Giovedì 25 Aprile 2024

Delrio contro Renzi nel fuorionda. "Scissione? Neanche una telefonata"

Il ministro: "Sarà come la rottura della diga in California: c'è una crepa, e poi l'acqua non la governi più". Ma ufficialmente dice: "La minoranza non ha più alibi"

Roma, 17 feb. - Nel caos del Pd in odor di scissione, con Matteo Renzi che torna a sventolare l'ipotesi del voto a giugno in caso di separazione da parte dei ribelli dem e l'ex segretario Pier Luigi Bersani che gli lancia un drammatico appello di pace, a far parlare è il fuori-onda del ministro Graziano Delrio, apparso sui alcuni siti di quotidiani nazionali. Delrio ammette di aver 'litigato di brutto' con il segretario del partito e si sfoga: "Nemmeno una telefonata per evitare la scissione...". Ufficialmente però, le sue parole sono altre.

IL FUORIONDA - Non lo nomina per cognome, ma il ministro Delrio attacca "Matteo" che "non ha fatto nemmeno una telefonata per evitare la rottura" nel Partito democratico. Nel  fuorionda il ministro delle Infrastrutture parla nella sede nazionale del Pd dove si tiene un forum sul trasporto pubblico della capitale. Al banco dei relatori Delrio siede accanto al presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta. I due parlano dello scontro interno al Nazareno: "Barano o fanno sul serio?", chiede Meta riferendosi, probabilmente alle mosse della minoranza che minaccia la scissione. "No, fanno sul serio - risponde Delrio - una parte ha già deciso. Poi ci sono dentro i renziani", "diminuiscano i posti da distribuire" ma "non capiscono un cazzo" perché la spaccataura "sarà come la rottura della diga in California, hai presente? C'è una crepa, e poi l'acqua non la governi più".

A quel punto Meta domanda: "ma lui si adopera per contrastà 'sta roba, Matteo?". Delrio risponde: "guarda io, sia detto tra me e te, si è litigato di brutto perché non è che puoi trattare questa cosa con un passaggio normale. Cioè, tu devi far capire - aggiunge Delrio - che piangi se si divide il Pd. Non che te ne frega, chissene frega. Non ha fatto neanche una telefonata, su. Come cazzo fai in una situazione del genere a non fare neanche una telefonata?". La conversazione tra i due si interrompe all'arrivo del presidente del partito, Matteo Orfini.

LE PAROLE UFFICIALI - Ai giornalisti, sempre stamattina, Delrio rilascia una dichiarazione di tutt'altro tono, e in linea con le sue precedenti dichiarazioni, sempre molto vicine all'ex premier. Non è chiaro se sapesse già del fuorionda uscito sui giornali in cui se la prende con il leader Pd. Ma ecco le sue parole ai cronisti, nelle quali attacca la minoranza: "L'appello di Renzi è molto importante: ha tolto ogni alibi a coloro che pensano che la scissione si possa fare su una settimana in più o in meno per il congresso. Se qualcuno ha deciso nessuno lo farà desistere, ma tutti sono indispensabili nel partito e adesso non ci sono più alibi. È il momento della responsabilità da parte di altri, la maggioranza ha fatto tutto il possibile", dice Delrio commentando, al suo ingresso a Palazzo Chigi, l'appello di Matteo Renzi per evitare la scissione del Pd.

 

Diversa anche la versione delle telefonate: nel fuorionda Delrio dice che Renzi non si è speso, ai cronisti spiega che "ha fatto più di una telefonata" e per evitare la scissione "ha concretamente dato segnali di amplissima disponibilità". Il ministro sottolinea che la minoranza non ha "più alibi. Il tempo è ora".