Il ministro Costa: "Vietare le bottiglie di plastica negli edifici pubblici"

Al consiglio Ue: "Garantire il diritto all'acqua potabile e l'accesso all'acqua per tutti"

Un'installazione di bottiglie di plastica (Ansa)

Un'installazione di bottiglie di plastica (Ansa)

Roma, 25 giugno 2018 - Le bottiglie di plastica non dovrebbero più entrare negli edifici pubblici. Lo ha proposto il ministo dell'ambiente Sergio Costa nel suo intervento al Consiglio ambiente Ue in corso a Lussemburgo. Il ministro ha sottolineato inoltre che è "essenziale che l'Ue garantisca il diritto all'acqua potabile e l'accesso all'acqua a tutti" tenendo in considerazione che essa è "un bene comune". Quindi, secondo Costa, "non è soggetta al mercato unico" e "va mantenuto il monitoraggio pubblico sui privati".

Costa è intervenuto nell'ambito del dibattito avviato dal Consiglio Ue sulla revisione della direttiva acque potabili in base alla proposta presentata dalla Commissione europea il primo febbraio scorso. La bozza, che ha l'obiettivo di rendere l'acqua dal rubinetto più sicura e accessibile, e i cittadini più consapevoli per risparmiare su bollette e bottiglie di plastica, prevede modifiche delle regole per i materiali da costruzione a contatto con l'acqua potabile che la Commissione suggerisce di modificare per motivi di mercato interno. "Per l'Italia - ha aggiunto Costa - l'acqua non è soggetta al mercato unico perché è bene comune". In questo quadro, va mantenuto "il monitoraggio pubblico sui privati", ha detto il ministro.