Venerdì 19 Aprile 2024

Berlusconi, il ruolo silenzioso di Marta Fascina: crocevia tra pubblico e privato

I dossier più importanti passano dalle mani della ’quasi moglie’, in sintonia con i figli Marina e Pier Silvio

Roma, 8 aprile 2023 – “Marta è un tesoro da tutelare e da valorizzare come merita. È una di noi e un dono raro che ci è capitato". Così Silvio Berlusconi ha "difeso", agli inizi del loro rapporto, Marta Fascina dall’ira dei figli che non ne volevano più sapere dell’ennesima "compagna" da gestire nel futuro asse ereditario, dopo la fine burrascosa della precedente relazione del padre con Francesca Pascale. Ma va detto che il Cavaliere ci ha visto lungo.

Marta – "sposata” con un matrimonio simbolico proprio per non gravare sull’eredità – dal momento in cui è diventata la “moglie“ del leader di Forza Italia si è trasformata nella sua ombra, sempre al suo fianco. Trentatré anni, nativa di Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) ma cresciuta a Portici (Napoli), eletta alla Camera nelle fila azzurre nel 2018, ha cominciato la sua storia con Berlusconi nel 2020. Ma nessuno immaginava, quando allora fece il suo ingresso a Montecitorio, tailleur scuro, tacco alto e capelli raccolti in una pettinatura a "banana", stile anni ’50, che sarebbe diventata lei la depositaria del ruolo più delicato, ovvero quello di traghettatrice dell’eredità politica di Berlusconi oltre Berlusconi. Un compito non arduo, praticamente impossibile, secondo gli analisti politici più attenti, ma il Cavaliere avrebbe pianificato anche questo, un progetto che ora si comincia a chiarire e sembra dipanarsi in una diarchia uomo-donna, ovvero Tajani-Fascina.

Marta Fascina con Silvio Berlusconi
Marta Fascina con Silvio Berlusconi

In queste ore, Berlusconi parla soltanto con Marta e con Antonio dal San Raffaele e fa discorsi di sostanza e di prospettiva solo con loro. Fascina, però, ha un doppio ruolo; in accordo con i figli del Cavaliere è proprio Marta a gestire il "pubblico" – tutto quello che si può e si deve ufficialmente dire dall’esterno sullo stato di salute del "marito" – e il "privato": chi entra e chi esce dal San Raffaele, chi vuole andare e chi può, le telefonate, l’elenco di chi vuole mettersi in contatto con i familiari. "Il Presidente ha un cuore buono e forte e ancora tanta strada da fare", dice, quasi a non volersi sentire continuatrice di una storia. Solo poche settimane prima che le cose precipitassero, Marta in prima persona ha proposto e ottenuto nomine e ha cominciato a rimodellare FI.

Nella divisione delle parti, se Tajani può contare al dipartimento elettorale sul fedelissimo Alessandro Battilocchio, Fascina ha piazzato il suo fedelissimo Tullio Ferrante, che è già sottosegretario alle Infrastrutture, alla guida dell’ufficio nazionale adesioni. Non solo: fanno riferimento a Fascina i nuovi coordinatori regionali in Lombardia e Toscana. La coppia Marta-Antonio si muove all’unisono, con la prima garante del rapporto con la famiglia e con l’azienda, gli interessi di Mediaset previo assenso di Marina e di Pier Silvio, ma soprattutto con la primogenita di Silvio con cui ha un rapporto di "complicità femminile" che non era riuscito a costruire la Pascale. Al secondo il ruolo di garante dell’accordo fra Forza Italia e FdI in vista delle Europee del 2024. E, nel governo, la massima attenzione all’equilibrio e a schivare le spallate di Matteo Salvini.