Consiglio dei ministri: 30 miliardi contro il caro energia. Meloni: sì a nuove trivelle

Via libera alla Nadef e spending review per i ministeri. Migranti, Piantedosi: "Navi Ong in acque italiane solo per emergenze umanitarie"

Roma, 4 novembre 2022 - Disco verde da parte del Consiglio dei ministri  alla Nota di aggiornamento al Def (Nadef), propedeutica all'approvazione della legge di bilancio. "Per il 2022 riusciamo a liberare con questa Nadef circa 9.5 miliardi in forza dell'extragettito e una crescita dell 0,5% in più di Pil",  spiega la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa, lanciando un appello al Parlamento "affinché lo approvi in tempi brevi". Soldi che, aggiunge, " vorremo utilizzare per il caro energia". "Per quanto riguarda il 2023 l'indebitamento programmatico al 4,5% che poi va a scendere nel 2025. E questo ci consente di liberare altri 22-23 miliardi per affrontare il caro energia. Di fatto individuiamo risorse per oltre 30 miliardi di euro per affrontare l'emergenza energetica", dice ancora la presidente del Consiglio. L'approccio - assicura il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti - sarà "prudente, realistico e sostenibile" con l'obiettivo di "mitigare l'effetto del caro energia". A questo servirà anche la norma sulle trivelle, che fa riprendere l'attività per alcune concessioni per produrre "gas italiano", sottolinea la premier. 

La premier Giorgia Meloni in conferenza stampa (Ansa)
La premier Giorgia Meloni in conferenza stampa (Ansa)

Via libera a nuove trivelle

Il cdm ha infatti dato il via libera anche alla norma sulle nuove consessioni per aumentare l'estrazione di gas. Sarà inserita, sotto forma di emendamento, nel decreto Aiuti ter all'esame del Parlamento. "Ci sarà la possibilità di liberare alcune estrazioni di gas italiano, immaginando nuove concessioni, chiedendo ai nuovi concessionari che vorrebbero accedere alle concessioni di mettere in campo da gennaio gas - tra 1 miliardo, 2 miliardi di metri cubi - da destinare alle aziende energivore a un prezzo calmierato", spiega in proposito sempre Meloni. "Riguarda per i primi due anni - sottolinea la presidente del Consiglio - il 75% del gas potenziale che si può estrarre per essere dato a un prezzo calmierato che consente di mettere in sicurezza le nostre aziende", "vogliamo affrontare la questione energetica non solo sul piano emergenziale, ma interrogarci su come si possa essere il più possibili autonomi".

L'emendamento sulle trivelle prevede "il rilascio di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia, in deroga all'articolo 6, comma 17, del decreto legislativo n. 152 del 2006, che invece preclude nuove attività in materia di idrocarburi nelle aree marine protette e nelle 12 miglia da dette aree e dalla costa. Anche in questo caso, la deroga è prevista solo con riferimento a siti caratterizzati da elevato potenziale minerario (riserva certa superiore a 500 milioni mc) e a condizione che i titolari delle nuove concessioni aderiscano a sostegno dei clienti finali industriali a forte consumo di gas". 

Spending review per i ministeri

decisa anche un spendig review per i ministeri. "Una "misura necessaria", spiega il ministro Giorgetti. I tagli prevederanno una sforbiciata di 800 milioni di euro nel 2023, 1,2 miliardi nel 2024 e 1,5 miliardi nel 2025, si tratta di una norma prevista anche dal Pnrr come milestone. "Siccome gli italiani fanno dei sacrifici - aggiunge il titolare del Mef - è come una bolletta arrivata ai ministeri da pagare per mettere questi risparmi per mitigare le bollette degli italiani. Ognuno deve fare quache sacrificio". 

Migranti, la linea del governo

"Ho chiesto di essere qui anche al ministro Pienatedosi" per fare il quadro sulla questione migranti e delle navi delle ong, spiega ancora Meloni. E il ministro dell'Interno chiarisce che, sulle imbarcazioni delle organizzazioni non governative, "noi riteniamo che sia un problema che vada condiviso con i Paesi di bandiera. In ossequio ai principi di diritto internazionale, quando si sale a bordo di una nave in acque internazionale è come se si fosse saliti su un'isola sotto l'egida territoriale di quel Paese. E questo dovrebbe far radicare gli obblighi di assistenza". 

La nave tedesca Humanity 1 - aggiunge - "sta entrando in acque territoriali e si sta dirigendo verso Catania e abbiamo adottato un provvedimento che impone di fermarsi in rada. Potrà permanere nelle acque territoriali per consentirci di vedere se a bordo ci sono eventuali emergenze, sanitarie o altro, e noi prenderemo tutte le persone che versano in difficoltà". "Noi rispettiamo le persone e le esigenze umanitarie - aggiunge -, ma le persone che non versano in queste condizioni dovranno essere riportare fuori dalle acque territoriali".

La conferenza stampa 

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Intanto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, è intervenuta sulle pensioni che "è un grande tema di cui interessa l'urgenza" perché "dal primo gennaio entra in vigore la legge Fornero, che ci porta uno scalone che potrebbe comprimere ancora di più la dinamicità del mercato del lavoro". Quota 41 "può essere un punto di riferimento ma è ancora presto per poter dire in che modo e con quali condizionalità", ha detto al termine dell'incontro con le parti sociali, rispondendo a una domanda sui possibili interventi nella manovra 2023. È "una fase in cui stiamo studiando gli strumenti", ha aggiunto. Questo insieme alla proroga di Opzione donna

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