Mercoledì 24 Aprile 2024

Decretone, ok definitivo in Senato. Reddito e quota 100 sono legge

Con 150 sì, 107 no e 7 astenuti, palazzo Madama ha ha dato il via libera alla norma che contiene le due misure 'bandiera' di Lega e 5 stelle. E domani tocca alla Legittima difesa

Il premier Conte festeggia in Aula l'ok definitivo al Decretone (Ansa)

Il premier Conte festeggia in Aula l'ok definitivo al Decretone (Ansa)

Roma, 27 marzo 2019 - C'è il via libera al Decretone: quota 100 e reddito di cittadinanza sono legge. Con 150 sì, 107 no e 7 astenuti, l'Aula del Senato ha approvato in via definitiva la norma che contiene le due misure 'bandiera' di Lega e 5 stelle.

Il testo è passato senza modifiche rispetto a quello già licenziato dalla Camera. Il decretone - approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 17 gennaio - è stato modificato nel corso dell'iter parlamentare.  Tra le principali novità, che diventano ora legge dello Stato, c'è il beneficio extra fino a 50 euro per il reddito di cittadinanza alle famiglie numerose e con disabili, il superamento del limite dei 45 anni per il riscatto agevolato della laurea, più controlli sui furbetti e paletti per i finti genitori single.

Arrivano, inoltre, norme sulla tutela della privacy, una stretta sugli extracomunitari, il prolungamento della pace contributiva e l'innalzamento a 45mila euro della soglia per l'anticipo del Tfs degli statali. E ancora, il restyling parlamentare ha introdotto l'offerta minima di lavoro da 858 euro per chi richiede il reddito di cittadinanza, la pensione di cittadinanza in contanti, la stretta sui finti divorzi e per i genitori single, le assunzioni dei navigator e la nuova figura del vicepresidente dell'Inps.

FESTA A 5 STELLE - Subito dopo l'ok dell'Aula i senatori M5s si sono ritrovati con il premier Giuseppe Conte nella sala del Governo di palazzo Madama: un lungo applauso ha accolto il presidente del Consiglio. Nella sala c'era anche il ministro dei rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. Qualche minuto di festeggiamenti e applausi poi tutti in buvette del Senato.

LEGITTIMA DIFESA - E domani diventerà legge la riforma della legittima difesa, fortemente voluta dalla Lega. In Senato, al momento del voto, ci sarà anche il ministro dell'Interno matteo Salvini.  Il testo, modificato dalla Camera per un problema di coperture finanziarie, è arrivato alla terza e ultima lettura 'blindato': nessun emendamento della maggioranza, nonostante i malumori interni al Movimento 5 stelle.