Berlusconi: "No a patti con Renzi anche se c'è la scissione Pd"

"La grande coalizione non convince. Se Renzi si libera dei comunisti per Fi non cambia nulla"

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

Povertà, banche, terrorismo, immigrazione, lavoro: quale tema tocca di più gli italiani?

«In realtà sono tutte facce dello stesso problema. Sono sempre i più deboli a essere esposti alla tragedia della povertà, al dramma della disoccupazione, alla paura del terrorismo e dell’immigrazione clandestina, alle speculazioni avventate di alcune banche. Questa fascia di popolazione è molto ampia: 15 milioni significa il 25% degli italiani, di questi 4 milioni e mezzo in situazioni di povertà assoluta. Sono cifre intollerabili in un Paese civile. La soluzione grillina del reddito di cittadinanza è semplicistica, ma occorre dare una r isposta al problema. È il nostro primo impegno. Stiamo studiando un piano importante che – partendo dagli studi per l’imposta negativa sul reddito del grande economista liberale e premio Nobel Milton Friedman – affronti in modo sostenibile la materia». 

Intanto, Salvini le intima di scegliere tra lui e la Merkel.

«Noi stiamo con gli interessi italiani, che sono quelli di partecipare da protagonisti alla costruzione di un’Europa profondamente diversa dall’attuale. Chi immagina di uscirne, come chi si inchina alle pretese della burocrazia di Bruxelles, fa un grave danno all’Italia. Il Regno Unito può permettersi la Brexit perché la situazione economica lo consente. Noi pagheremmo un prezzo alto, che non possiamo permetterci. Certo dovremo recuperare, almeno in parte, con una seconda moneta la nostra sovranità monetaria».

Sottoscriverebbe la clausola anti inciucio che chiede Giorgia Meloni?

«FI non è abituata a venire meno agli impegni presi con gli alleati. Vorrei che lo stesso valesse per le altre forze del centro-destra».

È disposto a uccidere un vitello grasso per Alfano?

«Non è una questione personale. Io credo che Ncd appartenga alla storia del centro-destra e che molti suoi esponenti si stiano rendendo conto di quanto innaturale sia stata la scelta di appoggiare governi di sinistra. Naturalmente auspico la più larga convergenza perché il centrodestra deve tornare a vincere ma non possiamo fare finta che le scelte compiute non abbiano un significato».