Mercoledì 17 Aprile 2024

Decreto Dignità, Fico con Di Maio: "Gli credo". Sale l'onda complottista

Il vicepremier: "8mila posti in meno? Questione ancora da chiarire". E promette incentivi. Conte: "Stime Inps poco plausibili". Boccia di Confindustria: "Stima eccessiva" Ora Boeri ha i giorni contati - di R. MARMO

Roberto FIco e Luigi Di Maio (Ansa)

Roberto FIco e Luigi Di Maio (Ansa)

Roma, 16 luglio 2018 - Decreto Dignità, dopo le feroci polemiche di Salvini con il presidente Inps Tito Boeri, il comunicato congiunto di Tria e Di Maio in replica ai dati del Mef e tutta la questione della 'manina' che ha aggiunto quel numero degli 8mila posti in meno, è chiaro che i 5 stelle abbiano fretta di portare a casa il famoso decreto contro il precariato. Tra i pentastellati sale infatti l'onda complottista: oggi anche il presidente della Camera Roberto Fico, il volto barricadero del M5S, s'iscrive al partito: "Se Luigi (Di Maio ndr) ha detto così, io gli credo", risponde.

E così la battaglia si sposta in Parlamento. L'iter alla Camera sarà veloce, assicura la presidente della Commissione Finanze, Carla Ruocco, che ipotizza anche di lavorare nel fine settimana.  Quanto al premier Giuseppe Conte, per il momento sta alla finestra. Domani Tito Boeri dovrebbe riferire in Parlamento e palazzo Chigi ascolterà quanto ha da dire prima di decidere una eventuale convocazione per un chiarimento. Intanto anche Conte difende il vicepremier Di Maio e definisce molto poco plausibili le stime dell'Inps su un aumento della platea di disoccupati a causa del decreto guarda caso nato proprio per "combattere il precariato e l'abuso di contratti a tempo detereminato".

A puntare l'indice contro la Ragioneria ci pensa invece il relatore per la commissione Lavoro della Camera, il 5 Stelle Davide Tripiedi: nessun lavoro analogo, fa notare, venne fatto neppure in occasione della relazione tecnica di accompagnamento al decreto-legge di abolizione dei voucher.

CONFINDUSTRIA - La stima di un calo di 8 mila posti di lavoro in meno con il dl dignità sembra "eccessiva" anche per il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. "Non entriamo merito della previsione che sembra anche a me eccessiva", ha detto stasera a Bersaglio Mobile su La7, ribadendo che sul decreto "condividiamo il fine non gli strumenti". Interpellato nuovamente sul numero degli 8 mila, Boccia ha detto: "Il nostro centro studi non ha fatto valutazioni, ma non toccherà tanto l'occupazione ma soprattutto il turn over".

DI MAIO - Sempre a >Bersaglio Mobile il vicepremier pentastellato insiste sul complotto: "Quando ho sentito per l'ultima volta Boeri? Prima della famosa questione degli 8mila posti di lavori che si perdono...Io considero il numero della relazione una questione da chiarire ancora, dire che senza fondamento scientifico che un decreto faccia perdere posti di lavoro nel 2025, significa mettere un numero in maniera asettica che noi non condividiamo". 

E aggiunge: "Ci saranno incentivi? In sede di conversione del decreto inseriremo incentivi per stabilizzare i contratti a tempo indeterminato".

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