Giovedì 18 Aprile 2024

Decreto Agosto, le novità punto per punto. Addio bonus ristoranti, ecco il cashback

Il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri 'salvo intese' stanzia 25 miliardi di euro. Ecco le misure punto per punto

Ristoratori al lavoro con i dispositivi di protezione individuale

Ristoratori al lavoro con i dispositivi di protezione individuale

Bologna, 8 agosto 2020 - Sparisce lo sconto del 20% per chi va al ristorante, al suo posto arriva l'anticipo del cashback (il meccanismo dei rimborsi per chi paga con carta) all'1 dicembre. Scadenza dei licenziamenti prorogata, ma con tempistiche differenziate a seconda dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Quattro mesi di esonero dal versamento dei contributi previdenziali, fino al 31 dicembre, per chi non chiede l'estensione della cassa integrazione. Sono alcune delle misure del decreto Agosto, approvato dal Consiglio dei ministri 'salvo intese' e annunciato nella serata di venerdì 7 dal premier Giuseppe Conte. Complessivamente, con questa misura, il governo ha stanziato altri 25 miliardi, che portano a 100 miliardi il conteggio delle risorse complessive messe in campo per rispondere all'emergenza Coronavirus e al suo devastante impatto sull'economia: come a dire il 6% del Pil. Ecco le misure nel dettaglio.

Cosa manca: lo sconto al ristorante 'sostituito' dal cashback

Il bonus ristoranti era una misura pensata per rimborsare il 20% del conto a tavola a chi avrebbe pagato con sistemi elettronici (carte di credito e simili). Quella misura è saltata. Al suo posto ritorna il cashback, che era già stato varato con la legge di Bilancio 2020 e poi accantonato, almeno per il 2020 e 2021, dalla crisi sanitaria ed economica. Il cashback sarà attivato dall'1 dicembre 2020, per 'agganciare' le vacanze di Natale: sono stati stanziati 1,75 miliardi di euro, che si vanno ad aggiungere ai 3 miliardi previsti per il 2022. Si tratta di un sistema a punti che ha l'obiettivo di incentivare l'utilizzo dei pagamenti cashless (quindi senza contante): in pratica, una parte dei pagamenti effettuati con carta di credito o bancomat verranno restituiti. Sarà, spiega il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, “un meccanismo a punti, non di sconti, che consente di cumulare il vantaggio di un certo numero di transazioni per avere indietro risorse che posono variare a seconda del numero di transazioni, potranno beneficiarne tutti i consumatori italiani e consentirà di avere questi rimborsi in tranche semestrali prima delle vacanze e poi dell'anno successivo”. Il meccanismo, che andrà definito nel dettaglio, permetterà di usufruire di bonus “fino a duemila euro”, ha affermato il premier Conte. Il cashback si applica a più attività, non solo ai ristoranti.

 

Lavoro

Aree svantaggiate Per le aziende situate nelle aree svantaggiate, il decreto introduce uno sgravio del 30% sui contributi pensionistici. La misura è finanziata per gli ultimi tre mesi di quest'anno, ma la misura dovrebbe essere estesa sul lungo periodo in futuro.

Cassa Covid I trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga previsti per l'emergenza sono prolungati per un massimo di diciotto settimane. L'esecutivo però ha messo a punto un meccanismo per le aziende che non richiederanno l'estensione dei trattamenti di cassa integrazione: a queste verrà riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di quattro mesi, entro il 31 dicembre 2020. In pratica, un'azienda potrà decidere se chiedere 18 settimane in più di ammortizzatori o se, per un tempo equivalente, chiedere l'esonero contributivo.

Assunzioni Per chi assume lavoratori subordinati a tempo indeterminato entro fine anno, in presenza di un aumento dell'occupazione netta, è prevista l'esclusione dal versamento dei contributi previdenziali fino a un massimo di sei mesi dall'assunzione.

Licenziamenti 'spalmati' Resta vietato l'avvio di procedure di licenziamento individuali, così come restano sospese quelle avviate dopo il 23 febbraio. Allo stesso modo sono sospese le procedure di licenziamento collettivo. Questo vale per i datori di lavoro che non hanno fruito integralmente della cassa integrazione o dell'esonero dai contributi previdenziali. Questo ovviamente non vale nel caso che i licenziamenti siano motivati dalla cessazione definitiva dell'attività. Insomma, a seconda dei casi, il blocco dovrebbe scadere tra il 17 novembre e il 31 dicembre.

Contratti a termine C'è una piccola deroga al decreto dignità: è possibile rinnovare o prorogare, per una sola volta e per un massimo di 12 mesi (fermo restando il limite complessivo di 24 mesi) i contratti a termine anche in mancanza di causale.

Reddito di emergenza, Naspi e nuove indennità Per il reddito di emergenza per le famiglie più bisognose sono previsti altri 400 euro. Vengono prorogate per altri due mesi la Naspi, così come l'indennità di disoccupazione mensile per i cococo, nei casi in cui il periodo di fruizione terminava tra l'1 maggio e il 30 giugno. Introdotte nuove indennità per alcune categorie di lavoratori di settori colpiti dalla crisi: stanziati mille euro per categorie come gli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo. Prevista un'indennità di 600 euro per i lavoratori marittimi e gli stagionali sportivi. Aumentata di 500 milioni per il biennio 2020-21 la dotazione del Fondo nuove competenze (introdotto dal decreto rilancio) finalizzato alla formazione e a favorire percorsi di ricollocazione.

 

Imprese

Ristorazione Detto dello stralcio del bonus ristoranti e del cashback, è previsto uno specifico stanziamento per gli esercizi di ristorazione che, da marzo a giugno 2020, abbiano perso almeno il 25% del fatturato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso: questi esercizi potranno ottenere un contributo a fondo perduto, del valore minimo di 2.500 euro, per l'acquisto di prodotti di filiere agricole, alimentari e vitivinicole da materia prima italiana.

Centri storici Un 'tesoretto' di 400 milioni di euro in contributi a fondo perduto è previsto invece per gli esercenti dei centri storici che, a giugno 2020, abbiano visto il fatturato calare del 50% rispetto a giugno 2019. Il contributo minimo è di mille euro per le persone fisiche e di duemila per i soggetti diversi.

Strumenti di supporto Con il decreto vengono rifinanziati alcuni strumenti di supporto alle imprese. Per la 'nuova Sabatini' (un'agevolazione alle pmi che vogliono acquistare nuovi beni strumentali) vanno 64 milioni, per i contratti di sviluppo mezzo miliardo, per il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività di impresa 200 milioni, per il vouche per l'innovazione 50 milioni, per il fondo Ipcei per il sostegno alle imprese che partecipano alla realizzazione di importanti progetti di interesse europeo 950 milioni.

Accesso al credito Per il triennio 2023-2025 viene rifinanziato per 7,8 miliardi il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, finalizzato a favorire l'accesso al credito attraverso la concessione di una garanzia pubblica. Prorogata, sempre per le pmi, la moratoria su prestiti mutui: il termine passa dal 30 settembre 2020 al 31 gennaio 2021 (31 marzo 2021 per le aziende del turismo).

Automotive Gli incentivi statali per chi acquista e immatricola in Italia autovetture a basse emissioni di CO2 sono aumentati di mezzo miliardo di euro.

Società in mano pubblica Vengono stanziati 1,5 miliardi per il rafforzamento patrimoniale, il rilancio e lo sviluppo delle società controllate dallo Stato.

Turismo e cultura Per questi comparti è previsto il credito d'imposta del 60% del canone di locazione. Inoltre è previsto l'esonero dal pagamento della seconda rata dell'Imu 2020 per alcuni immobili e strutture turistico-ricettive, per gli immobili per fiere espositive e manifestazioni sportive e per quelli destinati a discoteche e sale da ballo, oltre che per cinema e teatri. Cinema e teatri inoltre vengono esonerati dal pagamento dell'Imu 2021 e 2022. Tornando al turismo, vengono stanziati 180 milioni di euro per il 2020 e altrettanti per il 2021 per il credito d'imposta per la riqualificazione e i miglioramenti effettuati dalle imprese del settore turistico e termale, compresi agriturismi e campeggi. Il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali viene incrementato fino a 231 milioni, il Fondo emergenze cinema, spettacolo e audiovisivo sale a 335 milioni. Ai musei statali vengono destinati 90 milioni, altri 60 vengono stanziati per incentivare investimenti pubblicitari in favore di leghe e società sportive professionistiche e di società e associazioni sportive dilettantistiche. Altri 200 milioni di euro vanno a potenziare le risorse a sostegno di diverse attività di trasporto.

Fisco

Nuove scadenze Vengono riprogrammate le scadenze relative ai versamenti tributari e contributivi sospesi nella fase di emergenza: l'obiettivo è ridurre l'onere nel 2020. Nello specifico, i versamenti sospesi a marzo, aprile e maggio sono ulteriormente rateizzati: il 50% del totale potrà essere versato in un'unica soluzione entro il 16 settembre o mediante rateizzazione con il pagamento della prima rata entro il 16 settembre. Il restante 50% può essere corrisposto con una rateizzazione fino a 24 rate mensili. Non sono previste sanzioni né interessi. I versamenti per i contribuenti Isa (Indici sintetici di affidabilità) e forfettari che abbiano subito un calo di almeno il 33% nel primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019 sono rinviati: il termine di versamento della seconda o unica rata dell'acconto Irap è prorogato al 30 aprile 2021. La data finale della sospensione dei termini dei versamenti da cartelle di pagamento e dagli avvisi esecutivi sulle entrate tributarie viene spostata dal 31 agosto al 15 ottobre 2020. Per le attività di ristorazione danneggiate dall'emergenza viene prorogato, al 31 dicembre 2020, anche l'esonero del pagamento della Tosap e del Cosap.

Enti territoriali

I 'tesoretti' istituiti dal decreto rilancio per far fronte ai minori introiti fiscali degli enti locali sono stati incrementati.

Il fondo per l'esercizio delle funzioni degli enti locali è stato incrementato di 1,67 miliardi per il 2020, arrivando a toccare quota 5,17 miliardi: oltre l'80%, 4,22 miliardi, va ai Comuni.

Il fondo per l'esercizio delle funzioni delle Regioni e delle Province autonome sale a 4,3 miliardi, dopo un incremento di 2,8 miliardi per il 2020. Alle Autonomie speciali vanno 2,6 miliardi, alle Regioni a statuto ordinario ne vanno 1,7.

Ulteriori risorse vengono destinate ad altri aspetti: il ristoro delle minori entrate dell'imposta di soggiorno, della Tosap/Cosap e dell'Imu; il sostegno del trasporto pubblico locale, il sostegno degli enti locali in deficit strutturale e il contenzioso regionale; la sospensione del pagamento delle quote capitale 2020 dei mutui Mef delle Autonomie speciali.

Inoltre, vengono rafforzate le misure per gli investimenti. Nel 2021 verranno raddoppiati, per i Comuni, i contributi assegnati per piccole opere, e vengono rafforzate le misure per contributi per messa in sicurezza edifici e territorio. Per gli enti locali è previsto l'incremento delle risorse destinate al finanziamento della progettazione definitiva ed esecutiva. Per Province e Città metropolitane vengono previste risorse per la messa in sicurezza delle scuole.