Coronavirus e app Immuni, ecco come funziona

Le parole chiave: no geolocalizzazioni, raccolta solo di dati necessari a far fronte al contagio da Covid-19, tutela della privacy, informazioni chiare. Dati cancellati il 31 dicembre

Coronavirus, come funziona la app Immuni (Ansa)

Coronavirus, come funziona la app Immuni (Ansa)

Roma, 30 aprile 2020 - Con il decreto legge approvato nella notte dal Consiglio dei ministri, arriva la app 'Immuni', l'ultima arma del governo contro il Coronavirus in Italia. Ecco le parole chiave: no geolocalizzazioni, raccolta solo di dati necessari a far fronte al contagio da Covid-19, tutela della privacy e informazioni chiare agli utenti. Ricordiamo che caricare l'app sul proprio cellulare non è obbligatorio: si tratta di una scelta volontaria e chi deciderà di non installarla non sarà oggetto di limitazioni. Infine la tempistica: 'Immuni' sarà utilizzata fino alla fine di quest'anno, con la conseguente cancellazione - alla stessa data - di tutte le informazioni raccolte.

Ma ecco, nel dettaglio, le regole previste dal provvedimento del Governo: 

Il ministero della Salute e la piattaforma

"Al solo fine di rintracciare le persone che siano entrate in contatto con soggetti risultati positivi e tutelarne la salute attraverso le previste misure di profilassi nell'ambito delle misure di sanità pubblica legate all'emergenza Covid-19", prevede il decreto, "presso il ministero della Salute è istituita una piattaforma per il tracciamento dei contatti stretti tra i soggetti che, a tal fine, hanno installato, su base volontaria, un'apposita applicazione sui dispositivi di telefonia mobile". La piattaforma sarà realizzata "esclusivamente con infrastrutture localizzate sul territorio nazionale e gestite da amministrazioni o enti pubblici o in controllo pubblico". 

Solo i dati sui contatti con positivi al Covid

Per "impostazione predefinita", i dati personali raccolti dall'applicazione saranno "esclusivamente quelli necessari ad avvisare gli utenti dell'applicazione di rientrare tra i contatti stretti di altri utenti accertati positivi al Covid-19, individuati secondo criteri stabiliti dal ministero della Salute", nonchè ad "agevolare l'eventuale adozione di misure di assistenza sanitaria in favore degli stessi soggetti". I dati raccolti non potranno essere utilizzati per "finalità diverse", salva "la possibilità di utilizzo in forma aggregata o comunque anonima, per soli fini statistici o di ricerca scientifica".

L'uso di anonimi o pseudonimi

Il trattamento effettuato per il tracciamento dei contatti deve essere basato sul "trattamento di dati di prossimità dei dispositivi, resi anonimi oppure, ove ciò non sia possibile, pseudonimizzati". Esclusa "in ogni caso" la geolocalizzazione dei singoli utenti.

E chi non userà l'app?

Il mancato utilizzo dell'applicazione "non comporta alcuna limitazione o conseguenza in ordine all'esercizio dei diritti fondamentali dei soggetti interessati". Assicurato "il rispetto del principio di parità di trattamento".  

Il 31 dicembre dati cancellati

L'utilizzo dell'applicazione e della piattaforma, nonchè ogni trattamento di dati personali saranno interrotti "alla data di cessazione dello stato di emergenza disposto con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, ed entro la medesima data tutti i dati personali trattati devono essere cancellati o resi definitivamente anonimi".