Giovedì 18 Aprile 2024

Crisi governo news, mercoledì voto di fiducia. Conte: la decisione spetta a Draghi

Respinta la richiesta di Pd e Italia Viva, appoggiata anche dal capogruppo pentastellato Crippa, di votare prima alla Camera. Lega: giochini di palazzo. Tensione nel Movimento, l'ex presidente ai governisti: "Avete una notte per pensarci". Tajiani: o Draghi senza 5s o si va a elezioni

Roma, 18 luglio 2022 - Crisi di governo, meno due all'appuntamento di Mario Draghi al Parlamento per riferire sull'attuale situazione dell'esecutivo. Le sue saranno comunicazioni con dibattito fiduciario, quindi votazione con la chiama nominale dei parlamentari, ha chiarito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, che tornerà a riunirsi domani alle 16,30 per definire l'orario in cui si aprirà la seduta. Si comincerà prima dal Senato: Casellati e Fico hanno infatti respinto la richiesta avanzata dai capigruppo del centrosinistra perché si iniziasse prima dalla Camera.

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"E' stato a Montecitorio, con il non voto di M5s al decreto Aiuti, che si è aperta politicamente la crisi", la motivazione. Ma la mossa di Pd e Italia viva, appoggiata anche dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Davide Crippa, aveva suscitato le ire della Lega.  "Siamo alla farsa. Ora chiedono a Draghi di comunicare prima alla Camera e poi al Senato solamente perché Conte è più debole alla Camera. Giochini vergognosi ", sono sbottati i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. 

Conte: la decisione spetta a Draghi 

La richiesta di votare prima alla Camera ha creato tensione anche dentro il Movimento. All'assemblea dei parlamentari 5 Stelle Giuseppe Conte ha detto che non era al corrente della richiesta. Poi se l'è presa con il direttivo grillino a Montecitorio e con il capogruppo Davide Crippa, 'reo'  di aver appoggiato la la richiesta di Pd e Italia Viva di far tenere il voto di fiducia prima alla Camera e poi al Senato. "Chi ha sue convinzioni pregiudiziali e non condivide la linea comune assicuri rispetto del proprio ruolo, dei compiti di ufficio". 

Il Movimento è tutt'altro che compatto, e oggi si è riproposto lo scontro tra contiani e governisti. Tra questi ultimi proprio Crippa: "Visto che il M5s ha sempre detto che non era un voto sulla fiducia, tanto che alla Camera l'ha votata, non si capisce perché non dovrebbe votarla di nuovo - avrebbe detto il capogruppo .. Dall'opposizione non si può migliorare la vita dei cittadini, il M5s finirebbe per fare soltanto propaganda".

Al termine della congiunta, terminata stasera dopo una maratona di 3 giorni, la sintesi di Conte, non contiene passi avanti rispetto all'ultimatum di qualche giorno fa: "Adesso la decisione non spetta al M5s, ma al presidente del consiglio, Mario Draghi". Al premier il presidente pentastellato torna a chiedere "che le priorità da noi indicate vengano poste nell'agenda di governo". Quanto ai 'dissidenti' interni, il messaggio è chiaro: "C'è una notte per pensarci, decisioni che vanno in direzione di una diversa prospettiva siano dichiarate per tempo, per correttezza nei confronti di tutti". 

Cosa succede mercoledì: i tre possibili scenari

Forza Italia: senza 5S o le urne

Il termometro della crisi politica continua a salire. Mentre il fronte del Movimento Cinque Stelle resta quello più caldo, Forza Italia e la Lega ribadiscono con forza lo stop all'esperienza coi grillini. Da Villa Grande, dove Silvio Berlusconi a riunito i suoi, il coordinatore azzurro Antonio Tajani recita l'aut aut dei forzisti: "La soluzione è o un governo Draghi senza 5s o si va a votare". Nel frattempo Salvini vede i suoi parlamentari (presenti al completo) per decidere la linea in vista delle comunicazioni del Presidente del consiglio mercoledì. Giorgia Meloni all'attacco con un tweet: "Gli italiani non meritano di continuare ad assistere a questo ridicolo teatrino. La parola torni a loro". 

Draghi in Algeria 

Intanto oggi il premier dimissionario si trova in Algeria per un vertice intergovernativo per il consolidamento di una cooperazione bilaterale che ha come tema chiave quello del gas e di un partenariato privilegiato che per l'Italia risulta fondamentale per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico e quindi per la diminuzione della dipendenza da Mosca. Dopo il blitz ad Algeri, Draghi sarà di nuovo a Roma, dove si prenderà il tempo per preparare le parole da pronunciare il giorno dopo in Parlamento.

Si moltiplicano gli appelli al premier. Dopo quello delle cancellerie europee, dei sindaci, oggi è toccato al mondo dell'associazionismo "affinché venga scongiurata una crisi di governo". Il documento è firmato da Acli, Arci, Azione Cattolica, Confcooperative, Cnca, Fuci, Gruppo Abele, Legambiente, Legacoop Sociali, Libera, Meic, Movimento Politico per l'Unità, ed è aperto ad altre sottoscrizioni.

La giornata politica ora per ora

ore 21.19 - Duro affondo di Giuseppe Conte nei confronti del direttivo grillino M5S alla Camera, presieduto da Davide Crippa. "Chi non condivide la linea comune assicuri rispetto del proprio ruolo. C'è una notte per pensarci, decisioni che vanno in direzione di una diversa prospettiva siano dichiarate per tempo, per correttezza nei confronti di tutti". 

Ore 21 - Silvio Berlusconi sta facendo il punto con lo stato maggiore di Forza Italia in vista delle comunicazioni del premier mercoledì, in Aula, al Senato. Il Cav, raccontano, ha visto i capigruppo di Fi, Anna Maria Bernini e Paolo Barelli, e Antonio Tajani, numero due del partito. A 'Villa Grande', riferiscono, c'è anche Gianni Letta.

Ore 20.50 - E' iniziata alla Camera la riunione tra Matteo Salvini e i parlamentari della Lega. Sul tavolo la linea da seguire in vista delle comunicazioni del premier Mario Draghi di mercoledì, sul tema della crisi di governo. Presenti anche i ministri del Carroccio Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia e Erika Stefani. 

Ore 20.30 - "Il Paese è in una condizione davvero drammatica. Di fronte a questo, l'atteggiamento di responsabilità ci impone di chiedere al presidente Draghi che le priorità da noi indicate vengano poste nell'agenda di governo". Secondo quanto si apprende, è quanto ha detto Giuseppe Conte chiudendo l'assemblea dei gruppi parlamentari. 

Ore 20.17 - Dopo una maratona durata tre giorni, con diverse sospensioni, è terminata l'assemblea congiunta dei gruppi di Camera e Senato del M5s. 

Ore 19.55 - "Posso sintetizzare che la stragrande maggioranza degli interventi ha colto la forza e la coerenza della nostra posizione. Adesso la decisione non spetta a noi ma spetta al premier Draghi". Così, apprende l'Adnkronos, il leader M5S Giuseppe Conte parlando al termine dell'assemblea dei gruppi.

Ore 19.30 -  "Abbiamo superato quota 1500 firme sul documento sottoscritto dai sindaci per chiedere al presidente Draghi di rimanere alla guida del governo". Ad annunciarlo il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo

Ore 19 - "Noi chiediamo stabilità per il paese, stabilità che non si può avere con il M5s al governo. La soluzione è o un governo Draghi senza 5s o si va a votare". Lo ha detto il coordinatore di FI Antonio Tajani a margine dell'incontro con Silvio Berlusconi a Villa Grande. 

Ore 18.29 - Si surriscaldano gli animi nel corso della lunga assemblea congiunta M5S. A quanto apprende l'Adnkronos il deputato Riccardo Tucci avrebbe chiesto le dimissioni dell'intero direttivo pentastellato alla Camera perché contro la linea espressa dal leader Giuseppe Conte. 

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Ore 18 - "Siamo con Giuseppe Conte". Anche oggi, nella prosecuzione della lunghissima assemblea congiunta dei gruppi M5S, prevale nettamente la linea del leader pentastellato. A quanto apprende l'Adnkronos, più di 20 parlamentari intervenuti hanno infatti espresso il loro sostegno nei confronti di Conte.

Ore 16 - Visto che il M5s ha sempre detto che non era un voto sulla fiducia, tanto che alla Camera l'ha votata, non si capisce perché non dovrebbe votarla di nuovo. In base a quanto si apprende, è il senso dell'intervento del capogruppo del M5s alla Camera, Davide Crippa, in assemblea congiunta. Per Crippa il M5s deve rimanere dentro il governo per vedere i decreti, rimediare agli errori, come quelli sul superbonus, e dare risposte ai cittadini. "Dall'opposizione non si puo' migliorare la vita dei cittadini, il M5s finirebbe per fare soltanto propaganda".

Ore 15.55 - "Siamo alla farsa. Ora Pd e M5S chiedono a Draghi di comunicare prima alla Camera e poi al Senato solamente perché  Conte è più debole alla Camera. Giochini vergognosi che vanno contro la prassi", così i capigruppo di Camera e Senato della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

Ore 15.33 - Durante l'assemblea congiunta su Zoom dei gruppi M5s di Camera e Senato alcuni parlamentari hanno chiesto al capogruppo a Montecitorio Davide Crippa di spiegare perché è tentato di far in modo che Draghi mercoledì tenga le sue comunicazioni prima dalla Camera e poi al Senato. Anche il presidente del M5s, Giuseppe Conte, ha chiesto di intervenire in assemblea, riferendo di non essere stato informato.

Ore 14.35 - Iniziata l'assemblea congiunta dei parlamentari M5s con Giuseppe Conte. La riunione era stata sospesa ieri dopo che erano emerse diverse voci critiche sulla linea di lasciare il governo.