Congresso famiglie, il cardinale Parolin: "D'accordo sulla sostanza, non sulla forma"

A dieci giorni dsl forum di Verona, monta la polemica tra Lega e M5S. Di Maio insiste: "Non andiamo a festeggiare il Medioevo come Salvini"

Il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin (ImagoE)

Il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin (ImagoE)

Roma, 19 marzo 2019 - A dieci giorni dal Congresso della famiglia, che si svolgerà a Verona dal 29 al 31 marzo e che da tempo sta agitando parecchio gli ambienti della politica (e non solo), interviene anche il segretario di Stato Vaticano il cardinale Pietro Parolin. "Siamo d'accordo sulla sostanza, ma non sulle modalità", ha detto con tono prudente rispondendo a precisa domanda di un giornalista a margine della cerimonia per i 150 anni dell'ospedale pediatrico vaticano Bambino Gesù. Sollecitato poi a commentare la battura del vicepremier Luigi Di Maio sui cattolici "sfigati" che vanno all'incontro delle famiglie a Verona, Parolin sorride: "È una parola che non usiamo...", lasciando intendere che la Chiesa non approva i toni utilizzati nella polemica. 

FRONTI OPPOSTI - Di certo il congresso di Verona è un altro dei punti su cui le due anime del governo si scontrano provocando scintille. Mentre Matteo Salvini ha annunciato la sua presenza insieme a moltissimi altri esponenti leghisti, molte voci del movimento 5 stelle - dal vicepremier Luigi Di Maio a Giulia Grillo, Vincenzo Spadafora, Stefano Buffagni, Carlo Sibilia -  si levano contro la manifestazione, considerandola apertamente anti-abortista e anti-Lgbt

La polemica è destinata a continuare, visto che non è stato risolto neppure il problema (da cui ha preso avvia lo scontro) del logo di Palazzo Chigi che continua a rimanere sul sito del Congresso, sulle brochure e sui manifesti. Gli organizzatori spiegano: "non ci è arrivato alcun contrordine".

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"Nessuno del M5S ci sarà, la libertà della donna è sacra"

DI MAIO - Il vicepremier pentastellato ha già definito il congresso un ritorno al medioevo. E non cambia idea: "La famiglia è sacra. Ma se in un congresso ci si riunisce per dire che la donna se ne deve stare a casa con la famiglia, fare i piatti o addirittura che il femminicidio è una esagerazione, quello non è il mio modello valoriale - dice proprio oggi a Radio Anch'io - E nessun membro del M5s, né del governo né del parlamento, andrà al congresso". Quanto a Salvini, "dice che ci va. Penso che su questo siamo di fronte all'ennesimo caso in cui M5s e Lega sono diversi, anche per provenienze valoriali, perché per me la famiglia è sacra ma la libertà della donna è sacra".

E a Pomeriggio 5 calca la mano: "E' un congresso lontano anni luce dal Movimento, ci vede divisi dalla Lega. Non andiamo a festeggiare il Medioevo a Verona".  "Anche perché svilire il ruolo della donna può portare poi a gesti assurdi", aggiunge. "Piuttosto pensiamo a fare leggi per le famiglie, invece di andare a festeggiare il Medioevo, come purtroppo farà una parte di questa maggioranza", continua il ministro dello Sviluppo economico, che riprendendo le parole del cardinale Parolin, dice: "Anche per me la famiglia è sacra, però - conclude -. non vorrei mai sedermi allo stesso tavolo con quelle persone che pensano certe cose della donna e definiscono 'cannibali' quelle che praticano l'aborto".

CHI CI SARA' - Nutrita la 'pattuglia' leghista al seguito di Salvini (e naturalmente del ministro per la famiglia Lorenzo Fontana). Le ultime adesioni? Ci sarà il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che punta l'indice contro i diffusori di fake news:  "Il tentativo di screditare un'importante iniziativa a favore della famiglia, riducendola a qualcosa di antistorico e liberticida, è un'operazione meschina che mette sotto attacco la famiglia intesa quale nucleo fondamentale su cui poggia la nostra società", spiega. E ci sarà il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, che afferma di "aver accettato ben volentieri" l'invito al Family Day di Verona. 

LA DIOCESI - Da parte sua la diocesi di Verona ci tiene a prendere le distanze dal conflitto politico. "Alla Diocesi di Verona sta molto a cuore la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio che considera la sorgente fondamentale e vitale della convivenza civile. Consapevole delle fragilità del nostro tempo, la Chiesa veronese è impegnata nel promuovere iniziative inclusive e di sostegno per tutte le situazioni di difficoltà familiare a livello sociale, lavorativo e affettivo. Oggi c'è bisogno di più famiglia non di meno. E la politica potrebbe fare di più e meglio", sottolinea una nota della Diocesi. "Nello stesso tempo la Diocesi di Verona si astiene dal prendere parte al conflitto politico su di un tema che, ritiene, non meriti il linguaggio violento e ideologico di questi giorni. Invita piuttosto a elaborare idee e proposte il più possibile condivise, a sostegno e a difesa delle persone che vivono situazione di fragilità affettiva, senza nulla togliere al valore di ogni dibattito che nasce da sensibilità diverse", conclude.

SCONTRO MELONI-CALENDA - Volano gli stracci tra Carlo Calenda e Giorgia Meloni. Su Twitter la presidente di Fdi difende il congresso delle famiglie e scrive: "#M5S diffonde fake news sul congresso @wcfverona, sostenendo che sia contro la libertà delle donne. Dichiarazioni ridicole senza alcun riscontro. Loro invece sono per la droga libera, la propaganda #gender, i matrimoni misti: praticamente una comitiva di #punkabbestia al governo". 

Dalla sua posizione di Pd moderato, l'ex ministro le risponde: "Ma ti sei bevuta il cervello? I matrimoni misti! Cosa sei la versione burina del KKK. Prenditi una pausa. Lunga".

Meloni non ci sta: "Mi riferivo alla proposta di Sibilia sui matrimoni di gruppo e tra specie diverse. Misti non è la parola giusta. Poi non so cosa c'entri 'burina', cafone. Evidentemente ormai siete già alla fase in cui vi sbracciate per difendere i grillini nella speranza di tornare al governo".

PILLON - Da parte sua un altro leghista, Simone Pillon, primo firmatario del contestatissimo Ddl omonimo (che introduce una serie di modifiche in materia di diritto di famiglia, separazione e affido condiviso dei figli minorenni), si limita a dire: "Non ho niente da commentare. Il Cardinal Parolin ha introdotto il XII Wcf, quindi è già stato ospite di questa realtà. I commenti li affiderei agli organizzatori di questa manifestazione. Io ci sarò convintamente, ci saranno membri di governo. Siamo là per portare la bellezza della famiglia: le mamme, i papà, i bambini, i nonni che fanno un lavoro enorme portando avanti le famiglie".