Venerdì 19 Aprile 2024

Coronavirus, Speranza: "Entro l'anno le prime dosi del vaccino"

Informativa del ministro in Senato sull'attuazione delle misure anti-Covid. Priorità riaprire le scuole. Età media dei contagi è 29 anni. Emergenza fino al 15 ottobre: la Camera vota sì

Coronavirus, Speranza al Senato durante l'informativa (Ansa)

Coronavirus, Speranza al Senato durante l'informativa (Ansa)

Roma, 2 settembre 2020 - Coronavirus, mentre il governo pone il voto di fiducia sul decreto che proroga lo stato di emergenza epidemiologica, a fare il punto è il ministro della Salute Roberto Speranza durante l'informativa in Senato sull'attuazione delle misure anti-Covid. L'esordio è sulla scuola, a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastio più difficile. "La priorità assoluta è la riapertura delle scuole - assicura il ministro - per questo obiettico abbiamo impegnato tutte le nostre energie". E dunque, anche se le Regioni si muovono in ordine sparso, "Tutte le scuole riapriranno nel mese di settembre e riapriranno in sicurezza".

Chiudendo l'informativa, Speranza garantisce:  "Sono sicuro che anche in questo passaggio autunnale che sta per arrivare l'Italia saprà essere all'altezza della sfida che abbiamo di fronte a noi".

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Voto di fiducia: ok alla Camera

Con 276 voti a favore, 194 contrari e un'astensione il governo ha ottenuto la fiducia alla Camera e l'approvazione del decreto che proroga fino al prossimo 15 ottobre l'emergenza sanitaria. Il decreto passa al Senato per l'approvazione definitiva. Al voto non hanno partecipato 28 deputati dei 5 Stelle.

Il Senato - con 134 voti favorevoli, 96 contrari e 3 astenuti - ha approvato la risoluzione di maggioranza alle comunicazioni del ministro della Salute Roberto Speranza. Fra l'altro, la risoluzione impegna il governo ad "assicurare l'ordinato e regolare avvio dell'anno scolastico 2020-2021, con la ripresa in presenza delle attività didattiche nelle istituzioni scolastiche» e «la ripresa, nel più breve tempo possibile, delle attività universitarie in presenza". La risoluzione di minoranza è stata bocciata con 95 sì, 133 no e 2 astenuti. 

Il vaccino

"Se confermata la sicurezza, le prime dosi del vaccino Astrazeneca saranno disponibili entro la fine del 2020", ha poi annunciato il ministro della Salute. "Nelle ultime ore è stato reso definitivo il contratto tra la Commissione Europea e Astrazeneca, quel contratto parte esattamente dall'intesa fatta da Italia, Germania, Francia e Olanda con questa azienda. Stiamo parlando di un candidato vaccino, quindi c'è bisogno di tutta la prudenza del caso, ma in questo contratto c'è scritto che le prime dosi se il vaccino dovesse essere confermato come sicuro, saranno già disponibili entro la fine del 2020", ha precisato Speranza. "In questo vaccino l'Italia è protagonista, perché il vettore virale viene prodotto presso l'Irbm di Pomezia e perché l'infialamento avverrà preso la Catalent di Anagni", ha aggiunto il ministro.

Contagi, età media 29 anni

Questo non sgombra ovviamente il campo dalle preoccupazioni. Rispetto alla precedente informativa "il quadro epidemiologico europeo è significativamente deteriorato riscontrando una graduale salita del numero di contagi", spiega Speranza. E "Il momento è delicato per l'Italia, l'Europa e il mondo". Anche perché si registra un "fortissimo abbassamento dell'età media. Questo è il dato più notevole". L'età media infatti è scesa a 29 anni. Da qui l'appello ai giovani per il rispetto delle regole base.  E dopo aver precisato che il governo non ha mai dato il via livera alla riapertura delle discoteche, rivendica: "Il lockdown nel nostro Paese ha funzionato e il comportamento degli italiani è riuscito a piegare la curva dei contagi, dandoci un significativo vantaggio rispetto alla stragrande maggioranza paesi europei". Quanto ai numeri cresciuti dei contagi, il fatto è che  hanno risentito della "forte crescita dei test e tamponi effettuati, nell'ultima settimana 100mila tamponi in un giorno".

Le tre regole anti-contagio

A tutti ma in particolare ai giovani, dice Speranza, "continuo a chiedere con tutta la forza di cui dispongo il rispetto delle tre regole fondamentali" anti-contagio "che confermeremo anche nel prossimo Dpcm", essendo "l'ultimo in scadenza il 7 di settembre: sono l'uso corretto delle mascherine, il distanziamento di almeno un metro e il rispetto di norme igieniche fondamentali a partire dal lavaggio delle mani". 

Mascherine obbligatorie a scuola

"Le mascherine a scuola sono obbligatorie, proprio perché sono fondamentali", ribadisce, sottolineando anche che "siamo l'unico Paese che metterà a disposizione come istituzioni pubbliche 11 milioni di mascherine per ciascuno dei nostri studenti e per tutto il personale scolastico. Saranno mascherine chirurgiche distribuite gratuitamente e per questo ringrazio il lavoro del nostro commissario straordinario Domenico Arcuri".

Quella della scuola, insiste poi Speranza, "è una sfida che si vince solo uniti. Non servono inutili divisioni o inutili strumentalizzazioni".

Il nodo discoteche

"Voglio utilizzare questo passaggio in Parlamento per chiarire che il Governo nazionale, nei suoi provvedimenti formali, non aveva mai autorizzato la riapertura delle discoteche. Ma com'è noto, dal 16 di maggio le Regioni hanno la facoltà non solo di misure più restrittive - facoltà che era già presente nella fase più drammatica dell'emergenza - ma anche di mettere in campo misure meno restrittive, e dentro quest'ambito alcune Regioni hanno utilizzato queste facoltà", ha precisato il ministro della Salute.  

"La seconda ordinanza che ho firmato durante queste settimane, il 16 di agosto - ha ricordato - riguarda la sospensione delle attività di ballo non sono nelle discoteche, ma anche in luoghi affini, e l'utilizzo obbligatorio delle mascherine all'aperto dopo le 18 nei luoghi dove c'è il rischio di assembramento". Il ministro ha sottolineato che "ogni ordinanza comporta evidentemente un sacrificio, un costo per il nostro Paese. Ma io ritengo che queste ordinanze siano state giuste e opportune - ha rivendicato - e ci consentono di conservare il vantaggio" guadagnato "rispetto ad Paesi".

Dati italiani tra i migliori

Secondo i Centri Europei per controllo delle malattie (Ecdc), il tasso di incidenza del coronavirus rispetto a 100.000 abitanti in Italia è pari a 23 casi, a fronte dei 205 in Spagna, 88 in Francia, 87 in Crazia e 84 in Romania. I nostro è "un dato molto simile a quello della Germania ed è ad oggi tra i migliori dati del contesto europeo", haspiegato Speranza sottolineando che sono numeri che dicono che "il lockdown in Italia ha funzionato e che il comportamento degli italiani e le misure del Governo e delle Regioni sono riuscite a piegare la curva e ci consentono un significativo vantaggio rispetto alla maggioranza dei Paesi Ue". 

I verbali Cts

"Tutti i verbali del Comitato Tecnico Scientifico " sull'emergenza coronavirus "saranno pubblicati a breve". Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso dell'informativa al Senato. "Il Cts - ha chiarito - ha sempre lavorato nella massina trasparenza".