenta severo Paolo. "La famosissima democrazia in età carolingia", sottolinea ironica Francesca. Tanti anche i post su Twitter sulla gaffe del vicepremier. Eccone alcuni:
Ma Di Maio (democrazia millenaria in Francia...) non può farsi scrivere i discorsi da qualcuno che ne sa?
— Lello Gurrado (@lellogurrado) 8 febbraio 2019
Secondo Luigi Di Maio la Francia ha una tradizione democratica millenaria. E come no: da quella volta che i Capetingi vinsero le elezioni con i Carolingi. #dilettantiallosbaraglio https://t.co/pRwsddIqDi
— paolo romano (@paoloromanox) 8 febbraio 2019
Dopo le profonde conoscenze linguistiche, scientifiche, geografiche, mediche ed economiche, Di Maio esibisce anche le notevoli conoscenze storiche: "La Francia ha una democrazia millenaria"
— Enzo Casamento (@enzocasamento) 8 febbraio 2019