Mercoledì 24 Aprile 2024

Manovra, Conte vede Juncker al G20. Di Maio: "Si tratta senza tradire gli italiani"

"L'obiettivo è evitare la procedura di infrazione, è interesse anche dell'Europa". Sulla fiducia: "E' l'ultima ratio". E con Salvini e Di Maio c'è "piena sintonia politica"

L'abbraccio Conte-Juncker dopo il bilaterale al G20 (Ansa)

L'abbraccio Conte-Juncker dopo il bilaterale al G20 (Ansa)

Roma, 1 dicembre 2018 -  Della manovra italiana si parla anche al G20 di Buenos Aires, dove il premier Conte ha visto Juncker assicurando poi che il "clima è sereno" e che "il dialogo continua". Da parte sua il vicepremier Luigi Di Maio tiene a precisare che va bene fare compromessi, ma "senza tradire gli italiani". E sul reddito di cittadinanza, fonti di Governo M5S precisano: "Non c'è mai mai mai stata neanche per un secondo l'ipotesi di farlo scendere a 500 euro. Sempre 780 euro".

IL BILATERALE CONTE-JUNCKER - Si è concluso intorno all'ora di pranzo, all'hotel Hilton, il bilaterale tra il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e il premier Giuseppe Conte. All'incontro hanno partecipato anche il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il commissario europeo per gli Affari economici Pierre Moscovici.

Al termine il premier assicura: "Sta continuando il dialogo con l'Unione Europea, procede in un clima sereno, ci stiamo confrontando in maniera molto costruttiva e aperta". "Stiamo valutando varie possibilità, vari scenari - aggiunge Conte - L'obiettivo è evitare la procedura di infrazione, nell'interesse dell'Italia ma anche dell'Europa. Stiamo lavorando a questo risultato, non è affatto facile, ma sono fiducioso che potremo raggiungerlo". Secondo il premier "il punto di incontro concreto c'è, io sono il garante del patto sociale e politico con i cittadini. Un patto nato in campagna elettorale, che si è rinsaldato con il contratto di Governo. Le riforme servono ad assicurare stabilità sociale, crescita economica ed equità sociale". E ancora: "Chiarito il fatto che non rinunciamo alla prospettiva delle riforme, e anche l'Ue è entrata in quest'ottica, bisogna lavorare su tutto il resto. Il margine di manovra non riguarda la rinuncia ai punti qualificanti della nostra azione di governo".

Infine, "Non abbiamo parlato di numeri finali", spiega Conte sottolineando che "ogni volta che ci si alza da un tavolo negoziale stringendosi la mano e guardandosi negli occhi si fa un passo avanti".

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Ma il governo porrà la questione di fiducia sulla legge di bilancio? "La fiducia è l'ultima ratio - chiarisce il premier - Mi hanno informato che stanno lavorando alacremente a concordare gli ultimi emendamenti. La fiducia si sceglie quando necessaria e se è necessaria. Al momento non è scontato nulla". Quanto poi all'alleanza gialloverde, Conte assicura: "Con i vicepremier c'è piena sintonia politica, economica e tecnica. Quindi siamo perfettamente allineati. Nelle ultime ore non ho parlato con loro, ma ci siamo messaggiati".

Rispetto invece al vertice del G20, Conte si mostra ottimista: "Sono fiducioso, gli sherpa stanno lavorando, dovremmo arrivare a un testo condiviso che racchiude le varie sensibilità e include le varie posizioni", ha dichiarato aggiungendo: "Sicuramente c'è l'impegno a lavorare insieme e la consapevolezza diffusa che lasciare che il commercio internazionale segua singole misure protezionistiche e contromisure non porta lontano".

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DI MAIO - Nella trattativa con Bruxelles sulla manovra, "se non si chiede al governo di tradire gli italiani, possiamo portare avanti tutti i punti di caduta e compromessi che vogliamo", ha detto il vicepremier pentastellato sostenendo che il reddito di cittadinanza "come è partito così arriva" e accusando il Pd per la frenata dell'economia perché "l'ultimo governo ha fatto una manovra che non aveva alcun investimento". 

"Non dobbiamo aggrapparci a questi numerini: oggi il tema principale è che se l'economia rischia di fermarsi dobbiamo fare una manovra che mette soldi nell'economia - precisa DI Maio - Con questa manovra mettiamo 37 miliardi in investimenti per il rischio idrogeologico, nei pensionamenti di chi non poteva andare in pensione con la legge Fornero, nel reddito di cittadinananza, nell'abbassamento delle tasse alle imprese". E continua: "Questo dev'essere chiaro alla Ue e ai cittadini italiani; poi nella trattativa se non si chiede al governo di tradire gli italiani, perché noi non tradiremo gli italiani - ha concluso Di Maio - possiamo portare avanti tutti i punti di caduta e i compromessi che vogliamo".

Sul blog delle stelle, poi, Di Maio spiega: "Continueremo anche la stretta sul gioco d'azzardo, che per noi è una questione etica ancora prima che economica. Nel prossimo trienno il prelievo sulle somme giocate nelle new slot e videolottery porterà nelle casse dello Stato oltre 700 milioni in più. Con questi soldi finanzieremo il Reddito di cittadinanza, quota 100 e gli investimenti, così da fare crescere il Pil e l'occupazione a ritmi più degni di un Paese come l'Italia".

L'ACCORDO AL G20 - Sarebbe stato raggiunto al G20 l'accordo sulla bozza del documento finale, dopo una notte si trattative degli sherpa. Nel testo, secondo quanto si è appreso, non ci sarebbero accenni al protezionismo. Anche il nodo del clima sarebbe stato superato sfumando il passaggio sulle emissioni. Il presidente americano Trump, intanto, annuncia su Twitter un 'grande successo per gli Usa', ma cancella la sua conferenza stampa finale per rispetto alla famiglia Bush, rinviandola a dopo i funerali. 

LEGGE BILANCIO, SLITTANO EMENDAMENTI  - Slitta la presentazione del pacchetto degli emendamenti al disegno di legge bilancio, che governo e maggioranza devono presentare in commissione Bilancio alla Camera. Le modifiche, attese per le 19 di oggi, potrebbero arrivare in nottata (secondo quanto riferiscono fonti della maggioranza). I tempi per consentire ai tecnici di sistemare le proposte di modifica in tempo per l'ufficio di presidenza, previsto per le 9.30 di domani mattina, si fanno quindi molto stretti.  Un ulteriore ritardo porterebbe inevitabilmente a posticipare l'inizio dei lavori in commissione Bilancio, attualmente fissato a partire dalle 14 di domani. A cascata si avrebbero delle conseguenze su tutta la tabella di marcia, compreso l'approdo nell'aula di Montecitorio (già rinviato diverse volte e attualmente previsto per mercoledì).  Tra le diverse decine di proposte attese, secondo quanto riferiscono le stesse fonti di maggioranza, non risulta essere presente il tema delle pensioni. Il capitolo è caro sia alla Lega, che sarebbe pronta per le norme che norme che introducono quota '100', sia per il Movimento 5 stelle che punta sul taglio delle pensioni d'oro. Annunciate già da qualche giorno dal governo sono, invece, le misure sulla famiglia.