Covid, quarantena per non vaccinati che arrivano in Italia. Ma Ue frena

Tamponi per chi è immunizzato. Stato d'emergenza e Super Green pass (in zona bianca) prorogati fino a marzo 2022. Mattarella: "Serve ancora prudenza"

Roma, 14 dicembre 2021 - Proroga dello stato di emergenza al 31 marzo. La bozza del Decreto, sul tavolo del Consiglio dei ministri, conferma il congelamento di altri tre mesi dello stato di emergenza e di tutto quel che ne consegue. E così anche per il Super Green pass, che in zona bianca viene prorogato fino al 31 marzo. Ad oggi il Green pass rafforzato è in vigore fino al 15 gennaio, ma il decreto stabilisce che nelle zone bianche fino al 31 marzo 2022 dovrà essere usato per le attività che sono oggetto di limitazioni in zona gialla. Questo vuol dire che resteranno precluse ai non vaccinati attività come i ristoranti al chiuso, i cinema, le discoteche, gli stadi. Salta, invece, l'obbligo di mascherine all'aperto, un'ipotesi che sembrava percorribile, dopo la scelta di numerosi sindaci di adottare la restrizione nei loro comuni, in vista sopratutto del Natale

Arrivi dalla Ue, l’Italia si blinda. Tamponi anche ai vaccinati

E la nuova stretta si concentra su chi fa ingresso in Italia dall'estero e, a volere il cambio di passo, sono stati i ministri della Salute e degli Esteri, Roberto Speranza e Luigi Di Maio: per chi arriva anche da Paesi dall'Ue ma non è vaccinato, quindi, non sarà sufficiente mostrare il tampone negativo per circolare in Italia, ma si incorrerà nell'obbligo di quarantena. Non solo. Anche ai vaccinati verrà chiesto di mostrare l'esito di un tampone molecolare nelle 48 ore prima dell'ingresso nel territorio nazionale o un test antigenico con tampone nelle 24 ore antecedenti all'ingresso in Italia. E' quanto prevede la nuova ordinanza: la validità del test antigenico è dunque portata a 24 ore dalle 48 al fino ad ora previste. Misure su cui l'Europa frena. 

Il bollettino Covid del 14 dicembre: risalgono i contagi

Il decreto

Oltre alla proroga dello stato d'emergenza, sono previsti, all'articolo 6 del Decreto, sei milioni da destinare al ministero della Difesa per allestire, in un sito militare individuato dal commissario Figliuolo, uno stock di vaccini. Poi la bozza prevede che, fino al 31 marzo 2022, siano prorogati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid ed è prorogata anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili. Con decreto ministeriale, "da adottare entro trenta giorni - si legge -, sono individuate le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 31 marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta in modalità agile, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione, e specifiche attività di formazione professionale sono svolte da remoto". E ancora: lo stanziamento del governo di 45 milioni per garantire fino al 30 settembre 2021 la possibilità, soprattutto ai giovani, di effettuare i tamponi a prezzi calmierati viene prorogato per tutto il 2022.

Francesco Paolo Figliuolo, infine, è stato nominato alla guida del Comando operativo di vertice interforze (Covid): il Cdm, infatti, ha approvato all'unanimità la nomina proposta dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, per cui Figliuolo resta commissario straordinario all'emergenza Covid e il decreto, sulla proroga dello stato d'emergenza fino al 31 marzo, proroga anche i poteri del commissario, a partire da quelli di ordinanza.

Ue frena sui viaggi

 "Quando gli Stati membri introducono condizioni aggiuntive" al Green pass "o rendono le condizioni più severe, come nel caso dell'Italia e forse del Portogallo", la stretta "deve essere giustificata sulla base della situazione reale" e la possibile introduzione del tampone negativo per i viaggi dagli altri Paesi Ue "immagino verrà discussa al Consiglio europeo perchè queste decisioni individuali degli Stati membri riducono la fiducia delle persone sul fatto che ci siano condizioni uguali ovunque in Europa". Lo ha dichiarato la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova, al termine del Consiglio Ue Affari generali rispondendo a una domanda sull'introduzione da parte dell'Italia della richiesta di un tampone obbligatorio per chi viaggia verso il Paese dall'Unione europea.

"Il certificato digitale Covid dell' Ue", meglio noto come Green pass, "non è morto", bensì "è uno dei progetti di maggior successo dell'Unione europea negli ultimi anni perchè aiuta le persone a viaggiare, aiuta il turismo a sopravvivere e i servizi a proseguire", ha aggiunto la vice presidente. "Quando la Commissione ha proposto il regolamento che ha consentito l'entrata in vigore del certificato, abbiamo voluto mantenere il principio che le persone saranno autorizzate a viaggiare liberamente nel caso in cui abbiano o la vaccinazione o il test negativo o il certificato di guarigione dal Covid", ha ricordato la commissaria. "Gli Stati hanno voluto tenere aperta la 'backdoor' per le situazioni di inaspettato peggioramento della situazione epidemiologica", ha sottolineato Jourova. "Quindi, gli Stati membri possono farlo", ha aggiunto con riferimento all'introduzione di requisiti aggiuntivi al Green pass, "ma spero - ha concluso Jourova - che ciò non faccia morire il certificato, perchè è una delle cose più pratiche che abbiamo sviluppato per i cittadini europei".

La bozza in Pdf

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Speranza: "Epidemia un problema reale"

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Nella giornata il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva avvertito che "l'epidemia continua ad essere un problema reale, concreto con cui fare i conti. Certo abbiamo strumenti che un anno fa non avevamo, a cominciare dai vaccini". "Le terze dosi - ha aggiunto -sono ancora più importanti per fronteggiare la variante Omicron, lo stiamo vedendo dai dati che arrivano". A tal proposito, il ministro ha spiegato che "i numeri di questi giorni sono molto incoraggianti. Ieri mezzo milione di dosi di vaccino anti-Covid inoculate. In totale sono state superate i 100 milioni di dosi di vaccino somministrate. E anche per le prime dosi, nelle ultime settimane ce ne sono state 450mila. Molte le prenotazioni anche per i più piccoli".

Mattarella: "Serve ancora prudenza"

Soprattutto in vista delle feste di Natale, predica cautela il presidente della Repubblica: "Adesso finalmente possiamo incontrarci anche se bisogna avere ancora molta attenzione e prudenza", ha detto Sergio Mattarella nella cerimonia di consegna degli attestati agli Alfieri della Repubblica, rivolgendosi ai giovani che negli anni passati non erano potuti venire al Quirinale a causa della pandemia.