M5S, scontro Di Battista-Grillo sul congresso. L'ex deputato: "Conte leader? Si iscriva"

Il comico contro l'idea dell'assemblea costituente: "Senso del tempo come nel film 'Il giorno della marmotta'". Il sondaggio: con Conte i 5 stelle al 30%

Alessandro Di Battista

Alessandro Di Battista

Roma, 14 giugno 2020 - Volano gli stracci in casa 5 stelle. Scambio al veleno sui social tra Alessandro Di Battista e Beppe Grillo. Il primo, ospite dell'Annunziata a 'Mezz'ora in più',  aveva dichiarato: "Il M5S deve organizzare un congresso, un'assemblea costituente. Chiedo formalmente il prima possibile un'assemblea in cui tutte le anime possano costruire una loro agenda e vedremo chi vincerà". A stretto giro è arrivato l'affondo di Grillo: "Assemblea M5S? Pensavo di averle viste tutte, ma ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film Il giorno della marmotta". 

Nella polemica s'innesta il tema dell'opportunità che il premier diventi leader del Movimento, emerso da un sondaggio Ipsos, secondo il quale il consenso dei 5 stelle schizzerebbe dal 20 al 30% se il leader fosse Giuseppe Conte.

Conte leader? Si iscriva ai 5 stelle

Di Battista ne parla nella trasmissione di Rai 3: ''Questa Repubblica è diventata una sondaggiocrazia - lamenta - Io i sondaggi non li commento. Se il presidente del Consiglio volesse diventare il capo politico del Movimento e portare una linea, si deve iscrivere a M5S e al prossimo Congresso, chiamiamolo anche così perché gli Stati Generali li stanno facendo tutti".  Ma perché fare il congresso? "Perché il Movimento tante cose buone le ha fatte - spiega Dibba - Siamo nati nel 2013 con Beppe che diceva 'fuori i ladri, tutti a casa'. Questi risultati li abbiamo portati a casa. Un ricambio generazionale, diciamo fisico, di una serie di parlamentari, c'è stato. Oggi abbiamo bisogno di sapere che cosa vogliamo fare. Chiedo formalmente il prima possibile un Congresso o un'Assemblea costituente in cui tutte le anime del Movimento, a cominciare da iscritti e attivisti che stanno sul territorio, dicano la loro per costruire un'agenda politica e vediamo chi vincerà".

Lo scontro social Grillo-Di Battista

Il tweet di Beppe Grillo (Ansa)
Il tweet di Beppe Grillo (Ansa)

Alla sfida del congresso risponde sprezzante il 'padre' dei 5 stelle "Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto... ma ecco l'assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film 'Il giorno della marmotta'". Controreplica piccata di Di Battista: "Oggi pomeriggio sono tornato in tv. Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può legittimamente non essere d'accordo. Lo si dica chiaramente spiegando il perché. Buona domenica a tutti", scrive su Instagram.

Le reazioni dei 5 stelle sui social

Anche se oggi Di Battista ha assicurato che non è sua intenzione far cadere il governo, tra i suoi viene pur sempre percepito come una minaccia alla stabilità dell'esecutivo giallorosso e della legislatura. Le chat pullulano di messaggi contro 'Dibba' ("va in tv a parlare di Stati generali a che titolo?", il tenore di molti commenti) mentre sui social l'intervento di Grillo contro Di Battista incassa l'apprezzamento pubblico di deputati come Maria Pallini, Niccolò Invidia, Guia Termini. Sergio Battelli, presidente della Commissione Politiche Ue della Camera, twitta soddisfatto: "Beppe is back".  

Non mancano però i sostenitori della linea Di Battista, come l'ex ministra per il Sud Barbara Lezzi, secondo la quale l'appuntamento congressuale non è più rinviabile: "Assemblea costituente, Congresso, Stati Generali come si vuole chiamare non ha importanza per me, quello che conta è che ci sia uno spazio in cui gli iscritti al M5S (eletti e non) diano una guida autorevole e condivisa". Sulla stessa lunghezza d'onda anche la deputata Dalila Nesci: "Concordo nell'avviare al più presto un congresso davvero democratico all'interno del M5S".

E la battutaccia di Grillo non convince la sua quasi omonima, Giulia Grillo, ex ministra della Salute: "Condivido l'idea di Alessandro Di Battista, tanto che lo chiedevo quasi un anno fa: fondamentale per riorganizzare la vita democratica del MoVimento 5 Stelle, a partire dalla nostra attività nei territori, vicino alla gente", scrive su Twitter .

Crimi: unità parola d'ordine

A cercar dimettere pace tra le diverse anime pentastellati è Vito Crimi, il capo politico: "In questa fase il Movimento 5 Stelle deve restare concentrato su una missione: affrontare la crisi epocale che stiamo attraversando. La sfida che abbiamo di fronte è rispondere efficacemente alle richieste che giungono dal Paese, dai cittadini. Fare, agire: tutto questo necessita di compattezza e di unità di intenti - dichiara - Dal punto di vista politico la prossima sfida che ci attende saranno il referendum sul taglio dei parlamentari e le elezioni regionali e comunali. Anche in questo caso, unità deve essere la parola d'ordine".

Il sondaggio Ipsos

Tornando al Conte capo dei pentastellati, il consenso potenziale del M5s potrebbe salire dal 20% al 30% se alla guida ci fosse Conte. Emerge da un sondaggio dell'Ipsos per il Corsera. Secondo l'analisi, l'emergenza sanitaria ha aumentato il consenso per il premier: il suo indice di gradimento è passato dal 48 di febbraio al 66 di aprile, per poi assestarsi al 61. Conte ha finora negato di cercare un futuro politico, ma se cambiasse idea "un eventuale partito di Conte  oggi è accreditato del 14,1%, si collocherebbe al quarto posto dopo la Lega (23,2%), FdI (16,6%), Pd (15,8%), precedendo il M5s (12,7%)".  Per l'ipotesi di una possibile nuova leadership del M5s, Conte prevale tra i pentastellati con il 42% delle preferenze, precedendo Di Maio (27%), Di Battista (19%) e Crimi (2%). Qualora poi il premier fosse a capo del M5s, secondo il sondaggio di Ipsos il MoVimento farebbe segnare una crescita del 7,2% rispetto allo scenario attuale, passando dal 17,1% al 24,3%, scavalcando la Lega al primo posto per consensi tra le forze politiche italiane, con un potenziale di voti che salirebbe dal 20% al 30%.