Consultazioni giovedì e venerdì. Il calendario e gli orari

Mattarella questa volta comincerà dai partiti. Centrodestra unito al Colle. Salvini: "Berlusconi? Penso che ci sarà". Pd attendista, ma Franceschini: "Basta stare a guardare" Consultazioni Quirinale, la diretta tv. Incognita Siria sul governo Governo 2018, italiani stanchi dello stallo. E il 58% è per il voto

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Ansa)

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Ansa)

Roma, 10 aprile 2018 - C'è la data del secondo giro di consultazioni. Il Quirinale ha deciso la convocazioni per giovedì e venerdì prossimi. In questa circostanza partirà con i partiti e chiuderà con le alte cariche istituzionali. Come annunciato, il Centrodestra salirà al Colle unito, e dovrebbe esserci anche Berlusconi. Il leader 5 stelle Di Maio, che il 12 aprile salirà al Colle per ultimo, dichiara: "O si va al governo per cambiare le cose o non ne vale la pena: No ad un governo a tutti i costi e Sì ad un governo del cambiamento, e su questo sono molto fiducioso". Ufficialmente il Pd sta a guardare: "Parleremo solo con chi avrà l'incarico", dice Rosato. Ma Franceschini si mette di traverso: "Non basta assistere - dice in assemblea - Facciamo di tutto per evitare un governo Lega-M5S che ci porterebbe vicino all'Ungheria".

IL CALENDARIO - Giovedì 12 aprile chiuderanno la giornata di consultazioni sempre i 5 stelle, mentre il centrodestra unito rimarrà nella casella già assegnata alla Lega al primo giro. 

Consultazioni Quirinale, la diretta tv. Incognita Siria sul governo

ore 10 - Gruppo delle Autonomie del Senato

ore 10,30 - Gruppo Misto di Palazzo Madama

ore 11 - Gruppo Misto della Camera

ore 11,30 - Gruppo Leu di Montecitorio.

ore 16,30 - Gruppi Pd di Senato e Camera

ore 17,30 - Gruppi di Lega, Fi e FdI di Senato e Camera

ore 18,30 - Gruppi M5S di Palazzo Madama e Montecitorio.

Venerdì 13 aprile - Il giorno seguente il Capo dello Stato incontrerà nello studio alla Vetrata, alle 10,30 il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, alle 11,15 il presidente della Camera, Roberto Fico, e alle 12 il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati.

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SALVINI E IL CENTRODESTRA UNITO - Il centrodestra salirà insieme al Colle. Probabile la presenza anche di Silvio Berlusconi con Matteo Salvini e Giorgia Meloni. "Penso che ci sarà", risponde il leader della Lega a margine della Festa della Polizia. E ai cronisti che gli chiedono un eventuale contatto con il capo politico del M5s, Luigi Di Maio, in vista delle consultazioni, dice: "Se mi chiama rispondo, è buona educazione". 

DI MAIO  - Sui tempi lunghi per il Governo il leader dei 5 stelle Luigi Di Maio assicura: "Stiamo lavorando ogni giorno per formare un governo del cambiamento ma non ha senso andare a governare se non cambia tutto e se non si ha il potere di cambiare in meglio la vita dei cittadini. Per questo vi dico che se ci mettiamo un po' di tempo è perché vogliamo il meglio, non un governo del tirare a campare come si è fatto negli ultimi 20 anni in Italia".

Poi Di Maio rilancia l'invito a Salvini di dare vita a un'alleanza di governo. "I 5 stelle vogliono cambiare l'Italia, anche per questo sto cercando di mettere qualche paletto. Immaginate una coalizione con Berlusconi, Salvini, Di Maio e Meloni? Se facciamo questa cosa sarà come sederci su una poltrona e passare cinque anni a fare nulla. Salvini deve scegliere se cambiare la legge Fornero o stare con Berlusconi. L'alleanza è possibile su punti di programma che ci vedono d'accordo".

Il leader a 5 stelle a Termoli ha parlato agli imprenditori: "Ai tavoli europei ci deve andare gente legittimata dal popolo e da forze politiche che si mettono d'accordo per fare le cose. Va al governo chi è legittimato dal voto degli italiani, non è più tempo dei presidenti del consiglio votati da nessuno". Di Maio ha parlato anche dei temi economici, lanciando una proposta: "Le grandi banche stanno abbandonando il territorio, come riportare nell'economia reale gli investimenti? Con la banca pubblica degli investimenti. Noi abbiamo Cassa depositi e prestiti che è una mega banca da lì può nascere quel soggetto che faccia investimenti pubblici e fornisca alle imprese un accesso al credito a tasso moderato". E al termine dell'incontro, tornando sulla politica, ha detto: "Diamoci del tempo ma spero di poter tornare qui il prima possibile da presidente del Consiglio".

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IN CASA PD - E' il vicepresidente dem della Camera, Ettore Rosato, a spiegare la posizione del Pd: "Il Partito democratico incontrerà soltanto chi riceverà l'incarico formale dal Presidente della Repubblica". E assicura: "Il Partito democratico non sta lavorando ad alcun 'governo del Presidente'. Non esiste un governo con dentro M5s, Forza Italia e Partito Democratico". 

Intervenendo a Non Stop News in onda su Rtl 102.5, il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, parte dalla richiesta di Di Maio di lealtà a tutto il Pd: "Se Di Maio pensa di spaccare il nostro partito, sappia che non ce la farà mai". Poi attacca: "Di Maio non può fare il pane in due forni. L'idea che il Pd sia intercambiabile con la Lega non sta né in cielo né in terra". Intanto stasera all'assemblea dei gruppi parlamentari Pd al Nazareno Matteo Renzi non parteciperà: Il segretario dimissionario conferma in queste ore la sua intenzione di parlare soltanto il 21 aprile, in assemblea nazionale. La scelta di non partecipare alla riunione di oggi - racconta chi gli ha parlato - è dettata dalla volontà di non condizionare il dibattito interno del Partito democratico.

LA LINEA DI FRANCESCHINI - Dirompente l'intervento del ministro della Cultura all'assemblea dem: "Nessuno ha vinto per governare il Paese. Io penso che non basti più assistere. La prima fase è stata giusta ma adesso dobbiamo prepararci alla seconda fase. Non sto proponendo il governo con i Cinque Stelle",  ha detto. E ancora: "Altro che rifiutare il confronto: le consultazioni sono state sospese perché i partiti si parlino tra loro. Non è che ci compromettiamo se parliamo". Poi la proposta: "Perché non ci infiliamo nelle loro contraddizioni? Perché non diciamo 'siamo pronti a dialogare con chi condivide questi quattro punti' e vediamo come funziona? Non c'è solo la possibilità di andare al governo, si può graduare l'opposizione a secondo del numero dei punti condivisi. In politica c'è anche la riduzione del danno al Paese".

Insomma, per Franceschini "dobbiamo fare di tutto per evitare che nasca un governo Lega e M5S: un governo che distorcerebbe il processo europeo e che porterebbe l'Italia più vicina all'Ungheria che alla Francia e alla Germania".

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IL NODO COMMISSIONI -  Graziano Delrio al termine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio, incalza: "Ho detto in conferenza dei capigruppo che non si può tenere il Parlamento bloccato per settimane: bisogna dare subito vita alle commissioni permanenti".E insiste: "Si acceleri al massimo la formazione delle commissioni: possono lavorare indipendentemente dalla formazione del governo e delle trattative che vanno avanti sui giornali".