Mercoledì 24 Aprile 2024

Di Maio e Di Battista, sfida alla Ue (prima di essere fermati alla dogana)

I due leader M5s arrivati a Strasburgo. "Cambieremo i trattati eurpei". Il vicepremier sui gilet gialli: "A breve avremo un incontro"

Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista (Facebook)

Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista (Facebook)

Roma, 14 gennaio 2018 - Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio lanciano la sfida all'Europa. Lo fanno dalla loro auto, durante il viaggio che li porta a Strasburgo. La diretta Facebook, di rito,  parte dalle elezioni europee del 26 maggio per poi spaziare su diversi temi attuali della politica italiana. "O a Bruxelles cambiano i trattati o se crolla l'Europa non è colpa del M5S. Bisogna modificare i trattati", dice Di Battista. "Il viaggio di questa mattina è anche un viaggio in cui vi racconteremo un pò di idee che abbiamo. Questa Ue così com'è non va", rincara Di Maio.

Imprevisto al confine con la Svizzera, con il van dove i due viaggiano che viene fermato alla dogana.  "Ci hanno fermato per i controlli", ridacchia Di Maio che chiede  di interrompere la diretta: "Ci vediamo dopo, facciamo il controllo!". Arrivati nella città dell'Alsazia nel pomeriggio, ecco la nuova diretta Facebook dove si vedono i due avvicinarsi alla sede del Parlamento europeo. "Ci sono due parlamenti, uno a Bruxelles e uno qui. E questa è la marchetta francese che dobbiamo cancellare il prima possibile", sottolinea Di Maio. "Sarebbe bene che queste battaglie siano supportate da tutto il Paese", aggiunge Di Battista.

LA CHIACCHIERATA - Tanti i nodi toccati durante la diretta dei due esponenti pentastellati. Quella sulla legge di bilancio "è stata una battaglia" e "abbiamo portato a casa quota 100, il reddito di cittadinanza e altre cose" ma "c'è una cosa importante che tutti i cittadini devono sapere: non abbiamo finito qui", afferma Di Maio. "Dobbiamo fare quota 41, che è il vero superamento totale della legge Fornero e per farlo abbiamo bisogno che quest'anno, con le elezioni europee, cambino alcune regole europee", aggiunge il vicepremier."E allo stesso modo dobbiamo aumentare la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza, abbassare ancora di più le tasse alle imprese". 

La notizia più importante, Di Maio, la fornisce sul reddito di cittadinanza. "Il sito internet per chiederlo sarà pronto nel mese di marzo", annuncia. "Da quel momento nel giro di qualche settimana vi diremo se la persona che ha fatto domanda può accedere al reddito oppure no. E se si, dopo pochi giorni avrete una telefonata del navigator. Non è stato facile ma ci siamo quasi".

"Mi fido di Luigi"

Di Battista si mostra allineato al collega. "Io mi fido assolutamente di Luigi, anche alla guida - dice -. Stiamo di nuovo insieme dopo qualche mese e sono molto contento e fiducioso che si possano fare delle belle cose in Italia e mandare un messaggio anche in Europa". E spiega: "Come ho detto ho deciso di non candidarmi ma certe battaglie si portano avanti".

AUTOSTRADE - Di Maio e Di Battista tornano anche sul caso Autostrade per ribadire: "Il taglio della concessione a Autostrade si può fare: il governo su questo tema è compatto". E il vicepremier aggiunge: "Si può fare. Questi sono poteri che quando lo Stato alza la tesa loro abbassano la loro". 

GILET GIALLI - Fuori dal Parlamento europeo, subito dopo il loro arrivo a Strasburgo, Di Maio e Di Battista vengono incalzati dai cronisti.  Alla domanda se i due hanno incontrato i rappresentanti dei gilet gialli, il vicepremier risponde che "a breve avremo contatti e incontro". 'Alla parte dei gilet gialli che intende fare un partito politico che consiglio date?', chiede una giornalista. "Decidano loro, in bocca al lupo - prosegue Di Maio - se iniziano non tornano più indietro, ma tanto sono già a buon punto della loro battaglia".

CANNABIS - Di Maio non si tira indietro neanche sulla cannabis, su cui la Lega e Salvini si sono espressi molto chiaramente: no alla proposta di legalizzazione. "Io l'avevo sottoscritta nella precedente legislatura - dice invece Di Maio -, è chiaro che siamo in un governo in cui abbiamo scritto un contratto di governo, non tutto c'è nel contratto, ma io quella proposta l'ho sostenuta nella precedente legislatura è una buona proposta". E aggiunge: "Adesso portiamo a casa gli obiettivi del contratto, nulla vieta che il contratto in futuro possa essere aggiornato, adesso siamo concentrati sugli obiettivi".