Giovedì 18 Aprile 2024

Decreto Rave diventa legge: pene fino a 6 anni e 10 mila euro

Il dl è passato in extremis, grazie alla "ghighiottina", con 186 i voti a favore, 116 i contrari e un astenuto. Articoli anche su decadenza dell'obbligo di vaccinazione per sanitari no vax ed ergastolo ostativo

Roma, 30 dicembre 2022 - In extremis il decreto Rave è stato convertito in legge: 186 i voti a favore, 116 i contrari e un astenuto (il deputato Dieter Steger delle Minoranze linguistiche). Alla legge in realtà se mancano ancora gli ultimi passaggi formali: la firma del Capo dello Stato e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. 

L'ok grazie alla "ghigliottina", lo strumento che consente di tagliare i tempi di discussione di un testo all'esame del parlamento. Le opposizioni (PD, M5S e Sinistra-Verdi senza il Terzo polo)  hanno messo in campo tutti gli strumenti per fare ostruzionismo per arrivare alla mezzanotte senza il voto finale per evitare che il provvedimento, voluto dal governo guidato da Giorgia Meloni, diventasse legge. Le discussioni più accese si sono avute per il cosiddetto 'reato rave'. 

Il decreto rave diventa legge (Ansa)
Il decreto rave diventa legge (Ansa)

Il rave diventa reato

L'articolo 5 introduce nel codice penale, all'articolo 633-bis, il nuovo delitto di "Invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l'incolumità pubblica", che prevede la pena della reclusione da tre a sei anni e un la multa da euro 1.000 a euro 10.000 per chiunque organizzi o promuova l'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento. 

Covid e medici no vax

Nel decreto si stabilisce che le norme transitorie sull'obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 per i lavoratori che operano nei settori sanitario, sociosanitario e socioassistenziale non trovano più applicazione dal 2 novembre 2022 e si stabilisce la sospensione fino al 30 giugno 2023 delle sanzioni amministrative pecuniarie, pari a cento euro, previste per l'inadempimento dell'obbligo di vaccinazione. Inoltre, si annulla l'obbligo di effettuare un test rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e per uscire dall'isolamento dopo aver contratto il Covid-19. Quindi allo scadere di 5 giorni sarà possibile tornare a svolgere le normali attività. Ridotta anche la durata del regime di auto-sorveglianza per chi è entrato in contatto con persone positive. Il termine dei 10 giorni è stato diminuito a 5, sempre con l'obbligo di indossate la mascherina Ffp2 in caso di assembramenti. Non sarà più obbligatorio sottoporsi a tampone una volta finito il periodo di auto-sorveglianza.

Ergastolo ostativo

Nei primi articoli del decreto, modificato durante l'esame al Senato, si interviene sul tema dell'accesso ai benefici penitenziari e alla liberazione condizionale da parte di detenuti condannati per specifici reati, particolarmente gravi, e ritenuti tali da precludere l'accesso ai benefici stessi in assenza di collaborazione con la giustizia (c.d. reati ostativi). Tra le novità è previsto l'innalzamento della durata del periodo di pena da espiare (almeno trenta anni di pena, quando vi è stata condanna all'ergastolo, mentre prima erano 26) per l'accesso alla liberazione condizionale del detenuto per reati ostativi non collaborante, e l'allungamento della durata della libertà vigilata, che passa da 5 a 10 anni in caso di condanna all'ergastolo. Stretta sul regime di accesso ai benefici penitenziari e alla liberazione condizionale. Inoltre i benefici penitenziari saranno ammessi per i condannati per reati contro la Pubblica amministrazione, dalla concussione alla corruzione al peculato, anche se non hanno collaborato con la giustizia. 

Controversie sportive

Fino al 31 dicembre 2025 le controversie aventi ad oggetto i provvedimenti relativi alla ammissione ai campionati professionistici e dilettantistici adottati dalle federazioni sportive nazionali, riconosciute dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) e dal Comitato Italiano Paralimpico (Cip) possono essere trattate attraverso la disciplina speciale dettata durante il periodo dell'emergenza epidemiologica.