Lunedì 16 Giugno 2025
REDAZIONE POLITICA

Caso Almasri Guardasigilli in stallo. Il nodo della deposizione di Nordio

Il tribunale dei ministri convoca il ministro sulla vicenda del generale libico, i dubbi nel governo .

Ex magistrato, Carlo Nordio è il ministro della Giustizia del governo Meloni dall’ottobre del 2022. È nato a Treviso 78 anni fa

Ex magistrato, Carlo Nordio è il ministro della Giustizia del governo Meloni dall’ottobre del 2022. È nato a Treviso 78 anni fa

Il prosieguo delle indagini del Tribunale dei ministri sulla vicenda Almasri innesca una riflessione nel governo, che si accinge a una decisione sull’opportunità del ministro Carlo Nordio di andare a deporre, dopo la richiesta dei giudici. Sul caso del generale libico accusato di crimini di guerra, prima arrestato e poi rilasciato e rimpatriato dalle autorità italiane a gennaio, il Tribunale indaga dopo un esposto presentato alla procura di Roma dell’avvocato Luigi Li Gotti, che aveva ipotizzato i reati di favoreggiamento e peculato a carico – oltre che di Nordio – della premier Giorgia Meloni, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano. Ma sul numero uno di via Arenula pende in più anche l’omissione di atti d’ufficio. Un’accusa che fu mossa all’epoca già dall’opposizione, secondo cui Almasri era stato liberato a causa del ‘silenzio’ del ministro, il quale non ne aveva chiesto la custodia cautelare nonostante la richiesta di consegna avanzata dalla Corte penale internazionale. Nordio ha già pubblicamente affermato che il mandato d’arresto della Cpi conteneva errori e incongruenze, così come ha sollevato dubbi sulle modalità di trasmissione degli atti da parte della Corte dell’Aja. Il Tribunale dei ministri ha però deciso di ascoltare il ministro, anche dopo l’interrogatorio reso dal numero uno del Dipartimento per gli affari di giustizia (Dag) di allora, Giovanni Birritteri, il quale avrebbe fornito la documentazione richiesta assumendo una dura posizione nei confronti del capo di gabinetto del ministero, Giusi Bartolozzi, con una propria versione dei fatti che di fatto prende le distanze dalla vicenda. Secondo alcune fonti, gli ambienti della presidenza del Consiglio sarebbero favorevoli all’opportunità del Guardasigilli di andare a rendere interrogatorio, ma si tratta di ipotesi al momento prive di conferme. Anzi. Finora non era mai trapelato che Palazzo Chigi potesse prendere in considerazione questa eventualità, confidando invece in tempistiche più brevi per la chiusura di una vicenda che ha comunque creato più di una incomprensione. Lo stesso ministro Nordio, fino a prima di partire per il suo viaggio in Moldavia, si sarebbe detto deciso a non presentarsi davanti ai magistrati. Un peso nella decisione finale lo avrà anche il parere della legale dei quattro, la senatrice Giulia Bongiorno.