Crisi, Fattori (M5s): bene l'asse col Pd, abbiamo governato col diavolo

La dissidente grillina lancia un Conte-bis: "E' molto apprezzato dai gruppi parlamentari. Renzi? Non è lui il segretario dem"

Elena Fattori del M5s (Lapresse)

Elena Fattori del M5s (Lapresse)

Roma, 13 agosto 2019 - «Abbiamo  governato un anno e mezzo col diavolo, non possiamo certo fare gli schizzinosi col Pd». Elena Fattori, senatrice M5s, è considerata una dissidente. Ha votato contro quasi tutti i provvedimenti voluti dalla Lega, decreto Sicurezza in primis, e più volte si è scagliata contro lo ‘strapotere’ di Luigi Di Maio. 

Meglio un esecutivo coi dem che il ritorno al voto? «Andare alle urne a ottobre è una follia. Avevamo due forni dopo le Politiche: che problema c’è ora ad aprirne un altro? Il gruppo parlamentare del M5s è d’accordo: non seguiremo gli ordini di Salvini».

Non l’ha spiazzata l’apertura di Beppe Grillo al Pd?  «No. Per una parte di noi 5 Stelle è molto meglio stare coi dem che con la Lega. Abbiamo anche fatto dei provvedimenti insieme, penso alle battaglie sugli ecoreati e il caporalato».

Insomma, il M5s vira da destra a sinistra. Non crede che così il vostro elettorato si confonda? «I sei milioni di elettori che abbiamo perso? Colpa dell’alleanza con la Lega, cioè un’alleanza di ultradestra. Magari coi dem li riconquistiamo quei consensi...». 

Dobbiamo prepararci a un altro contratto di governo? «Mah. Il contratto giallo-verde è stato completamente disatteso, dalla Tav in poi. Di certo, su alcuni temi, siamo più vicini al Pd rispetto al Carroccio. Penso all’immigrazione, ad esempio».

E tutti gli insulti tra Pd e 5 Stelle verranno cancellati?  «Qualche problema c’è stato con Renzi, ma non è lui il segretario».

Già, ma i gruppi parlamentari li controlla lui... «Questo è un problema del Pd, non nostro». 

Salvini vi accusa di essere attaccati alla poltrona. Che cosa risponde?  «Non siamo attaccati al potere, vogliamo concludere ciò che abbiamo interrotto. Di sicuro, dopo aver tradito i nostri elettori alleandoci col peggio della vecchia politica per un anno e mezzo non possiamo farci dei problemi».

Chi potrebbe guidare un’alleanza Pd-M5s? Conte? Fico? «Per me l’ipotesi migliore è il Conte-bis. È molto apprezzato dal gruppo parlamentare».

Che fine farà Luigi Di Maio? «Ho sempre detto che non poteva fare il ministro del Lavoro e dello Sviluppo, essere vicepremier e capo politico. Il M5s deve riorganizzarsi. Di Maio ha sbagliato tutto».