Mercoledì 17 Aprile 2024

Conte: "Recovery plan a settembre. Serve coesione nazionale"

L'informativa alla Camera del presidente del Consiglio. Lega e Fratelli d'Italia lasciano l'aula

Il premier Giuseppe Conte (Dire)

Il premier Giuseppe Conte (Dire)

Roma, 17 giugno 2020 - Informativa alla Camera dei deputati  del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per fare il punto sulle misure di rilancio da prendere per far ripartire il Paese dopo l'emergenza da Coronavirus in vista della videoconferenza del Consiglio Ue di dopodomani. Il premier ha annunciato che il Recovery plan italiano sarà pronto a settembre: "Verrò doverosamente in Parlamento per riferire dei suoi contenuti pronto a raccogliere proposte e suggerimenti".

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Coesione nazionale

"In queste settimane - ha detto Conte - sono in gioco la reputazione, un miglior futuro dell'Europa e dei suoi stati membri. È il momento di agire con spirito di piena coesione anche sul piano nazionale perché la sfida non rechi all'Italia il doppio danno di vederla perdere la sfida europea e quella, forse più difficile, di vedere riformare alcune criticità. Coesi in Italia per cogliere subito e per intero l'opportunità che l'Europa offre a se stessa e ai Paesi più colpiti dal Covid. Questo spirito auspico caratterizzi il dibattito politicoitaliano in questa fase cruciale per la futura generazione. L'Italia sta finalmente e faticosamente uscendo dall'emergenza ma non possiamo permetterci di tornare allo status quo precedente alla crisi. Noi non possiamo permetterci liturgie e compromessi al ribasso, non lo permettono le vittime del Covid e le famiglie, i giovani e le imprese che affrontano le consegue economiche e sociali".

Governo coeso

In quest'ottica per il premier "il governo è coeso: si lavora insieme, uniti soprattutto da una cosa: la fiducia nell'Italia, la speranza che sentiamo riposta dagli italiani e non possiamo deluderli. Dobbiamo far ripartire l'economia italiana su nuove basi per un progetto di riforme ambizioso per dare un futuro migliore al Paese".

Recovery Fund, posizioni distanti

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Peraltro Conte rimarca i nodi ancora da sciogliere a Bruxxelles. "Le posizioni degli stati membri sono ancora distanti su più punti nonostante i progressi degli ultimi mesi. Quando abbiamo proposto un fondo finanziato con debito comune molti anche nel nostro Paese ci hanno accusato di essere visionari. Ma ora non discutiamo né sul sé, né sull'emissione del debito comune: stiamo discutendo dell'entità del fondo. È un successo per tutti noi e per il nostro Paese: abbiamo convinto anche i più dubbiosi che questa è la strada giusta". Poi sottolinea ancora: Le risorse che verranno messe a disposizione dall'Europa non potranno essere gestite dal governo in carica come un proprio tesoretto, occorre la collaborazione e la condivisione di tutti. Il nostro obiettivo è che il paese torni a credere in se stesso e questo obiettivo va al di là delle divisioni politiche".

Gli investimenti

L'obiettivo è "far ripartire l'economia italiana su nuove basi che assicurino una rapida ripresa e un nuovo modello di sviluppo che superi i ritardi e gli ostacoli del vecchio. Le decisioni del Consiglio europeo consentiranno di mettere in campo ulteriori risorse economiche importanti per rafforzare gli investimenti pubblici in Italia, che sono su livelli assai inferiori rispetto agli altri Paesi europei".

L'opposizione lascia l'aula

L'opposizione lascia l'auta l'aula di Montecitorio per protesta: escono i deputati di Fratelli d'Italia e Lega. Accusano Conte di aver trascurato il confronto con il Parlamento. Resta invece Forza Italia.