Giovedì 18 Aprile 2024

Aggravante mafiosa, si procederà d’ufficio. Cosa prevede il ddl del governo

Torna l'arresto in flagranza per il reato furto

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio (Imagoeconomica)

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio (Imagoeconomica)

Roma, 19 gennaio 2023 - Carlo Nordio mette un nuovo tassello alla "sua" riforma della giustizia. Ieri sera il governo ha approvato il ddl da lui proposto che rende perseguibili d’ufficio tutti i reati, nei casi in cui sia contestata l’aggravante del metodo mafioso o della finalità di terrorismo o di eversione. E poi reintroduce la possibilità dell’arresto in flagranza per i responsabili di una serie di reati (tra cui il furto). La riforma Cartabia aveva reso necessaria la querela della parte offesa. Un gol a porta vuota per Guardasigilli che a Montecitorio, in mattinata, aveva raccolto gli applausi di maggioranza e Terzo Polo, e le critiche del resto dell’opposizione con il leader M5s, Giuseppe Conte, che l’aveva accusato di depotenziare gli strumenti contro mafia e corruzione.

A surriscaldare gli animi, le intercettazioni. Il ministro ha chiarito che non saranno toccate dalla riforma le intercettazioni di mafia e terrorismo, ma anche quelle dei reati satelliti.

Però ha ribadito che vanno corretti "abusi ed errori", ha attaccato i pm antimafia invitando il Parlamento a non "farsi dettare la linea", e ha ricordato gli "errori giudiziari" di cui sono stati vittima i generali Mori e Ganzer. Quindi, ha replicato alle critiche dell’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, ora deputato con M5s: "Se la mafia si annida ovunque nello Stato, dov’era finora l’Antimafia?". Rivendica la scelta con un tweet la premier Giorgia Meloni: "In una settimana aperta dallo storico arresto del più pericoloso mafioso latitante – ha scritto – il Governo propone, con procedura di urgenza, di innalzare il livello di contrasto alla criminalità. Tutti i reati aggravati da finalità mafiose sono procedibili d’ufficio. Inoltre, per reati che permettono l’arresto in flagranza, vi sono 48 ore di tempo per la querela senza che l’arrestato torni in libertà".