Mercoledì 24 Aprile 2024

Decreto rave, sì del Senato. Ora passa alla Camera

Palazzo Madama ha approvato con 92 sì e 75 no. Nel testo anche norme sul reintegro dei medici no vax, Ronzulli vota contro

Polizia schierata nell'aera esterna al rave party di Modena di fine ottobre (Ansa)

Polizia schierata nell'aera esterna al rave party di Modena di fine ottobre (Ansa)

Roma, 13 dicembre 2022 - Primo via libera al cosidetto decreto rave. Il Senato L'Aula del Senato ha approvato il testo con 92 sì, 75 no e un astenuto. Il provvedimento ora passa alla Camera. Ieri 18 organizzazioni della società civile si sono appellate al Parlamento affinché non converta in legge "le norme anti rave che criminalizzano e stigmatizzano i giovani e le loro espressioni culturali".

Il testo introduce l'articolo 633-bis nel Codice penale che prevede la reclusione da tre a sei anni e una multa da euro 1.000 a euro 10.000 per "chiunque organizza o promuove l'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento", quando dall'invasione "deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l'incolumità pubblica a causa della inosservanza delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero in materia di sicurezza o di igiene degli spettacoli e delle manifestazioni pubbliche di intrattenimento, anche in ragione del numero dei partecipanti ovvero dello Stato dei luoghi". 

Inoltre viene confermata inoltre la confisca delle "cose che servirono o furono destinate a commettere il reato" e di "quelle utilizzate per realizzare le finalità dell'occupazione o di quelle che ne sono il prodotto o il profitto". La confisca è un 'punto chiave' tra le misure del ministero dell'Interno per contrastare il fenomeno dei rave illegali.

Il testo del decreto contiene anche norme che riformano l'ergastolo ostativo e gli obblighi vaccinali. In particolare all'articolo 7 prevede la possibilità di far tornare sul posto di lavorare il personale sanitario sospeso per non essersi vaccinato contro il Covid-19. Tra coloro che si sono espressi in maniera contraria al decreto c'è Licia Ronzulli. La capogruppo di Forza Italia al Senato ha spiegato che la sua scelta è "a titolo personale" poiché l'obbligo è sempre stata "una sua battaglia".