Dove si fa il centrodestra, da Arcore all’ex casa Zeffirelli: "Ci vedevamo da Silvio"

I luoghi storici e i nuovi incontri dei leader nelle ville extralusso di Berlusconi. Ma Meloni è stufa di essere ospite: così oggi il vertice sarà a Montecitorio

Villa San Martino di Arcore è la residenza di Silvio Berlusconi dal 1973

Villa San Martino di Arcore è la residenza di Silvio Berlusconi dal 1973

Roma, 27 luglio 2022 - Dove ci si vede (o ci si vedeva) a parlar di centrodestra? Ma da Silvio, naturalmente, anche se la Meloni, convinta più che mai di essere la prima della coalizione, è stufa di andare ospite del terzo classificato su tre: infatti, il vertice di oggi tra i favoriti delle prossime elezioni, alla fine sarà a Montecitorio.

La sede di Fratelli d’Italia è in via della Scrofa 39, ovviamente a Roma. Era la sede del Msi, lì allestirono la camera ardente di Giorgio Almirante e Pino Romualdi, morti a poche ore di distanza. Al civico 104 c’è il ristorante Alfredo Alla Scrofa, dove – a proposito di nazionalismi – andava D’Annunzio a mangiare le incommensurabili fettuccine: solo burro e parmigiano, e detta così può sembrare banale, ma dopo averle mangiate nulla è più come prima.

La Lega invece, dal 1993, ha sede in via Bellerio 41, periferia nord di Milano: fu, allora, una scelta simbolica, star lontano da Roma, dal Palazzo. Con la segreteria Salvini ha perso centralità, si può far politica anche da Milano Marittima, Papeete Beach. E quindi niente via della Scrofa e niente via Bellerio e niente Papeete: ci si vede (o, forse, sarebbe meglio dire ci si vedeva) quasi sempre da Silvio.

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Anche il vertice di oggi doveva essere a Villa Grande, sull’Appia Antica, nuovo nido romano di Berlusconi dopo via dell’Umiltà (dove aveva sede Forza Italia fino al 2013), via dell’Anima e palazzo Grazioli in via del Plebiscito, dove il Cavaliere è stato in affitto al piano nobile dal 1995 alla fine del 2020, versando 40.000 euro al mese al proprietario, Giulio Grazioli Lante della Rovere.

Da un anno e mezzo Berlusconi si è trasferito appunto a Villa Grande. L’acquistò nel 2001 per tre milioni e passa di euro, ma la diede subito in comodato d’uso gratuito a Franco Zeffirelli, che oltre a essere un grande regista fu anche deputato di Forza Italia. Morto Zeffirelli (2019), Berlusconi ha ristrutturato la villa: un grande loggiato esterno, un grande salone, dépendance e piscina.

È in questa villa, a quanto pare, che il 19 luglio scorso s’è consumato il draghicidio, in un incontro-congiura di palazzo fra Silvio e Matteo, con Giorgia collegata al telefono. Di certo gli ultimi vertici del centrodestra si sono fatti qui, soprattutto con quei pranzi che Giorgia Meloni non digerisce.

Eh sì che d’estate si era soliti vedersi a Villa Certosa di Porto Rotondo: 4.500 metri quadrati, 126 stanze, 120 ettari di parco. Qui Silvio – con o senza bandana – riceveva George W. Bush, Tony Blair, Mirek Topolánek, Vladimir Putin, José Zapatero, José Maria Aznar: capi di Stato o di governo insomma, non degli alleati di partito, con tutto il rispetto.

Ecco, sempre in bei posti s’è ritrovato il centrodestra. Ad eccezion fatta, diremmo, per quel luglio 2011 in cui Forza Italia doveva incoronare Angelino Alfano successore di Berlusconi, scelto da Berlusconi medesimo, ma evidentemente con poca convinzione, tanto che ci si ritrovò a Mirabello, in una afosissima campagna ferrarese, in uno stand un po’ dozzinale. Silvio non c’era neppure.

Tutto ciò raccontato, sia ovvio che "il luogo" per eccellenza del centrodestra resta Villa San Martino di Arcore, residenza di Silvio dal 1973. La comprò dalla giovane Anna Maria Casati Stampa di Soncino dopo un celeberrimo delitto passionale: il padre, il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino, aveva ucciso la moglie Anna Fallarino e il di lei amante Massimo Minorenti. Vi si accede, alla villa, da un lungo viale, alla fine del quale si vede il cancello principale.

Ma non è da lì che si entra: bisogna girare in un vialetto sulla destra, dove staziona sempre la pattuglia dei carabinieri, e dir loro che si ha appuntamento con il presidente: indi, ti fanno entrare da una porta laterale.

Solo molto raramente i carabinieri correggono dicendo: "Il presidente dice che lei, oggi, può entrare dal cancello principale". Sono tuttavia occasioni speciali, e astuzie del Grande Seduttore.

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