Berlusconi a Bruxelles: "Europa imprescindibile"

Il leader di FI rassicura i vertici Ppe e Ue: "Rispettiamo la regola del 3% nel Patto di Stabilità". Juncker: "Incontro eccellente"

Il leader di FI Silvio Berlusconi (Ansa)

Il leader di FI Silvio Berlusconi (Ansa)

Bruxelles, 22 gennaio 2018 - Giornata in trasferta per Silvio Berlusconi che, lanciatissimo in campagna elettorale, oggi è a Bruxelles per una serie di incontri con i vertici del Ppe (tra gli altri Jean-Claude Juncker e Antonio Tajani), per garantire la Ue sul programma di centrodestra. In programma anche un colloquio con il capo negoziatore Ue per Brexit, Michel Barnier e una cena con il capogruppo del Ppe all'Europarlamento, Manfred Weber.

Da parte sua l'alleato Matteo Salvini storce il naso: "L'Italia non ha bisogno di garanti - dichiara il leader leghista - siamo una Repubblica libera e sovrana che è stata calpestata dagli interessi di Bruxelles e Berlino, quindi sono gli italiani a dover essere garantiti da questo". 

Intanto il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha definito l'incontro "eccellente".

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LA REGOLA DEL 3% - Il programma del centrodestra prevede il rispetto della regola stabilita dal Patto di Stabilità, assicura Berlusconi: "E' una regola che va rispettata, può essere discutibile, ma nel nostro programma prevediamo che quella regola sia rispettata".   Quella del 3% "Tajani ha detto che è una regola che in caso di certe necessità di programma economico può essere superata - continua - e io concordo con lui e dico che il deficit annuale di ogni stato deve essere adattato alle esigenze di sviluppo del singolo stato. Ma per quanto ci riguarda la politica che intendiamo seguire con la rivoluzione fiscale della Flat tax è rispettare la regola del 3%".  E ancora: "Prevediamo che ci sia che un aumento del Pil e che si possa ridurre la percentuale del debito pubblico italiano e portarla a quel 125% almeno come era al momento del colpo di stato del 2011, quando fui costretto alle dimissioni".

CARA MERKEL - "Bisogna guardare con favore a quanto successo ieri - dice poi il leader Fi riferendosi all'accordo Schulz-Merkel - La Germania va verso la sicurezza di avere un governo e questo comporterà per la signora Merkel di essere ancora autorevole in Europa. Ho sempre avuto eccellenti rapporti di stima e rispetto. Qualcuno ha cercato di mettere zizzania, ma i nostri rapporti sono sempre positivi e la signora Merkel ci sostiene con determinazione in questa campagna elettorale".

L'EUROPA - L'esistenza dell'Unione Europea è "essenziale", per "noi l'Europa è imprescindibile", dichiara Berlusconi ripescando ricordi personali: vale soprattutto per me, "un ragazzo della guerra, che per 50 anni è vissuto nell'angoscia della guerra fredda". "Dopo le grandi guerre terribili e micidiali della prima parte del secolo scorso, l'Europa ci ha dato settant'anni di pace - sottolinea - Occorre che l'Europa si rafforzi, che si dia una politica estera comune, unica, e una politica della difesa comune. Questo porterebbe a molti milioni di euro di risparmi e farebbe diventare l'Europa quello che oggi non è, una potenza mondiale capace di sedersi al tavolo delle grandi potenze". 

ZAMPATA AI 5 STELLE - E replicando alle critiche di M5S:  promesse elettorali che non avremmo mantenuto?, "devo smentire assolutamente, perché per noi non sono promesse elettorali ma sono impegni che anche nel passato abbiamo sempre mantenuto".  "Ricordete il contratto con gli italiani - ha aggiunto - non siamo noi ma l'Università di Siena a dire che abbiamo rispettato quel contratto per quattro punti e mezzo su cinque: abbiamo aumentato di oltre un milione e mezzo i posti di lavoro e aumentato le pensioni a oltre 1 milione e 800 mila pensionati".